Seconda riunione a PERSOCIV per la definizione dell’ipotesi di accordo sul FUA 2017 con i criteri per i 12.000 sviluppi economici previsti quest’anno. La bozza esplorativa predisposta dalla D.G. e le proposte presentate da FLP DIFESA. Occorre chiudere rapidamente l’accordo, il Testo Unico sul P.I. è in arrivo… Pubblicate le graduatorie definitive degli sviluppi economici 2016 di Agenzia Industrie Difesa

Notiziario n. 16 dell’8 febbraio 2017 –

La seconda riunione di oggi a PERSOCIV ha di fatto avviato il confronto negoziale sulla distribuzione del FUA 2017,  dopo la riunione del tutto interlocutoria del 18 gennaio u.s., e di cui abbiamo riferito nel Notiziario n. 10 di pari data.  Riunione, quella di oggi,  nella quale FLP DIFESA ha rappresentato le proprie posizioni e presentato le proprie proposte di integrazione e modifica rispetto alla bozza “esplorativa” di ipotesi di accordo messa a punto dalla D.G. (pubblichiamo su questa stessa pagina in allegato 1 la bozza predisposta da PERSOCIV con i propri allegati, e in allegato 2  le proposte di FLP DIFESA sui criteri per gli sviluppi 2017).

In premessa, la delegazione FLP DIFESA ha detto al D.G. di apprezzare molto l’enorme accelerazione che quest’anno è stata impressa alla definizione dell’accordo FUA, atteso che negli anni passati questo avveniva di norma a giugno/luglio. Un’accelerazione che nasce evidentemente dalla consapevolezza che, a fronte della preannunciata adozione da parte del Consiglio dei Ministri  dello schema di decreto attuativo della L. 124/2015 (TUPI, Testo Unico sul Pubblico Impiego) che dovrebbe recare dei vincoli percentuali non superabili (20% max) in materia di progressioni economiche,  il tempo a disposizione per mettere in  sicurezza i 12.000 sviluppi economici previsti nel 2017 è davvero molto poco.

Una consapevolezza che ovviamente è anche la nostra, atteso che sin da subito (lettera alla Ministra del 9 gennaio 2017, vds. Notiziario n. 6 di pari data) abbiamo chiesto l’urgente avvio della trattativa FUA, e che comunque si associa alla enorme responsabilità che avvertiamo al fine di evitare che al danno procurato nel 2016 (solo 7.002, gli sviluppi economici realizzati; circa mille i non transitari 2010, di nuovo bloccati nel 2016) si associ la beffa di dover subire la riduzione di oltre la metà dei 12.000 sviluppi economici 2017.

Ma andiamo con ordine, partendo innanzitutto dalla dotazione:  le somme certe del FUA 2017 sono pari quest’anno a € 42.854.398,81al lordo oneri a carico dell’A.D., e dunque con una differenza in negativo di 14.287.919.19 €, che è l’importo esatto delle risorse impegnate per i 7.002 sviluppi 2016. Questa dotazione iniziale potrebbe però arricchirsi a seguito dell’eventuale disponibilità di “ulteriori somme” (si veda l’art. 19 della bozza della DG), la cui distribuzione sarà affidata a un nuovo e successivo accordo. Rimane comunque aperto il problema dell’incremento del FUA, oggi totalmente inadeguato, già posto più volte alla Ministra.

POSIZIONI ORGANIZZATIVE, INDENNITA’ MOBILITA’, TURNI,REPERIBILITA’ E PPL

La distribuzione delle somme di cui all’allegato 13 della bozza di ipotesi 2017 predisposta da PERSOCIV ripropone il modello consolidato di ripartizione, con una riconferma degli stanziamenti 2016 per posizioni organizzative (€ 2.525.281,00), indennità di mobilità (€ 170.000) e PPL, turni e reperibilità (rispettivamente 3.158.260,00; 7.271.960,00 e 3.299.926,03),importi lordo oneri AD.

A tal riguardo, dobbiamo necessariamente far riferimento all’antefatto riferibile alla seconda riunione di ieri pomeriggio del tavolo tecnico per la “verifica, in chiave riduttiva…delle posizioni organizzative, delle particolari posizioni di lavoro, dei turni e della reperibilità”  (Nota congiunta n. 1 all’Accordo definitivo FUA 2016, siglato il 30 settembre u.s.). Nel merito, non sono stati fatti concreti passi avanti, considerato che, in maniera sostanzialmente convergente, tutte le Parti sociali (la riunione era a tavoli uniti…) hanno convenuto di non ritenere ancora soddisfacenti i dati forniti dall’A.D. con un documento di sintesi che tale è rimasto. In attesa allora che vengano forniti gli elementi conoscitivi da noi richiesti che permettano i necessari approfondimenti, si è concretizzato, dunque, un nuovo rinvio finalizzato a consentire l’acquisizione, entro un paio di settimane, dei dati richiesti dalle OO.SS. e traguardare il risultato di una proposta di razionalizzazione degli istituti in esame entro la fine del mese di aprile. Tempi non in linea con l’urgenza sopra richiamata di dover chiudere rapidamente l’ipotesi FUA 2017, per cui abbiamo chiesto che risultanze del tavolo tecnico producano effetti solo dal 2018.

Per l’indennità di mobilità, abbiamo chiesto di verificare la possibilità di ridurre lo stanziamento previsto.

SVILUPPI ECONOMICI 2017

La bozza predisposta dalla D.G. prevede i 12.000 passaggi complessivi, già certificati da FP e MEF. Un numero importante, quest’anno, che disegna uno scenario enormemente diverso (siamo, per il 2017, a oltre il 45% di copertura) e che, se associato ai 7002 sviluppi del 2016, porta ad una copertura di oltre il 71% nel rapporto tra sviluppi da realizzare e numero di personale effettivo al 1.1.2017. Dunque, no problem da parte nostra sui 12.000 sviluppi previsti, anche se un numero maggiore sarebbe servito a compensare i numeri bassi del 2016 e a mettere legno in cascina in previsione dei  vincoli che verranno introdotti dal TUPI.

In merito ai criteri per le procedure selettive (vds allegato 12 della bozza predisposta dalla D.G.), va detto che la D.G. ha già operato alcuni aggiustamenti, frutto dell’esperienza 2016.  Rispetto ad essi, abbiamo presentato una nostra proposta che alleghiamo al presente Notiziario, rinviando alla stessa per il dettaglio.

In sintesi: abbiamo proposto di recuperare i punteggi (0,25) del 2016 per l’anzianità di ruolo nelle aree inferiori del MD e gli 0,25 punti per l’anzianità nelle PP.AA. “in ruoli diversi da quelli del personale civile del MD” e di cancellare la previsione di punteggio per le PO, in ragione della disomogeneità di attribuzione sul territorio nazionale e per coerenza con l’assenza di punteggi per gli incarichi in area 2^; abbiamo chiesto di rivedere i titoli di studio e relativi punteggi, adottando per l’area 3^il modello MEF e mantenendo la valutabilità solo per i titoli coerenti con le attività del profilo posseduto, mentre per l’area 2^ si rimanda al dettaglio della nostra proposta;   per quanto invece attiene alla valutazione della prestazione professionale, preso atto dalle parole della dr.ssa Corrado degli intendimenti della FP. di non certificare ipotesi di accordo con due soli criteri, e preso altresì atto della improponibilità come terzo criterio della formazione in ragione di quanto previsto dall’art. 18, comma 6, let. c), del CCNL 2016-2009, abbiamo proposto di far riferimento alla “valutazione dell’apporto partecipativo individuale all’attività progettuale” di cui al FUS 2016, che consentirebbe di uscire dai ristretti ambiti della valutazione della “performance individuale”. In merito ai punteggi, abbiamo proposto di rimodularli nei termini prospettati nel nostro prospetto, o, in alternativa, di prendere a riferimento un punteggio per gli sviluppi pari al 50% della valutazione per l’attività progettuale, che eliminerebbe gli effetti distorsivi delle fasce e offrirebbe una progressività più lineare. Infine, abbiamo chiesto di dettagliare nell’ipotesi FUA 2017 gli impegni per il 2018 di cui alla nota congiunta n.1 dell’accordo 2016

PERFORMANCE INDIVIDUALE E FUS

Il corposo stanziamento per finanziare i 12.000 sviluppi economici 2017 (€ 22.378.077, 53), uniti ai 14.287.919,19 e impegnati per i 7.002 sviluppi 2016, hanno di fatto ridotto al lumicino gli importi pro capite per remunerare la performance (€ 13,18) e per il FUS (€ 74,70), somme tutte al lordo oneri AD. Dunque, questa operazione si poteva ben fare anche nel 2016, altro che dire allora, da parte A.D. ma anche da parte delle sigle richiedenti le 7002 progressioni 2016 ,  che i 16.974 sviluppi da noi richiesti non si potevano fare perché avrebbero svuotato i fondi per performance e FUS. E ora?

Rimane comunque il fatto che l’idea che la performance 2017, rispetto alla quale  manteniamo tutte le nostre ben note riserve, possa essere remunerata con meno di 10 € offende la nostra dignità di lavoratori ed è lesiva dello stesso buon nome dell’Amministrazione. Motivo per il quale abbiamo proposto alla dr.ssa Corrado l’espunzione dell’art. 12 della bozza di ipotesi di accordo predisposta dalla DG, dirottandone le somme al FUS, chiarendone le motivazioni all’interno della relazione illustrativa che accompagnerà l’ipotesi nell’iter per la certificazione. Il D.G. si è riservato di verificarne la praticabilità.

Per quanto attiene al FUS, abbiamo ribadito la stessa richiesta avanzata nel 2016 di modificare il comma 2 dell’art. 14. A differenza dell’anno scorso, quando in molti non compresero i vincoli introdotti dalla Direttiva 10.11.2015 in materia di FUS con il seguito dei problemi ben noti, quest’anno le OO.SS. a fattor comune hanno chiesto di rivedere la Direttiva, restituendo ai tavoli locali dignità e operatività in merito ai criteri di distribuzione del FUS. Vedremo la risposta della Ministra,  che tarda come al solito ad arrivare. Nelle more,  e in vigenza del testo della Direttiva del 10.11.2015,  abbiamo riproposto, al pari dello scorso anno,  la modifica del comma 2, oggi richiesto da tutte le OO.SS., affidando al tavolo locale le scelte e le modalità di applicazione all’attività progettuale dei criteri previsti per la valutazione della performance.

(Giancarlo Pittelli)

Allegato 1: Bozza PERSOCIV 3.02.2017 Ipotesi di accordo FUA 2017

Allegato 2:08.02.2017- Proposte FLP DIFESA criteri sviluppi 2017

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