Un nuovo riordino alle porte, dopo quello del 2008, per la Giustizia Militare? Allo studio, un DDL delega che prevede il transito alla Giustizia ordinaria di magistrati, personale amministrativo, locali, strumenti e risorse. Nota di FPCGIL-UILPA-FLPDIFESA al Sottosegretario Rossi con richiesta di incontro. E’ partito il 13 u.s. da Taranto il programma di assemblee unitarie sui posti di lavoro, pubblichiamo documenti e foto

Notiziario n. 41 del 18 aprile 2017 –

La sala udienze del Tribunale Militare di Verona

Nuovo riordino in vista per gli Enti della Giustizia Militare (G.M.)? Sembra proprio di sì, e la cosa, comprensibilmente, non può non preoccupare i lavoratori che vi operano al loro interno, atteso anche il silenzio e la riservatezza che stanno accompagnando l’operazione che, ancora una volta, sta procedendo al netto di qualsiasi informazione preventiva e di ogni confronto con le OO.SS., come per il Libro Bianco.

Gli Enti della G.M. sono stati già oggetto di riordino qualche anno fa. Come qualcuno certamente ricorderà, la configurazione attuale della G.M. è figlia della precedente riorganizzazione disposta con la L.24.12.2007, n. 244 (art. 2 commi 603-611) che ha prodotto, a far data dal 1.07.2008, la soppressione di diverse Sedi (Torino, La Spezia, Bari, Cagliari, Padova, Palermo) e l’accorpamento delle loro competenze in sole tre Sedi (Verona, Roma e Napoli), ed è stato accompagnato dal transito dal 1.1.2099 nei ruoli del Ministero Giustizia della metà (150 unità circa) dei lavoratori allora in servizio negli Uffici soppressi. Su questa stessa pagina, pubblichiamo in allegato 2 gli organici degli Uffici di Verona, Roma e Napoli, fissati allora a fine riordino.

Oggi, a distanza di meno di nove anni dal 2008, ci troviamo verosimilmente alla vigilia di una nuovo tentativo di riordino, che avrebbe come traguardo ultimo la cancellazione di fatto della Giustizia Militare così come noi oggi la conosciamo,  pur con alcuni “accorgimenti” tecnici finalizzati a superare i limiti precisi dettati dalla Carta costituzionale,  che da una parte (terzo comma dell’articolo 103,  modificabile solo con la procedura prevista dall’art. 138) prevede l’esistenza di Tribunali Militari e ne determina i compiti e, dall’altra (art.25, che non può essere oggetto di modifica essendo inserito tra i principi fondamentali della Carta) vieta di sottrarre una persona al “giudice naturale precostituito per legge”, il che significa  che i militari non possono essere sottratti alla giurisdizione militare per i reati militari.

Abbiamo infatti appreso che è stato avviato, già da qualche mese, un tavolo bilaterale tra Ministero Giustizia e Ministero Difesa, che starebbe predisponendo un disegno di legge (DDL) delega per la riorganizzazione dei Tribunali penali militari. Detto DDL dovrebbe prevedere tra l’altro:

  • la soppressione del ruolo dei Magistrati militari, con unificazione nel ruolo della Magistratura ordinaria, quella del CSM e quella delle Procure mil. con attribuzione delle attuali funzioni alle Procure ordinarie;
  • l’esercizio delle funzioni giurisdizionali da parte di Giudici ordinari incaricati dal CSM, presso non più di cinque tribunali militari e la Corte di Appello militare, collocati preferibilmente presso gli Uffici ordinari ubicati nelle medesime città dove hanno sede i primi;
  • il transito dei Magistrati e del personale amministrativo addetto alle cancellerie e alle segreterie degli Uffici Giudiziari militari nei pari ruoli del Ministero Giustizia, anche in soprannumero riassorbibile;
  • il transito al Ministero Giustizia di locali, dotazioni strumentali e risorse attuali della Giustizia Militare.

Dunque, come già detto, ci troveremmo di fronte ad una cancellazione di fatto della G.M. e al transito ex lege di locali, mezzi  e personale alla Giustizia ordinaria, a nostro avviso anche con un qualche forzatura rispetto alle stesse previsioni della Carta Costituzionale che anche per questo potrebbe non avere un percorso né facile né agevole, sin a partire dal vaglio delle Commissioni Affari Costituzionali. Si aggiunga, inoltre, il silenzio che sta circondando l’operazione e il deficit di informazioni alle OO.SS.

Per quanto sopra, insieme a FP CGIL e a UIL PA, siamo già intervenuti presso il Sottosegretario Rossi con nota del 10 aprile u.s., che pubblichiamo su questa pagina in allegato 1, con la quale abbiamo chiesto un incontro urgente.

Con l’occasione, diamo notizia che il 13 u.s. è partito da Taranto il programma di assemblee unitarie FP CGIL-UILPA-FLP DIFESA, che ha visto la straordinaria e attenta partecipazione di oltre 600 persone, una copertura notevole dei media locali e una positiva discussione tra lavoratori ed OO.SS. (su questa stessa pagina, in allegato 3, pubblichiamo documenti e foto dell’assemblea).

(Giancarlo Pittelli

Allegato 1: 10.04.2017 – Lettera unitaria FP CGIL-UIL PA- FLP DIFESA al SSS sul riordino Giustizia Militare

Allegato 2: Gabinetto del Ministro fg. n. 29236 del 3.07.2018 – organici G.M. dopo il riordino del 2008

Allegato 3:  13.04.2017 – l’assemblea unitaria FP CGIL-UIL PA -FLP DIFESA  a Taranto

            Documenti :  12.04.2017 –  articolo de IL QUOTIDIANO;   2017.04.13 – Comunicato stampa OO.SS. territoriali di Taranto

            14.04.2017  articolo de IL QUOTIDIANO  –   16.04.2017 – articolo de LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 

             Foto:

Foto 1: Il tavolo dei relatori

Foto 2:  la sala piena

Foto 2: vista dalla sala