Buon 1° Maggio a tutte le lavoratrici e i lavoratori della Difesa. Una festa che quest’anno, in ragione dell’accordo del 5 aprile 2017, sembra avere un sapore nuovo e un valore particolare. Il rinnovato e forte impegno del Sindacato a difesa del lavoro civile in Amministrazione Difesa

Notiziario n. 44 del 1° Maggio 2017 –

Oggi, 1° maggio, è anche la festa delle lavoratrici e dei lavoratori civili della Difesa, che notoriamente, negli anni,  non hanno avuto poi così tante ragioni per festeggiare.

La  ricorrenza cade però quest’anno in un momento particolarmente importante, e cioè a poche settimane dall’accordo del 5 aprile con il Vertice politico del Ministero Difesa, che può segnare uno snodo fondamentale per aprire una fase nuova e diversa per il lavoro civile nella nostra Amministrazione. Un accordo nato da una vertenza avviata da parecchi mesi dalla nostra O.S., all’indomani degli annunci in salsa renziana della Ministra Pinotti (così li avevamo definiti allora) del dicembre 2015, una vertenza che ad un certo punto è diventata iniziativa unitaria insieme a FP CGIL e UIL PA sulla base di una piattaforma condivisa e di una scelta convergente di un percorso di mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori, che alla fine ha prodotto un risultato non affatto scontato in partenza e che non a caso abbiamo definito storico

Storico, perché per la prima volta l’Amministrazione rende disponibili risorse  vere e permanenti (21 mln di € per gli anni 2017, 2018 e 2019) destinate a un “Fondo Integrativo” fisso, ricorrente e pensionabile che dal 2020 diventerà strutturale e che sarà implementabile ogni anno attraverso quota parte dei risparmi derivanti dai riordini delle FF.AA., come già previsto da una legge dello Stato (D. Lgs. 91/2016);   storico, perché per la prima volta, dopo anni di annunci e di promesse andate sempre miseramente a vuoto, si avvieranno le progressioni verticali tra le aree, a partire innanzitutto dal i lavoratori di area 1^, e contestualmente, dopo anni di blocco del turnover che ha impoverito i nostri Enti (in primis gli Stabilimenti) e precarizzato le prospettive future, si darà il via a un programma di assunzioni straordinarie con risorse in parte già esistenti; storico, infine, perché vedrà la luce a breve la “tabella di corrispondenza tra gradi militari e inquadramenti civili” che abbiamo concordato con l’allora Sottosegretario Pinotti nel novembre 2013, che prevede il transito secco dei SU in area 2^ e degli U in area 3^, di cui solo i ciechi non vedono (o fingono di non vedere) la stretta attinenza e gli evidenti riflessi sull’impiego civile,  una tabella che è bene entri in vigore il più rapidamente possibile e che, nel caso, sapremo difendere con le unghie e con i denti da tutti i possibili futuri tentativi di modificarne la struttura in ragione delle previsioni dell’AS 396; e storico, infine, per l’attivazione di tavoli di confronto su questioni nodali per A.D., come sul Disegno di Legge attuativo del Libro Bianco che, ove diventasse legge, cambierebbe profondamente i connotati della Difesa.

Dire che l’accordo del 5 aprile è un accordo storico, che porta per la prima volta al nostro mulino acqua vera, buona e fresca, e non le suggestioni di chi strumentalmente e demagogicamente propaganda  iniziative concepite pro domo propria da ben individuati pezzi interni alla stessa Amministrazione Difesa, non significa assolutamente ritenerne acquisiti i risultati, che verranno solo se riusciremo a mantenere alta l’attenzione dei lavoratori e prontamente attivabile la loro capacità di mobilitazione a difesa dell’accordo.

E’ proprio quello che stiamo dicendo in giro per l’Italia insieme a FP CGIL e UIL PA nelle assemblee in cui siamo impegnati in questi giorni (si vedano gli appuntamenti nello spazio “agenda nazionale”, parte alta a destra della home page), indette da una parte per illustrare i contenuti dell’accordo e per rispondere ai quesiti dei colleghi, e, dall’altra, per raccogliere sollecitazioni, contributi e anche critiche al fine di attualizzare la nostra piattaforma, che è tutta tesa a difendere senza se e senza ma il lavoro civile.

Ecco perché, quest’anno, il significato del 1° Maggio sembra avere un sapore nuovo e un valore particolare.

A nome di FLP DIFESA, Buon 1° Maggio a tutte le lavoratrici e a tutti i lavoratori della Difesa!

(Giancarlo Pittelli)