Firmato il “contratto” del personale militare delle Forze Armate. Soddisfazione della Ministra Pinotti e del Governo, ma davvero tanti i malumori tra le Rappresentanze, che denunciano le forzature e le accelerazioni in vista della campagna elettorale e del voto del 4 marzo. Forte dissenso dei COCER di Aeronautica e Marina, che non firmano. Dunque, un’operazione elettorale, ma al contrario pare proprio….

Notiziario n. 10 del 30 gennaio 2018 –

I Ministri al momento della firma del “contratto” per il triennio 2016-2018 delle Forze Armate

Anche il personale militare delle FF.AA.  ha ora il suo “contratto” per il triennio 2016-2018, il cui testo pubblichiamo su questa stessa pagina in allegato 1, dopo i nove anni del blocco introdotto dal Governo Berlusconi dal 2010 e poi mantenuto negli anni successivi dai Governi che gli sono succeduti nel tempo, e che ha interessato tutti i lavoratori pubblici, e dunque  anche il “comparto sicurezza e difesa” che conta oggi oltre 450.000 unità.

Anche per quanto attiene lo sblocco del contratto del personale militare, l’innesco è stato indubbiamente dato dalla sentenza che la Corte Costituzionale (n. 178 depositata il 23 luglio 2015) ha pronunciato a seguito del ricorso in giudizio promosso dalla nostra Federazione FLP, dichiarando illegittimo il mantenimento sine die del blocco dei contratti (in allegato 2 su questa stessa pagina) .

A seguire, dopo un anno e mezzo (!), l’accordo separato sugli 85 € di aumento medio sottoscritto il 30.11.2016 da CGIL-CISL-UIL (e giorni dopo a ruota da UNSA) con il Governo Renzi, che in quei giorni stava boccheggiando e, dopo anni di atteggiamenti  antisindacali, era in cerca di un po’ di ossigeno in previsione del referendum sulla c.d. riforma costituzionale, che si sarebbe celebrato quattro giorni dopo e che poi ebbe un esito devastante per il Governo Renzi, che si dimise.

L’evento, chiamiamolo così, della firma del “contratto” delle FF.AA.. si è celebrato quattro giorni fa, davanti ai  Ministri M. Madia (P.A.),  M. Minniti (Interni), A. Orlando (Giustizia)  e R. Pinotti (Difesa) e al Sottosegretario dell’Economia P.P. Baretta, che si sono mostrati e dichiarati soddisfatti e contenti per avere chiuso il confronto con le Rappresentanze del personale del comparto sicurezza e Difesa, una soddisfazione e una contentezza che guardava con tutta evidenza al voto politico del prossimo 4 marzo.

Nel corso della conferenza stampa convocata poche ore dopo a Palazzo Chigi, e che rendiamo disponibile all’ascolto e alla visione su questa stessa pagina in allegato 3, sono stati forniti dai Ministri i dati economici relativi al contratto firmato, e in particolare alle misure degli incrementi economici  e agli arretrati.

A tal riguardo, soddisfazione (e te pareva…) è stata espressa da CGIL, CISL e UIL attraverso le dichiarazioni di tutti e tre i Segretari Generali, e in particolare dalla Segretaria della CISL, Annamaria  Furlan, che ha dichiarato che il contratto firmato rappresenta “un legittimo riconoscimento alla professionalità di migliaia di lavoratori e servitori dello Stato che si battono ogni giorno per la legalità, la difesa delle istituzioni, la sicurezza nel paese, garantendo anche la pace nelle missioni internazionali”.

Le Rappresentanza militari, per la verità, la pensano un po’ diversamente,  prova ne sia che i COCER di Aeronautica e Marina si sono rifiutati di firmare quel “contratto”.

Il COCER Aeronautica  ha “criticato il metodo e il merito” del confronto frettoloso e accelerato imposto dal Governo, e ha evidenziato come “non firmare il documento, tuttavia, rappresenta un chiaro segnale di dissenso e rientra a pieno titolo nelle attività “politico-sindacali” delle rappresentanze”.  Il COCER Marina è andato anche più pesante, e attraverso un proprio documento ha posto in evidenza che la vera trattativa è iniziata l’11 gennaio e da subito è stato chiaro che al Governo interessava chiudere rapidamente la sola partita economica, forse per ottenere facile consenso elettorale, denunciando altresì che dopo settimane di trattative e malumori pesanti all’interno delle rappresentanze di FF.AA. e Polizia, la linea del governo è passata. Una linea che ha, come unico scopo, quello di fare campagna elettorale, come più volte denunciato dagli stessi COCER e Sindacati di polizia”.

Stando così le cose, al posto della Ministra della Difesa Roberta Pinotti non saremmo poi così convinti che, al pari dell’Ipotesi di CCNL che riguarda il comparto Funzioni centrali (non firmata da FLP) e che sta causando tra i lavoratori enorme dissenso (sappiamo quanto sta avvenendo nelle assemblee indette da sigle firmatarie dell’Ipotesi…), l’operazione contratto FF.AA. sia poi così pagante sotto il profilo elettorale…….

(Giancarlo Pittelli)

Allegato 1: Testo contratto personale delle Forze Armate

Allegato 2: il video della conferenza stampa del Governo

Allegato 3: Sentenza Corte Costituzionale n.178 del 2015   (si legga a pg 2)