Perchè non si fa l’accordo per la distribuzione delle ulteriori risorse del FUA 2017? Perchè si lasciano in frigorifero oltre 10 mln di € e quasi 300 € complessive di quota pro capite? Chiedere a CGIL-CISL-UIL-UNSA, che hanno voluto il rinvio della trattativa. Forse pensano che i lavoratori siano già sazi e felici a seguito degli arretrati del CCNL e dei prossimi incrementi stipendiali….

Notiziario n. 26 del 13 marzo 2018 –

In questa nostra Amministrazione, accadono a volte dei fatti che fanno a pugni con il senso comune di chi vi lavora e confliggono apertamente con l’idem sentire della nostra gente.

L’ultimo esempio è di queste settimane.  Come noto, in data 9.10.2017 è stato sottoscritto in via definitiva l’accordo FUA 2017,  che prevede le seguenti quote pro-capite al netto degli oneri AD: € 32,37 per la performance  ed € 183,45 per il FUS, in tutto € 215,82.  Successivamente,  nella riunione a PERSOCIV dell’8.11.2017 (vds. Notiziario n. 113 di pari data), la dr.ssa Corrado informò le OO.SS. sulle integrazioni FUA 2017 in arrivo dal MEF (calcolati tra  i 5,8 e i 6 mln. di €).  Quindi, qualche giorno più tardi, arrivò la comunicazione ufficiale e le “ulteriori risorse”  vennero quantificate in 10.073.972,19.

Anche a seguito di una nostra sollecitazione, la dr.ssa Corrado convocò le parti sindacali (a tavoli separati, su precisa richiesta dei soliti noti) in data 6 febbraio 2018 (vds. Notiziario n. 14 di pari data),  sottoponendo loro una bozza di “ipotesi di accordo”  per la distribuzione di quelle “ulteriori risorse del FUA 2017”, che ripubblichiamo ad ogni buon conto su questa stessa pagina in allegato 1, che ne prevedeva la totale destinazione a livello locale e nei seguenti importi: per la performance, altri 42,93 €;  per il FUS, invece, altri 243, 27 € (tutte quote pro capite netto oneri A.D.)

Dunque, un importo complessivo pro capite pari a € 286,20 da destinare agli Enti, che quindi raddoppiava di fatto quanto inizialmente previsto dall’accordo FUA 2017 (€ 215, 82). Un importo, però, che per poter essere corrisposto ai lavoratori, abbisognava innanzitutto della firma dell’Ipotesi predisposta da PERSOCIV e poi del completamento dell’iter certificativo (FP e MEF), per il quale serve di prassi qualche settimana. Dunque, immaginare che entro aprile p.v. queste ulteriori somme sarebbero potute arrivare nelle tasche dei lavoratori appariva una previsione non certo azzardata. Invece, purtroppo, non sarà così.

E non sarà così, perché l’Ipotesi di accordo predisposta dalla DG non è stata ancora sottoscritta dalle Parti, e questo per una scelta precisa di CGIL-CISL-UIL-UNSA, che nella loro riunione del 6 febbraio hanno chiesto al D.G. – pronto a firmare anche subito –  il rinvio a data successiva, salvo poi neanche darne conto ai lavoratori (sui loro siti, non risulta alcun comunicato – unitario o di sigla – sulla riunione a PERSOCIV del 6.02. 2018). Ora, ci si chiede come mai, di questi tempi, si possa rinviare alle calende greche la firma di un accordo che porterebbe in media quasi 300 € nelle asfittiche tasche dei lavoratori, e la scelta non appare dunque molto sensata e anche coerente con le continue (e giuste) lamentazioni in merito al basso trattamento retributivo civile. Perche, ora che ci sono i soldi, si lasciano in frigorifero? Forse, perché si ritiene che i lavoratori siano già soddisfatti degli arretrati del CCNL e che sia bene che ne smaltiscano prima l’ingente carico?

Ma mentre si rinvia sine die la sottoscrizione dell’Ipotesi di accordo sulle ulteriori risorse FUA 2017, che assicurerebbe soldini freschi e spendibili ai lavoratori, le stesse quattro sigle chiedono, con nota unitaria del 1 marzo u.s., di essere convocate per definire l’Ipotesi di accordo per la distribuzione dei 21 milioni per il triennio 2018-2020 di € di cui all’art. 1, comma 590, della legge di bilancio 2018.

Sorridiamo di gusto a leggere le rivendicazioni postume di paternità e di sostegno in ambito parlamentare che le quattro OO.SS. si auto-attribuiscono per l’importante traguardo raggiunto. Ci limitiamo solo a ripubblicare sul nostro sito:

1) il comunicato unitario CGIL FP–UIL PA–FLP DIFESA del 6 aprile 2017 (in allegato 2 su questa stessa pagina), dove si afferma che quell’accordo politico, definito storico, “chiude una vertenza avviata da mesi SOLO dalle scriventi OO.SS.”  (la grossettatura e la sottolineatura sono nel testo del comunicato);

 2) il comunicato  firmato a quattro (anche UNSA) del 23.12.2017 (in allegato 3 su questa stessa pagina)  dove si afferma che il fondo dei 21 mln triennali  è stato ottenuto SOLO e SOLTANTO grazie alla tenacia e alla fortissima pressione esercitata da CGIL – UIL – FLP e UNSA nei confronti della Ministra dapprima ai tavoli di confronto e poi nelle piazze” (il maiuscolo è sempre nel testo).

Si è persa la traccia di tutto questo nella memoria di qualcuno?

Siamo di fronte, allora,  in tutta evidenza, a mezzi e mezzucci veramente da bassa lega, che offendono l’intelligenza dei lavoratori, ma che in primo luogo squalificano ai loro stessi occhi quelli che vorrebbe riscrivere la storia a proprio uso e consumo e in ragione delle (mutate) esigenze del “mercato”.

A tal proposito, invitiamo i lavoratori a leggere anche – nel secondo comunicato del 23.12.2017, terzo capoverso (in allegato 3 su questa stessa pagina) – il richiamo  volto a evitare improprie attribuzioni di paternità sul traguardo raggiunto e la denuncia preventiva sulla possibilità da parte di qualcuno di impegnarsi nella sua “solita corsa a salire SUL CARRO DEI VINCITORI”  (anche qui maiuscolo e grossettato sono nel testo). Proponiamo allora un gioco ai colleghi: a chi si riferiva quel passaggio del comunicato?  E chi ne ha poi favorito concretamente la salita su un carro peraltro già arrivato al capolinea? Certo che, in quanto a coerenza e linearità……

Noi di FLP DIFESA, invece, che di coerenza meniamo vanto, sottoscriveremmo anche oggi entrambi quei comunicati in tutti i loro passaggi ,  convinti come siamo, oggi come ieri,  che quel risultato sia stato ottenuto grazie all’azione intelligente e decisa di tutti gli attori sindacali che quell’accordo con la Ministra hanno fatto il 5 aprile e per il quale ciascuno si è poi speso nelle diverse sedi per traguardarlo.

Ma, al di là di questi ripensamenti un po’ folkloristici e francamente anche un po’ tristi, veniamo al merito della richiesta.

Noi condividiamo, e lo abbiamo anche detto nei nostri comunicati, la necessità di una trattativa ad hoc sulla distribuzione del 21 mln di €, che si ponga, sul fronte della distribuzione delle risorse, in linea di assoluta continuità con la connotazione originaria di “fondo aggiuntivo” e con l’ispirazione originaria che ne ha supportato la richiesta unitaria e il successivo approdo negoziale.

Ma proprio perché è necessaria una “trattativa ad hoc”  su un fondo nuovo,  che trae origine da un punto di accordo ben preciso ma che poi, di fronte alle resistenze del MEF,  è stato comunque confermato nell’importo pur finalizzato dalla legge di bilancio ad incentivare la produttività e dunque con destinazione al FUA,  ci pare un po’ fuori luogo oggi, e anche francamente allo stato fuori tempo, chiedere alla dr.ssa Corrado di convocare le Parti per avviare la trattativa in un momento in cui la Ministra Pinotti ha di fatto concluso il suo mandato e in cui ancora non è ancora dato sapere chi sarà il nuovo Ministro e quali indicazioni egli darà  al nuovo delegato alla contrattazione, che potrebbe peraltro anche non essere la dr.ssa Corrado, stante gli appetiti che si sono manifestati in precedenza da altri pezzi di AD.   Immaginare che, in questo momento e in questo quadro di situazione, il D.G. di PERSOCIV possa rendersi disponibile ad avviare un percorso di quel tipo, a noi appare alquanto improbabile, per non dire impossibile. Peraltro, non dimentichiamo che trattasi di risorse non ancora assegnate ad A.D. e dunque non ancora disponibili. In ogni caso, laddove il D.G. dovesse convocarci, non mancheremmo di parteciparvi offrendo come al solito il nostro contributo e presentando le nostre proposte, come sempre abbiamo fatto.

E, allora, torniamo a bomba, e cioè alle nostre considerazioni di partenza: invece di rincorrere al buio situazioni tutte ancora da verificare e da costruire, e che in ogni caso – considerata le tempistiche degli ultimi anni – porterebbe soldini nelle tasche dei lavoratori solo nel prossimo anno, non sarebbe meglio concentrarsi al momento su quello che è già disponibile e certo (risorse ulteriori del FUA 2017, pari a 286,20 € di quota pro capite complessiva da destinare agli Enti), e che potrebbe portare, nel giro di un paio di mesi al massimo, qualche centinaio di € nelle asfittiche tasche dei lavoratori?

Un ragionamento di assoluto buon senso, ci sembra, che però temiamo sfugga a chi di buon senso ha dimostrato, nel corso di questi ultimi mesi,  di averne purtroppo davvero ben poco.

Ultima annotazione: abbiamo letto qualche giorno fa la proposta  di alcune sigle (sempre loro…)  formulata ancora una volta al D.G. di PERSOCIV (oramai è un classico…) con la quale si sollecita “la rotazione di tutti gli incarichi di responsabilità fin qui ricoperti da dirigenti e funzionari dell’AD”.

Come FLP DIFESA, pensiamo di comprenderne le ragioni e le motivazioni; al contempo, però, pensiamo che, messa in quei termini la richiesta, la conseguente risposta dell’Amministrazione potrebbe anche generare, per noi, più rischi e pericoli che vantaggi reali, e soprattutto che, nel rapporto con i dirigenti e con i quadri militari, la nostra categoria possa uscire con qualche ulteriore ammaccatura.  Ne riparleremo a breve e a tal proposito diremo la nostra all’interno di uno specifico Notiziario.

(Giancarlo Pittelli)

Allegato 1: Bozza Ipotesi di accordo FUA 2017 risorse ulteriori 

Allegato 2: 06.04.2017-Comunicato unitario esiti riunione Gabinetto

Allegato 3: 23.12.2017 – comunicato unitario integrazione produttività 21 mln triennali