La vergogna della mancata adozione della tabella di corrispondenza tra ruoli militari e inquadramenti civili concordata con la sen. Pinotti nel novembre 2013. Lo stretto legame esistente tra tabella e Direttiva SMD – SGD sulle funzioni civili. Una direttiva che, proprio in ragione della mancata adozione della tabella, andrà riscritta nella parte relativa all’area operativa. FLP DIFESA lo chiederà

Notiziario n. 33 del 3 aprile 2018 –

Iniziamo da oggi la pubblicazione di Notiziari tematici con i quali  affronteremo, una per volta,  le principali questioni ancora irrisolte all’interno del M.D. e che toccano direttamente il personale civile, e su queste diremo come la pensiamo e le soluzioni che prospettiamo, anche ai fini del nostro programma RSU.

E iniziamo da una delle pagine per noi  più vergognose che siano state scritte in questi ultimi anni, la mancata entrata in vigore del nuova tabella di corrispondenza tra ruoli militari e inquadramenti civili.

Come si ricorderà, la nuova tabella era stata concordata con l’allora Sottosegretario Pinotti nella riunione del 12.11.2013 (si veda il Notiziario n. 122 di pari data) e prevedeva, non solo per i transiti ex D.I. 18 aprile 2002 ma anche ai fini degli eventuali transiti ordinari legati all’attuazione dei processi di riduzione delle FF. AA.  di cui alla Legge 244/2012, che tutti i sottufficiali (tutti, senza alcuna differenza per i ruoli apicali)  transitassero in area 2^ e solo gli Ufficiali in area 3^ (si veda l’allegato 1 pubblicato su questa stessa pagina).  Evidente la differenza con la tabella tuttora in vigore, quella allegata al DI 18.04.2002 (vds allegato 2 su questa stessa pagina) che invece prevede il transito in area 3^ (ex area C) dei ruoli apicali dei SU (luogotenenti e primi marescialli), ed altrettanto evidente la maggior tutela delle posizioni civili, in particolare di area 3^.

Ebbene, la nuova tabella concordata nel novembre 2013 con l’allora Sottosegretaria Pinotti non ha mai visto la luce nel corso di questi anni.  Anche per questo, la sua entrata in vigore era stata uno dei punti più qualificanti dell’accordo del 5 aprile 2017 (si veda il comunicato unitario allegato al Notiziario n. 39 di pari data), insieme al Fondo 21 mln nel triennio e alle progressioni tra le aree.  Avevamo anche chiesto tempi rapidi di emanazione della tabella, anche perché eravamo a conoscenza delle manovre in atto per attribuire, in aderenza alle previsioni del Libro Bianco, lo sviluppo direttivo alla carriera dei Sottufficiali, che a quel momento, però, era indicato solo nella “relazione” allegata allo schema di D. Lgs. sul riordino di ruoli e carriere militari.

Pur a fronte delle rassicurazioni avute in riunione, e anche di tutte quelle successive, il DPCM con la tabella non arrivò mai alla firma del Presidente del Consiglio e la nuova tabella di corrispondenza non vide mai la luce. Nel frattempo, però, erano maturate le condizioni per rendere più ostica l’entrata in vigore della nuova tabella, che dunque sarebbe stata, così, praticamente azzerata. Ci riferiamo all’entrata in vigore del Decreto Legislativo 29 maggio 2017, n. 94, pubblicato nella G.U. n. 143 del 22.06.2018, che questa volta, non più all’interno della relazione illustrativa  ma direttamente nell’articolato e quindi in qualità di norma di legge  (art. 1, comma 5), disponeva che “la carriera del ruolo dei marescialli, preposti a funzioni di comando, coordinamento e controllo sulle unità poste alle loro dipendenze, è caratterizzata da un sviluppo direttivo”.

Era dunque evidente che l’entrata in vigore di questa norma poteva costituire la pietra tombale della tabella di corrispondenza convenuta nel 2013 con l’on. Pinotti, che evidentemente, pur promossa a Ministra, non era riuscita a dare attuazione neanche ad un accordo che recava la sua firma; pur tuttavia, nella riunione del 5 luglio 2017 con l’on. Rossi (si veda il comunicato unitario allegato al Notiziario n. 66 di pari data),  ponemmo lo stesso il problema insieme a CGIL e UIL e chiedemmo il rispetto dell’accordo e dunque la rapida uscita della nuova tabella. L’idea di base era semplice: siccome la norma sopra richiamata traguardava il 1.1.2018,  per il momento poteva ancora essere praticabile l’adozione per il 2017 della nuova tabella, che una volta in vigore poi avremmo difeso con le unghie e con i denti. In quella circostanza (si veda sempre il  Notiziario n. 66 di pari data) ricevemmo a tal proposito precise assicurazioni dallo stesso SSS: nel primo o max nel secondo Consiglio dei Ministri il DPCM con la nuova tabella  sarebbe stato approvato.

Nulla di tutto questo è poi purtroppo avvenuto. Perché dunque questa autentica presa in giro? Una domanda legittima, che ponemmo, ma alla quale la Ministra non ha mai voluto, saputo o potuto rispondere.  Va anche precisato, a tal proposito,  che CGIL, UIL ed FLP  avevano unitariamente sostenuto lo stretto legame esistente tra la tabella e la Direttiva SMD-SGD di attuazione del protocollo sulle funzioni civili del 2.05.2016 (vds. comunicato unitario allegato al Notiziario n. 39 del 6.04.2017). Qualcuno forse se ne è già dimenticato, noi no, però.

Come si ricorderà, infatti, l’art. 1, c. 2-bis,  del D.Lgs n. 7/2014 prevedeva l’individuazione di “criteri”  per  l’“attribuzione di compiti e funzioni tecnico-amministrativi al personale civile di livello dirigenziale e non dirigenziale”, da recepire in apposito “Regolamento,  ed era stato l’approdo più significativo dei tavoli del luglio 2013.  Regolamento mai però messo a punto, nonostante le ripetute richieste di FLP DIFESA, e che purtroppo non sarà più scritto atteso che, nell’incontro separato del 14.12.2015, la Ministra ne ottenne la sua cancellazione da CGIL-CISL-UIL e la sua sostituzione con un “protocollo d’intesa”, che è uno strumento certo meno idoneo ed esigibile.  Pur in totale disaccordo con quella scelta, la nostra O.S. scelse allora di partecipare ai tavoli di confronto e di fornire il proprio contributo per la definizione del “protocollo”, all’interno del quale, su nostra richiesta, veniva previsto il rinvio a “specifiche e coordinate direttive applicative”  precedute da “sessioni informative con le OO.SS.”.  Da qui, il nostro si alla firma, accompagnata anche dalla condizione, espressa in sede di sottoscrizione del protocollo (vds Notiziario n. 55 del 2.05.2016) che “laddove le direttive applicative non si ponessero in forte discontinuità con il passato e non offrissero garanzie, ne trarremmo subito le conseguenze e non aspetteremmo a ritirare la nostra firma dal protocollo”.

Con queste premesse, partecipammo a tutti i successivi confronti tecnici con SMD ed SGD (22 settembre, 18 ottobre e 19 dicembre 2016, si vedano rispettivamente i Notiziari di pari data nn. 109, 120 e 145), pervenendo a conclusione ad una sostanziale condivisione per quanto riguarda le direttive per l’impiego in area tecnico/amministrativa (T/A) e in quella degli Enti industriali, ma anche ad un giudizio non positivo per quanto riguarda le direttive d’impiego relative all’area tecnico-operativa (T/O), quella delle FF.AA. e che ha al suo vertice SMD,  dove peraltro operano allo stato l’87% dei civili. A nostro giudizio, alleggerire il peso della componente civile in questa area T/O, soprattutto sul fronte della qualità del ruolo, dell’impiego concreto sul campo e degli incarichi di responsabilità, partendo dal presupposto che l’area T/O è un’area a forte connotazione militare e operativa e come tale esclusa ab origine da qualsiasi distribuzione di ruoli di responsabilità e di competenze tra personale militare e civile, avrebbe comportato il rischio di codificare definitivamente  una posizione secondaria per i civili, o peggio ancora subalterna, affermando in quell’area la preminenza del personale militare in tutti (o quasi) gli ambiti lavorativi, anche in quelli di attività e settori ricondotti dal protocollo ai lavoratori civili, atteso che la discrezionalità del Dirigente, come insegna l’esperienza di questi anni, è quasi sempre orientata verso le professionalità militari. Prova ne sia che, in linea di continuità, gli SS.MM. hanno sempre continuato ad assegnare, nelle rivisitazioni degli organici degli Enti, incarichi di responsabilità a personale Sottufficiale in primis marescialli,  pur in presenza negli stessi Enti di funzionari che, per questo motivo, sono stati destinati a ruoli di supporto e di minore responsabilità.

Sta allora in questo l’intreccio tra Direttiva di SMD/SGD e la tabella di corrispondenza: per ridurre l’impatto negativo in area T/O della Direttiva, in particolare per l’area 3^, ci sarebbe stato bisogno dell’entrata in vigore della tabella di corrispondenza convenuta nel 2013, che sanciva in modo indiscutibile che gli incarichi funzionariali fossero appannaggio esclusivo dei civili e non potessero essere in nessun modo attribuiti ai ruoli apicali dei SU.

Proprio per questo, nella conclusiva riunione tecnica del 20.04.2017 con SMD ed SGD, nell’esprimere le valutazioni sopra richiamate, insieme a CGIL FP e UIL PA invitammo i due Organi di vertice a sospenderne temporaneamente la divulgazione in attesa dell’emanazione della tabella di corrispondenza, che inevitabilmente ne costituisce l’irrinunciabile complemento”, e lo stesso concetto le tre sigle lo espressero  in una lettera successiva inviata alla Ministra.  Invito questo, però, caduto miseramente nel vuoto, atteso che il Capo di SMD ed il SGD/DNAin data 28 giugno 2017 firmarono congiuntamente la direttiva, diffusa poi agli Enti sottordinati, e che pubblichaimo su questa stessa pagina in allegato 3. Una scelta dunque unilaterale da parte dei due Organi di Vertice, e non certo frutto di condivisione con il Sindacato, almeno con CGIL FP, UIL PA  ed FLP DIFESA.

Anche per questo, siamo rimasti molto sorpresi nel leggere, nel programma RSU 2018 di CGIL Difesa, che la direttiva su funzioni e compiti dei lavoratori civili della Difesa” fosse da comprendere tra gli “obiettivi perseguiti e raggiunti dal 2015 ad oggi”, il che evidentemente fa a cazzotti con i giudizi espressi prima.

FLP DIFESA non ha modificato invece il proprio giudizio: senza quella tabella, la Direttiva di SMD per l’area T/O fa acqua da tutte le parti, e lo dimostra il fatto che in otto mesi non è assolutamente cambiato nulla, anzi!

Chiederemo pertanto la sua totale riscrittura nel senso di una più rigorosa messa a punto di funzioni e compiti civili, anche al fine di eliminare ogni discrezionalità da parte del Dirigente.

(Giancarlo Pittelli)

Allegato 1: 12.11.2013- proposta iniziale A.D. tabella corrispondenza gradi – qualifiche (l’accordo con la Sottosegretaria Pinotti prevedeva l’adozione di questa tabella al netto di entrambi le previsioni contenute negli asterischi * e **)

Allegato 2: Decreto Interministeriale 18 aprile 2002 con la vigente tabella di corrispondenza

Alegato 3:Direttiva congiunta SMD-SGD sui criteri di impiego del personale civile