Ultima puntata di esame dei principali problemi della categoria. Questa volta parliamo di progressioni tra le aree, dell’annoso problema che vive il personale di area 1^ e di flessibilità dei profili all’interno della stessa area. Le nostre proposte al riguardo che fanno parte del programma che presentiamo ai lavoratori che voteranno per il rinnovo delle RSU

Notiziario n. 38 dell’ 11 aprile 2018 –

Palazzo Baracchini, sede degli Uffici di Gabinetto della Difesa

Quinta puntata sulle questioni d’interesse del personale civile anche in funzione del nostro programma RSU. Oggi parliamo del “problema area 1^”, di ordinamento professionale e di progressioni.

Partiamo dall’annoso problema dei lavoratori di area 1^. Detto problema tocca tutti i lavoratori di area 1^ (p.p. “ausiliario”, quasi tutti in fascia retributiva F3 a seguito dei passaggi economici 2010, e pertanto esclusi oggi da qualsiasi progressione economica, atteso che non esiste in area 1^ una posizione F4), rimasti bloccati da decenni in una posizione d’inquadramento che ne ha reso impossibile la progressione verso la posizione super., impedendone la partecipazione prima ai “corsi-concorsi” e poi alle “riqualificazioni” del 2008,  e questo a causa della situazione di incapienza che ha connotato le posizioni d’ingresso nella posizione superiore.

In ragione di questa condizione ostativa,  e della scelta operata in sede di CCNL 2006/2009 (non condivisa da FLP) di mantenere in vita l’area 1^,  la nostra O.S. sollecitò e contribuì alla messa a punto di un DDL  – primo firmatario l’on. L. Vico –  che prevedeva il transito di tutto il personale di ex area A nella ex  pos. ec. B1  (oggi F1 di 2^ area),  su cui la nostra O.S. sviluppò una forte iniziativa (vds Notiziario n. 13/2010 che ripubblichiamo su questa stessa pagina in allegato 1), che però non divenne mai legge.

A seguire, i tagli dei DD. LL. 138/2011 e 95/2012 e i pericoli legati alla condizione di esubero,  quindi il reingresso in organico (vds. Notiziari n. 129/2010 e n. 136/2010) che almeno garantiva il posto di lavoro.

Anche da qui, dunque, la nostra radicata convinzione che il problema fosse possibile affrontarlo in termini risolutivi solo in sede ARAN e/o di rinnovo del CCNL, che reca sempre aggiustamenti o modifiche ordinamentali, e darne soluzione attraverso un riassetto ordinamentale che prevedesse la cancellazione dell’area 1^ (come richiesto da FLP).

Cosa che, però, nonostante le nostre richieste, non risulta per nulla affrontato e risolto dal nuovo CCNL, che ha rinviato il riassetto e l’allineamento ordinamentale professionale dei vecchi comparti (Ministeri, Agenzie Fiscali, Parastato) ai mesi che verranno, istituendo a tal proposito una Commissione di studio e di proposta, prevista dall’art. 12 del CCNL,  che allo stato non risulta ancora insediata. Il riassetto professionale chissà quando verrà……

Anche per questo, noi pensiamo che le progressioni tra le aree, che costituiscono uno dei tre punti qualificanti dell’accordo del 5 aprile 2017 tra il Vertice politico e CGIL-UIL-FLP della Difesa, vadano immediatamente avviate. Purtroppo, però, non sarà possibile farlo nei termini previsti dall’emendamento originariamente predisposto dal Gabinetto che ripubblichiamo in allegato 2 su questa stessa pagina (50 % di posti riservati al personale interno), in quanto nel frattempo quell’emendamento, fatto proprio con modifiche dalla F.P., è diventato una norma di legge vincolante (art. 22, comma 15, del D. Lgs. 25.05.2017., n. 75), che riduce al 20% la riserva per gli interni.

La riduzione al 20% potrebbe anche essere efficacemente praticabile per la progressione da 2^ a 3^ area, atteso che per detta progressione è necessaria la laurea, e gran parte di lavoratori di area 2^ ne è sprovvista. Per cui, la nostra proposta è quella di avviare rapidamente un tavolo di confronto per quantificare i numeri nei limiti delle vigenti facoltà assunzionali del M.D. e poi mettere a punto le procedure selettive.

Per la progressione da area 1 all’area 2^, invece, la cosa appare un po’ più complicata. Il limite del 20% nel numero dei posti lascia prevedere tempi molto lunghi per lo  svuotamento totale dell’area 1^, a fronte di un’età media che cresce e atteso che, per molti,  il pensionamento arriverebbe prima del transito di area.

A tal riguardo, noi pensiamo che occorra comunque mettere in moto il percorso di progressione di area anche per gli ausiliari. Ma visti i tempi prevedibilmente lunghi, e nelle more delle risultanze operative del lavoro della Commissione paritetica ex art. 12, noi pensiamo che sia il caso di agire in sede ARAN lavorando per la definizione di un accordo successivo per il rapido svuotamento di tutta l’area 1^.

E sempre nelle more del lavoro della Commissione, noi pensiamo che sia anche venuto il momento di dare attuazione all’art. 16 del previgente CCNL (flessibilità profili, passaggio da addetto ad assistente).

(Giancarlo Pittelli)

Allegato 1: Notiziario FLP DIFESA n. 13 del 29.01.2010 – ddl transito ex A1S

Allegato 2: Emendamento concordato con AD sulle progressioni verticali