Che fine hanno fatto gli oltre 10 milioni di € pervenuti dal MEF come risorse ulteriori del FUA 2017 (oltre 286 € di quota pro capite complessiva)? Persociv aveva convocato le OO.SS. per la firma dell’Ipotesi di accordo, ma i soliti noti hanno detto di no. Poi è arrivato il nuovo CCNL, e l’orizzonte si è annerito. I lavoratori attendono quei soldi, iniziativa di FLP DIFESA presso il Gabinetto

Notiziario n. 53 del 22 maggio 2018 –

La vicenda legata alla distribuzione delle “ulteriori risorse” del FUA 2017 assume, giorno dopo giorno, contorni veramente incredibili, ed allo stato sembra finita in un cono d’ombra preoccupante. Ricordiamo innanzitutto le puntate precedenti, che sono molto indicative di un certo modo di procedere.

A fine gennaio u.s., il MEF ha comunicato ufficialmente a PERSOCIV l’importo delle “ulteriori risorse FUA 2017 (10.073.972,19).  La dr.ssa Corrado convocò allora prontamente le OO.SS. nazionali  in data 6 febbraio (vds. Notiziario n. 14 di pari data),  sottoponendo loro una bozza di “ipotesi di accordo”, che ripubblichiamo in allegato 2 su questa stessa pagina,  la quale prevedeva la destinazione di tutte le risorse a livello locale e ne quantificava anche le quote pro-capite: per la performance (la ripubblichiamo in allegato 2 su questa stessa pagina), 42,93 €per il FUS, invece, 243, 27 € , da intendersi entrambe al netto degli oneri A.D.. Dunque, un importo complessivo pro capite pari a € 286,20, che si sarebbe aggiunto a quello complessivo, ma davvero molto modesto, previsto dall’accordo del 2017 (€ 215, 82), così raddoppiandone la consistenza.

In quella sede, ci fu chi, come noi, si dichiarò immediatamente disponibile a firmare l’Ipotesi. Se così fosse avvenuto davvero, come peraltro era anche negli auspici dichiarati dalla stessa dr.ssa Corrado, è probabile che alla data odierna fosse stato già completato l’iter certificativo e le somme ulteriori già pronte per essere assegnate, con successiva distribuzione in base agli stessi criteri fissati dai tavoli locali all’interno degli accordi sulla distribuzione dei fondi locali 2017. Così però non è andata, purtroppo,  perché i soliti noti chiesero di rinviare il confronto a dopo le RSU, con ciò ponendo in un cono d’ombra quelle somme che avrebbero certo fatto comodo a tante lavoratrici e a tanti lavoratori civili della Difesa. O no?

Nel frattempo, però, era entrato in vigore il nuovo CCNL, e con esso le norme di cui agli artt. 77 e 78 prima richiamate. Attraverso un comunicato dei soliti noti, abbiamo appreso che la dr.ssa Corrado si sarebbe convinta, sempre con riferimento alle “ulteriori somme 2017”, ad abbandonare la sua proposta originaria (destinazione ai fondi locali di tutte le ulteriori risorse) esprimendo di contro l’intendimento di distribuirle avendo a riferimento le linee guida sulla performance del Ministero della Difesa, ma con le modalità previste dal nuovo C.C.N.L. in tema di performance organizzativa” , vds. comunicato unitario del 5 aprile 2018). Non abbiamo registrato smentite a questo virgolettato, e allora proviamo a ragionarci sopra.

La distribuzione delle risorse su base performance organizzativa ci risulta molto difficile da realizzare, per non dire addirittura impossibile, in particolare in area operativa, e ciò alla luce di quanto comunicato da SMD alle OO.SS. con nota  n. 31854 del 4.3.2016, che negava la possibilità di rendere pubblica la performance organizzativa dell’Ente/Ufficio della Difesa (la conoscibilità all’esterno dell’A.D. della sezione dedicata alla definizione degli obiettivi operativi relativi alle sedi periferiche è, invece, esclusa, in relazione alle prioritarie esigenze di riservatezza correlate alle funzioni di difesa e di garanzia della sicurezza nazionale proprie delle strutture che rientrano nell’area tecnico-operativa”), ammesso e non concesso che gli obiettivi di performance organizzativa fossero stati effettivamente assegnati agli Enti/Uffici e, successivamente, altrettanto effettivamente misurati e valutati, cosa per nulla scontata. E siccome il 2017 è già trascorso e valutazioni postume non sono ammesse, rimane il problema di come si misurerà, ai fini della distribuzione delle ulteriori risorse FUA 2017, la performance organizzativa 2017.

Va inoltre sommessamente ricordato che, laddove per la distribuzione di che trattasi  si dovessero utilizzare le nuove norme del CCNL, occorrerà farlo anche in ragione della performance individuale (lettera b), comma 2, art. 77) e aggiungendovi la differenziazione del premio individuale (art. 78, il c.d. “fondino”). Come la mettiamo, allora?  Non era meglio metterci la firma o anche tentare di forzare la mano (questo vale per il D.G., ovvio) su quella benedetta Ipotesi presentata il 6 febbraio u.s. invece di menare il can per l’aia?

Abbiamo pertanto inviato al Gabinetto, l’allegata nota che chiede la rapida convocazione del tavolo, che pubblichiamo su questa stessa pagina in allegato 1.

(Giancarlo Pittelli)

Allegato 1:22.05.2018-lettera a Gabinetto per trattativa ulteriori risorse FUA 2017

Allegato 2: Bozza ipotesi di accordo risorse ulteriori FUA 2017 predisposta da PERSOCIV per la riunione del 6.02.2018