La nostra replica alla risposta del 1° Reparto di SMM, e la conferma del nostro interesse ad un incontro. Al primo posto, la situazione critica degli Arsenali e CC.TT. della Marina. Che fine hanno fatto i tavoli locali e quello nazionale di verifica sulla riorganizzazione realizzata con i DD.MM. del 2015? Occorre rilanciare la vertenza Arsenali.

Notiziario n. 49 del 14 maggio 2018 –

Il CA G. Ottaviani, Capo del 1° Reparto di SMM

Il Capo del 1° Reparto di Stato Maggiore Marina ha risposto alla lettera di FLP DIFESA con la quale lamentavamo di essere stati indebitamente esclusi dall’incontro che l’amm. V. Girardelli ha convocato, su loro richiesta, con solo quattro delle sette sigle del M.D. (si veda il Notiziario n. 45 del 2 maggio u.s.). Fatto, questo, alquanto irrituale nella pratica di A.D. che, sinora, ha sempre incontrato tutte le sigle sindacali pur a fronte di richieste provenienti da una parte del tavolo o anche da una sola sigla. Come peraltro ha di recente fatto lo stesso SMM, quando ha convocato tutte le  OO.SS. rappresentative con lettera n. 2223 del 12.01.2018,  pur in presenza di una richiesta arrivata da una sola sigla sindacale.

Alle argomentazioni, francamente un po’ debolucce, del Capo del 1° Reparto SMM  nella nota di risposta del 4.5.2018 a noi indirizzata, abbiamo replicato con lettera di oggi qui allegata, con la quale in ogni caso confermiamo il nostro interesse ad un incontro per discutere delle questioni importanti in essere in M.M.

Al primo posto, indiscutibilmente, quelle relative al riordino di Arsenali e Centri Tecnici della Marina Militare che, a distanza di quasi tre anni dall’entrata in vigore dei decreti ministeriali che lo hanno generato (si veda il nostro Notiziario n. 94 del 10.09.2015 ), presentano tutta una serie di problemi sui quali sarebbe convenuto a tutti fermare l’attenzione per un momento e approfondirne i termini.

E’ esattamente la questione che, unitariamente a CGIL e UIL, ponemmo all’amm. Girardelli nel corso del primo incontro del 9.03.2017. In quella circostanza, CGIL-UIL-FLP rappresentarono  unitariamente al Capo della MM le corpose problematiche che vivono gli Enti industriali e le grandi basi della Marina con problemi vecchi e mai risolti, quali la storica scarsezza di risorse economiche, la precarietà delle infrastrutture, l’invecchiamento della forza lavoro e il mancato turnover in particolare delle professionalità tecniche…  e quelli nuovi e più recenti derivanti da un riordino che ha lasciato sul campo molte criticità e da prospettive davvero poco rassicuranti legate alle previsioni del Libro Bianco”.

Questi passaggi erano presenti nel comunicato unitario CGIL-UIL-FLP del 10.03.2017 e oggi, a distanza di oltre un anno, vengono riproposti, alla lettera e parola per parola, nel comunicato del 26 aprile 2018 di CGIL-CISL-UIL e UNSA, e dunque anche con le firme di CISL e UNSA: ma è serietà, questa?).

I quattro soliti noti dimenticano però di aggiungere nel loro comunicato del 26 aprile che, in risposta allora a CGIL-UIL-FLP, il Capo SMM a conclusione della riunione del 9 marzo 2017 aveva disposto “l’apertura a brevissimo di uno specifico tavolo nazionale sulle problematiche relative all’aria industriale” (comunicato unitario 10.03.2017 che ripubblichiamo su questa stessa pagina).

E dunque lecito chiedersi: che fine ha fatto questo tavolo nazionale che avrebbe dovuto concludere i confronti locali, di fatto mai partiti, su struttura a valle dei Reparti e organigrammi degli Enti? Come è possibile riproporre a distanza di 13 mesi le stesse richieste di un anno fa, senza chiedersi che fine abbiano fatto gli impegni di allora del Capo di SMM e quelli susseguenti del 1° Reparto?.

Sarebbe dovuta essere questa la questione principale all’interno del confronto con il Capo di SMM, ma, a legger il comunicato dei quattro del 26 aprile u.s., non pare proprio: il tempo sembra essersi fermato a marzo u.s.!

Nel frattempo, i problemi degli Stabilimenti stanno esplodendo: mancato turnover a fronte di diverse centinaia di profili tecnici necessari; gravi carenze infrastrutturali anche per il mancato completamento dei piani  Brin; mancanza di risorse adeguate; progressiva e incontrollata militarizzazione e marginalizzazione delle professionalità civili; e, anche per queste ragioni, dopo il “lento declino”, c’è oggi il “rischio di chiusura  o di “dismissione a beneficio di privati”, come prevede il Libro Bianco (art. 280).

E’ l’analisi che fanno anche le Rappresentanze territoriali, anche di sigle diverse da FLP, con comunicati che condividiamo, e che dimostrano come il confronto con SMM sulla partita Arsenali sia imprescindibile.

Lo abbiamo dunque scritto e richiesto al 1° Reparto, nella nota che pubblichiamo su questa pagina in allegato 1 inviata in data odierna.

(Giancarlo Pittelli)

Allegato 1: 14.05.18 – Replica di FLP DIFESA a Capo 1° Reparto e richiesta di incontro

Allegato 2: 04.05.2018 – La risposta di SMM-1° Reparto a FLP DIFESA

Allegato 3: 02.05.18 – Lettera di FLP DIFESA a Capo SMM e richiesta di incontro

Allegato 4: 09.03.2017 – Comunicato unitario CGIL-UIL-FLP DIFESA su incontro con Capo SMM