In dirittura d’arrivo l’accordo stralcio per le progressioni economiche 2018, ma criteri e punteggi ancora top secret: dentro anche i sindacalisti full time? Si discuterà anche del Fondo 21 mln per il 2018: abbandonata la proposta dei 3+1, l’idea è quella di un secondo accordo stralcio, di una distribuzione basata sulla performance organizzativa e di un acconto già in corso d’anno. Buone idee, ma AD ha il dovere di verificarne la praticabilità presso OIV, MEF e FP

Notiziario n. 83 del 31 luglio 2018 –

Oggi, a seguito della riunione in programma a PERSOCIV, potrebbe essere finalmente la volta buona per saperne di più in merito a due partite di grande interesse per i colleghi: le progressioni economiche 2018 e la distribuzione per il 2018 del Fondo triennale di 63 mln di € (21 mln per ciascuno degli anni  2018-2020) disposto dalla L. 205/2017, che ha rappresentato l’approdo più importante dell’accordo del 5 aprile 2017 (si vedano i comunicati unitari allegati ai Notiziari n. 39 del 5.04.2017 e n. 134 del 23.12.2017), anche se qualcuno, con grande onestà intellettuale, sembra dimenticarsene negando oggi quanto allora affermato.

PROGRESSIONI ECONOMICHE  2018

In premessa, dobbiamo evidenziare innanzitutto come tutta la trattativa (chiamiamola così) sia stata improntata alla massima riservatezza, segno della grande trasparenza che le Parti sindacali interessate hanno voluto dare all’operazione.

Dagli scarnissimi comunicati unitari sull’argomento, mai accompagnati in questi mesi dalla pubblicazione delle proposte venute dall’AD e dalle controproposte sindacali per far comprendere meglio ai lavoratori i termini del confronto, abbiamo appreso che il numero complessivo dei passaggi  dovrebbe essere pari a n. 6.898  con una spesa pari a poco meno di 14,4 mln €.

Non sono ancora noti ai lavoratori i criteri prescelti e i punteggi convenuti dalle Parti per le prove selettive, tutto ancora incredibilmente top secret. Sono poi filtrate, via internet, alcune notizie che stentiamo a considerare vere, come quella che fa riferimento alla scelta di attribuire 35 punti di performance anche ai sindacalisti in distacco full time, su cui, ove venisse confermata, ci riserviamo di dire la nostra.

Siamo in ogni caso contenti della rassicurazione fornita da una sigla che, nel 2018, finalmente “passeranno tutti coloro che non sono ancora progrediti nell’area dal 2016”, a condizione che sia ben chiaro a tutti chi porta la responsabilità di questo stato di cose:

  • per il 2016, certamente CGIL-CISL-UIL per aver incredibilmente considerato “scandalosa” e respinto la nostra proposta di fare n. 16.974 passaggi (vds. Notiziario n. 82 del 6 luglio 2016) contro i 7000 da loro richiesti (le progressioni alla fine, furono solo 7.002);
  • per il 2017, la dr.ssa Corrado che impose, per quanto attiene i titoli di studio, un impianto totalmente diverso rispetto al 2016, che ha penalizzato i titoli inferiori a vantaggio dei superiori, come evidenziato dalla nota unitaria CGIL-UIL-FLP-UNSA allegata all’Ipotesi di accordo FUA 2017 (vds. Notiziario n. 67 del 10.07.2017), su cui quest’anno la dr.ssa Corrado pare abbia innestato la retromarcia.

Siamo contenti se chi non ha avuto la progressione nel 2016 e 2017 potesse beneficiarne quest’anno, ma il danno già prodotto (uno/due anni di mancata progressione economica, con riflessi su pensione e liquidazione), purtroppo, non potrà più essere cancellato, e i lavoratori questo lo sanno bene.

FONDO 21 MLN 2018

In queste settimane, dai comunicati di CGIL-CISLUIL + UNSA (3+1), abbiamo appreso in successione:

  • la loro proposta di distribuzione datata 9 luglio 2018, in merito alla quale avevano espresso molte riserve (“siamo pronti a scommettere che non esiste una sola possibilità che essa possa essere accolta e tradursi in accordo certificato avevamo scritto nel nostro Notiziario n. 77 del 16.07.2018), e infatti quella proposta è stata, strada facendo, abbandonata;
  • lo spacchettamento del FRD (ex FUA) 2018, di cui i 21 mln fanno parte in base alla norma istitutiva (co. 590, art. 1, L. 2015/2017) che li destina “alla produttività” , e la distribuzione ai lavoratori sulla base della performance organizzativa con criteri alquanto originali mesi a punto da PERSOCIV, che darebbero luogo a un secondo “accordo stralcio”;
  • infine, la richiesta, su cui stanno “lavorando alacremente”  DG e Gabinetto, per “favorire il  pagamento entro il 2018 di almeno il 70% del fondo” (comunicato dei 3+1 del 20.07.2018).

Nel merito, siamo d’accordo ovviamente, ma sarebbero troppe le deroghe alle regole vigenti in materia di distribuzione del FRD fissate dal CCNL. Suggeriamo pertanto vivamente di verificarne la praticabilità, innanzitutto presso OIV (che dovrà fornire un parere di fatto vincolante) e poi presso gli Organi certificatori (MEF in primo luogo e FP), che dovranno dare il via libera all’accordo.

Lo diciamo in primis alla DG, al fine di non ingenerare attese che potrebbero poi essere messe da parte con ricadute esplosive.

(Giancarlo Pittelli)

ULTIMORA 31.07.2018, h.15.00

Facendo seguito al presente Notiziario, informiamo che è stato sottoscritto in mattinata  dalle OO.SS. firmatarie del CCNL l’Ipotesi di accordo stralcio con i criteri e i punteggi per le progressioni 2018, sui cui contenuti avremo modo di esplicitare prossimamente  le nostre  osservazioni e le nostre riflessioni al riguardo. Di seguito, alleghiamo copia dell’accordo sottoscritto.

Aggiungiamo che venerdì p.v. potrebbe essere sottoscritto il secondo accordo, comprendente la distribuzione del Fondo 21 milioni, sostanzialmente nei termini indicati nel  Notiziario di cui sopra, e la distribuzione relative alle rimanenti risorse del FRD (indennita’; P.O.; FUS; etc.), su cui non sono allo stato noti gli approdi attuali delle Parti

FLP DIFESA – COORDINAMENTO NAZIONALE

Allegato: 31.07.2018 -Ipotesi accordo stralcio sulle progressioni economiche 2018