Comunicato INPS del 13.08.2018: la posizione assicurativa potrà essere sistemata anche dopo il 1° gennaio 2019, mutando da questa data solo la conseguenza del mancato pagamento contributivo, che è comunque in capo alle AA. PP. Sarà possibile presentare la richiesta di variazione della posizione assicurativa anche dopo il 31 dicembre 2018.

Notiziario n. 87 del 13 agosto 2018 –

L’INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale) ha pubblicato in data odierna un comunicato con il quale ha fornito importantissime precisazioni in merito alla prescrizione dei contributi dei dipendenti iscritti alle gestioni previdenziali ex INPDAP,  ora tutte confluite in INPS.

La precisazione del nostro Istituto Previdenziale è intervenuta molto opportunamente per stoppare i dubbi che si erano generati a seguito della pubblicazione in data 10 u.s. di un articolo sul sito on line  QF-QuiFinanza,  un sito molto seguito soprattutto tra gli addetti ai lavori,  nel quale veniva affermato che “dal primo gennaio 2019 infatti i contributi ex Inpdap che sono stati versati nel Fondo Inps andranno in prescrizione   e che pertanto “i dipendenti pubblici possono procedere alla RVPA , ovvero alla richiesta di variazione contributiva, solamente entro il 31 dicembre 2018” (in allegato 2, su questa stessa pagina, l’articolo incriminato di QuiFinanza).

Si riporta di seguito, e in carattere corsivo, lo stralcio della parte di nostro interesse del comunicato INPS di oggi 13.08.2018 (che è integralmente pubblicato su questa stessa pagina in allegato 1), nel quale abbiamo grossettato i passaggi più significativi:

“Si chiarisce che la posizione assicurativa potrà essere sistemata anche dopo il 1° gennaio 2019, da questa data muta solo la conseguenza del mancato pagamento contributivo accertato dall’Istituto: in questo caso, infatti, l’Amministrazione-datrice di lavoro non avrebbe più la possibilità di regolarizzare i versamenti mancanti, cosa possibile fino al 31 dicembre 2018, ma sarà obbligata a sostenere l’onere del trattamento di quiescenza, riferito a periodi di servizio per i quali è intervenuta la prescrizione.

Pertanto l’Istituto precisa che il 31 dicembre non deve essere considerato come la data ultima entro cui l’iscritto/dipendente pubblico può chiedere la variazione della propria posizione assicurativa, ma come il termine che consente di continuare ad applicare la precedente prassi consolidata nella Gestione dell’ex INPDAP che individuava la data di accertamento del diritto alla contribuzione di previdenza ed assistenza come giorno dal quale inizia a decorrere il termine di prescrizione. 

I lavoratori pubblici possono, anche successivamente al 31 dicembre 2018, presentare richiesta di variazione della posizione assicurativa. Ciò che cambia sono gli effetti che scaturiscono a carico dei datori di lavoro pubblici, che nel caso in cui venga accertata la prescrizione dei contributi, saranno chiamati a versare l’importo della rendita vitalizia mentre il periodo alimenta il conto assicurativo e viene reso disponibile alle prestazioni. I lavoratori dipendenti pubblici che vogliano verificare la propria posizione assicurativa possono accedere, tramite PIN, all’estratto conto e verificarne la correttezza. In caso di lacune o incongruenze, possono chiedere la variazione RVPA, istanza per la quale non è previsto alcun termine perentorio”.

Come si ricorderà, la questione relativa alla regolarizzazione delle posizioni previdenziali dei dipendenti pubblici ex INPDAP, il cui termine era allora fissato al 31.12.2017 (circolare INPS n. 94 del 31.05.2017,  era stata sollevata per prima dalla nostra Federazione con il Notiziario n. 17 del 6.10.2017 (che recava anche il modulo per la diffida all’Istituto previdenziale), iniziativa, questa, poi ripresa da altre OO.SS. e che alla fine aveva indotto INPS a ritornare sui suoi passi attraverso l’emanazione della circolare n. 169 del 15.11.2017 (che ripubblichaimo su questa stessa pagina in allegato 3), con cui l’Istituto aveva differito l’applicazione della prescrizione dei contributi al 1.1.2019  e, al contempo, per i dipendenti pubblici iscritti alla CTPS , affermato la responsabilità esclusiva  in capo al datore di lavoro inadempiente in caso di mancata copertura ed intervenuta prescrizione”.

E’ utile anche ricordare, a tal proposito, la rassicurazioni fornite dal D.G. di PERSOCIV circa il fatto che “A.D. ha versato, sempre e concretamente, nelle casse oggi INPS, tutti i contributi dovuti” (Notiziario n. 117 del 15.11.2017), poi seguita da specifica comunicazione on line pubblicata sul sito della D.G.

Ora, infine,  il comunicato INPS, che giunge quanto mai a proposito per farci passare un buon ferragosto. Auguri!!

(Giancarlo Pittelli)

Allegato 1: 13.08.2018 – Comunicato INPS su prescrizione contributi dipendenti pubblici

Allegato 2: 10.08.2018 – Articolo di QuiFinanza su prescrizione contributi previdenziali

Allegato 3: Circolare INPS.169 del 15-11-2017 – prescrizioni contributi pensionistici, chiarimenti

AGGIORNAMENTO04.09.2018 – comunicato INPS posizioni assicurative  (clicca)