Ipotesi di accordo 3 agosto 2018, distribuzione del Fondo Risorse Decentrate 2018 (ex FUA). Le scelte fatte da AD e firmatari e le osservazioni di FLP DIFESA in merito ai suoi contenuti e agli effetti che si produrranno. La gran parte del fondo affidato alle valutazioni “performance”, con la new entry della “organizzativa” come voluta da A.D., e azzeramento della contrattazione locale. C’è il rischio di rilievi o stop da parte MEF e FP?

Notiziario n. 94 del 3 settembre 2018 –

In data 3.08.2018, con la maggior parte dei lavoratori in ferie o con le valigie già pronte per il mare,  è stato sottoscritto dalla delegazione di parte pubblica e dalle OO.SS. firmatarie del CCNL del 12.02.2018, l’Ipotesi di CCNI (Contratto Collettivo Nazionale Integrativo), parte economica, relativo al triennio 2018-20, che pubblichiamo su questa stessa pagina in allegato 2.

Come noto, alla predetta trattativa non ha partecipato la nostra O.S., e questo per il fatto che FLP non ha firmato il CCNL ed è in questo momento (ma ancora per poco) fuori dal tavolo. Ma, pur dall’esterno, abbiamo comunque seguito la trattativa e ne abbiamo informato puntualmente i colleghi, anche più delle OO.SS. che ai tavoli vi partecipavano direttamente, e, giunti ora a conclusione del percorso negoziale, esprimiamo le nostre osservazioni e valutazioni, e lo facciamo in modo dettagliato e  non solo per slogan, come altri hanno fatto.

Partiamo innanzitutto dal metodo, prima ancora che dei contenuti. Come per la trattativa sulle progressioni economiche  (Ipotesi  di accordo 31.07.2018 , vds Notiziario n. 84 del 3 agosto u.s.), la nostra prima riflessione riguarda il metodo praticato nel corso della trattativa. Mentre, da sempre, FLP DIFESA nei propri Notiziari scende nel dettaglio delle questioni e pubblica tutta la documentazione disponibile allo scopo di rendere partecipi i lavoratori e di coinvolgerli attivamente, anche in questa circostanza le OO.SS. partecipanti alla trattativa, e poi firmatarie, si sono comportate diversamente, oscurando sia i documenti in progress di AD che le eventuali proposte sindacali, e anche i contenuti reali del confronto.  E, una volta sottoscritta l’Ipotesi,  pur a fronte delle grosse novità, hanno evitato accuratamente di entrare nel merito dei singoli punti e di spiegarne le ragioni e i contenuti, alcuni dei quali incomprensibili a molti (performance organizzativa, per es.), preferendo invece emanare comunicati inneggianti e autoreferenziali e soprattutto plaudenti nei confronti della controparte, mai così buona e disponibile come in questa circostanza.

Per quanto attiene invece ai contenuti dell’accordo, facendo seguito all’impegno assunto nei confronti dei colleghi di far conoscere nel dettaglio il nostro pensiero al riguardo, rinviamo al documento che pubblichiamo su questa stessa pagina in allegato 1, nel quale esprimiamo le nostre puntuali osservazioni e considerazioni sull’ articolato, sperando che il nostro lavoro contribuisca a far capire meglio i contenuti di un accordo apparso a molti poco comprensibile.

In conclusione, sulla base dei dati sin qui forniti, non ci pare che l’Ipotesi di accordo sul FRD 2018 sia migliorativa rispetto ai vecchi accordi FUA: un enorme peso delle performance (oltre alla individuale, ora anche l’organizzativa, entrambe in capo ad A.D., e con un ruolo inesistente del Sindacato), e l’ azzeramento di fatto della contrattazione locale, con Dirigenti e Rappresentanze locali ridotti al ruolo di meri applicatori delle scelte nazionali (altro che recupero della contrattazione, come propagandato dalle sigle firmatarie del CCNL),  ne costituiscono, a nostro giudizio, i tratti più importanti e distintivi. Forse sarebbe stato il caso di rifletterci meglio e più a lungo, come stanno facendo in altre AA.CC., prima di scrivere il CCNI, ma i nostri 3+1 avevano un problema: fare subito l’accordo, e farlo prima del ritorno ai tavoli delle sigle non firmatarie. A.D. ha compreso il problema, e si è adoperata al riguardo: da qui i grazie che a più riprese i 3+1 hanno indirizzato a Gabinetto, DG e Ministra (perché non anche a  OIV?), irrituali e forse eccessivi.

C’è comunque ancora un gran punto interrogativo: questo accordo mostra parecchie falle rispetto alle norme legislative e contrattuali vigenti e, da quel che ne sappiamo, la verifica preliminare con MEF e FP sulla sua effettiva praticabilità  non risulta sia stata fatta.  Della serie: A.D. sottoscrive l’Ipotesi, così facciamo bella figura e andiamo incontro ai desiderata dei 3+1, se poi MEF e FP la bocceranno, in toto o in parte, beh, sarà colpa loro. A ben vedere, un luminoso esempio di serietà e di consapevolezza del proprio ruolo. Evviva!

E allora non resta che attendere la pronuncia di MEF e FP, e sarà davvero interessante leggerne i rilievi, se ci saranno.

E, se invece il CCNI dovesse passare così com’è, ne prenderemo doverosamente atto.

(Giancarlo Pittelli)

Allegato 1:  03.09.2018- Osservazioni di FLP DIFESA sui contenuti dell’Ipotesi FRD 2018

Allegato 2:  03.08.2018 – Ipotesi di accordo distribuzione FRD 2018