A oltre quattro mesi dalla nomina della prof. Trenta, primo confronto sul tavolo politico tra A.D. e OO.SS. . Ma la Ministra non vi ha partecipato. Illustrate dai suoi Consiglieri le iniziative avviate: progetto formazione, piano straordinario di assunzioni e norma per superare il limite del 20% nelle progressioni verticali. Le considerazioni di FLP DIFESA, e le altre questioni da noi poste, tra le quali l’istituzione del Fondo aggiuntivo speciale, su cui va ripresa l’iniziativa in vista della legge di bilancio

Notiziario n. 119 del 27 ottobre 2018 –

La Ministra alla P.A. Giulia Bongiorno

Nella mattinata di ieri 26 ottobre, si è svolta la prima riunione di livello politico dell’era Trenta,  presieduta, forse per l’ultima volta, dalla dr.ssa Fava che lascerà a breve l’incarico di  V. Capo di Gabinetto per assumere quello di V.Segretaria Generale, ed ha visto la presenza al tavolo anche del  prof. N. Bonaccini, consigliere per la formazione, e del dr. P. Izzo, consigliere per i rapporti istituzionali e le relazioni esterne. All’incontro non ha purtroppo partecipato la Ministra, come noi speravamo fortemente. Peccato davvero.

Come si ricorderà, in previsione di questa riunione, FLP DIFESA aveva inviato alla Ministra, in data 10 settembre u.s. (vds. Notiziario n. 98 di pari data),  la lettera pubblicata su questa stessa pagina in allegato 1 nella quale, da una parte si faceva l’elenco delle questioni bisognevoli di essere affrontate (“che fare”)  e, dall’altra, si poneva la necessità di definire in che modo (“come fare”) si intendesse procedere sul piano del confronto sindacale.

Ebbene, le questioni discusse sono tutte tra quelle da noi indicate; e, per quanto concerne le relazioni sindacali di livello politico, si è deciso di dare una periodizzazione di massima trimestrale e a tavoli uniti, proprio come da noi richiesto nella lettera alla Ministra, fermo restando la possibilità di tavoli tecnici.

La riunione aveva all’o.d.g. il “punto di situazione sulle iniziative avviate dall’Autorità politica”, e si è aperta con l’illustrazione da parte del cons.  prof. Bonaccini del “progetto formativo” per tutto il personale civile, di cui aveva parlato la Ministra nel primo incontro del 19 luglio ( vds. Notiziario n. 78 di pari data).

Il prof. Bonaccini è partito da lontano, dalla cancellazione di CEFODIFE del 2014 e dagli accordi intervenuti con SNA del 2015, ed ha riferito che, da allora e fino al 2017, A.D. ha organizzato n. 2.384 corsi a cui hanno partecipato oltre 59.000 discenti (non ci ha però detto quanti militari e quanti civili….).

Il progetto di che trattasi, voluto dalla Ministra, risulta destinato a tutti i 26.000 dipendenti civili. La rilevazione della domanda è stata fatta per aree tematiche, e riguarda attività specialistiche e anche tecniche e amministrative a largo raggio, e, per soddisfarla nelle sedi centrali (Roma), il prof. Bonaccini ha quantificato una spesa di  € 92.133.186,54 nel triennio, prodotta in massima parte dai cospicui costi di missione.

Da qui, l’idea: atteso che il Ministero Difesa ha, in giro per l’Italia, ben 141 aule didattiche e 57 sale conferenze, se i corsi di formazione fossero organizzati in sedi decentrate si otterrebbe un notevole abbattimento dei costi, che potrebbe diventare ancor più cospicuo se nei corsi decentrati venisse coinvolto anche personale di altre Amministrazioni Pubbliche., che naturalmente ne sosterrebbero i costi propri. Alla fine, l’abbattimento complessivo potrebbe limitare la spesa a soli 6 mln di €, e quindi rendere il progetto più praticabile, ipotizzandone comunque la possibile copertura anche attingendo ai fondi europei.

Le linee generali del progetto sono già stati illustrate alla Ministra alla P.A., che avrebbe dato un assenso di massima; la F.P. li starebbe ora approfondendo, e si è in attesa di una risposta formale anche per i 6 mln. necessari per finanziare il progetto

A differenza della altre sigle che hanno espresso giudizi entusiastici, FLP DIFESA ha rilevato come i dati forniti fossero in gran parte noti, come la disponibilità di sale e la possibilità di fare formazione anche per altre AA.PP. La novità vera sta nel fatto che, dopo anni di disinteresse da parte di A.D., questa volta il “tema formazione” sembra assumere finalmente un carattere prioritario, e si avviavano concrete iniziative per realizzare seri percorsi formativi.

Sui quali, però, seppur allo stato già delineati,  non ci è stato detto nulla, in attesa della decisione della FP. Abbiamo pertanto chiesto e ottenuto che, a valle della risposta della FP, si apra un confronto con le OO.SS. su detto progetto, che per noi dovrà essere destinato al personale di tutte le aree, e abbiamo ricordato l’utilità di impegnare come docenti anche colleghi civili in possesso della necessaria conoscenza/esperienza, in linea con l’ emendamento al DDL Libro Bianco messo a punto nel 2017 ma oggi decaduto, ma che la Ministra vuole recuperare e proporne l’inserimento nella Legge bilancio 2019..

Due, le altre iniziative avviate in questi mesi dall’Autorità Politica, illustrate dal cons. dr.  P. Izzo.

La prima è la richiesta alla FP di un piano straordinario di assunzioni civili, che FLP DIFESA chiede da anni (e ora anche altre sigle). Come si ricorderà, in data 23 agosto 2018, PERSOCIV ha pubblicato il Piano Triennale di Fabbisogno di Personale (PTFP), di cui abbiamo riferito nel Notiziario n. 83/2018, che prevede n. 561 assunzioni nel triennio + 37 dirigenti, e che abbiamo giudicato “del tutto insufficiente e inadeguato”. Ebbene, PERSOCIV ha risposto alla mail del 9 agosto u.s. della FP proponendo “un piano straordinario di assunzioni” così dettagliato dal cons. Izzo: n. 200 unità di area 3^ (n. 80 funzionari ammi.vi e restanti 120 di altri profili);  n. 1.227 unità in area 2^ (1.027 assistenti tecnici e 200 amministrativi) e n. 7 unita dirigenziali di 2^ fascia, per un numero totale di n. 1.434,  che andrebbero ad aggiungersi ai 561+37 del PTFP.

Nel suo intervento, FLP DIFESA ha preso positivamente atto della richiesta dell’Amministrazione Difesa (che sarebbe praticabile anche per la fine del blocco del turnover prevista dal DDL approvato il 25 u.s. dal Consiglio dei Ministri), la quale, se autorizzata, porterebbe a oltre 2.000 assunzioni, e darebbe ossigeno alle insostenibile situazione attuale. Ha però anche chiesto che la Ministra segua da vicino la questione, segnalando che in sede di risposta ad una interrogazione parlamentare (che pubblichiamo su questa pagina in allegato 2) la Ministra Bongiorno non aveva connotato come prioritarie le esigenze di A.D.

La seconda iniziativa riguarda il recupero dell’emendamento sulle progressioni verticali tra le aree, che era stato messo a punto dal Gabinetto l’anno scorso nel contesto dell’accordo del 5.04.2017, e quindi tradotto in emendamento al DDL Bilancio 2018, che poi però non è passato per il “no” del MEF.

Quella norma dovrebbe ora essere recuperata e rimodulata, prevedendo una deroga ad A.D. per andare oltre il limite del 20% imposto dall’art. 22, comma 15, del D. Lgs. 75/2017, e poi essere veicolato come emendamento al DDL Bilancio 2019.

A tal riguardo, la nostra O.S. ha espresso forte apprezzamento, pur precisando che, utilissimo per l’area 2^, per l’area 1^ quell’emendamento avrebbe comunque effetti limitati e tempi lunghi ai fini del transito di tutti gli “ausiliari” in area 2^, che è invece realizzabile in tempi brevi solo in conseguenza del riordino delle aree professionali.  A tal riguardo, informiamo che sono partiti in ARAN i lavori della Commissione Paritetica sulla Classificazione Professionale, ne riferiremo in un prossimo Notiziario).

A seguire, le O.S. hanno posto altre questioni da esse ritenute prioritarie. FLP DIFESA ha posto le seguenti.

  1. Fondo aggiuntivo personale civile: allo scopo di assicurare uno scatto verso l’alto, visto le attualmente magre retribuzioni del personale civile della Difesa, e di ridurne la forbice nel raffronto con le altre Amministrazionini Centrali, tenuto conto degli approdi del “gruppo di lavoro” ex DM 16.06.2015, nel precedente anno 2017 si era lavorato per la istituzione di un fondo speciale aggiuntivo triennale, alimentato con risorse interne alla Difesa, pensionabile e implementabile annualmente, sul tipo di quello in essere nel Ministero della Salute. Alla fine, le risorse sono sì arrivate (21 mln di € pro anno)  ma purtroppo, a causa della forte ostilità del MEF, con destinazione “alla produttività” (Fondo Risorse Decentrate – FRD), e dunque con un carattere di scarsa stabilità e con i problemi che conosciamo. A nostro giudizio, occorre, e anche presto in ragione della Legge di bilancio 2019, riprendere l’iniziativa per la costituzione, già a partire dal 1.1.2019, di un fondo speciale con le caratteristiche di cui sopra, in cui far confluire i 21 + 21 mln già assicurati per 2019 e 2020 dalla L. 205/2017, anche implementandole e rendendole stabili nel tempo.
  2. Impiego personale civile: altre sigle hanno chiesto l’applicazione in tutte le aree della Direttiva del giugno 2017 di SMD/SGD. A nostro giudizio, quella Direttiva  contiene certo novità positive per le aree T/A e T/I, ma, per quanto attiene al grosso dell’impiego nella Difesa (l’area T/O), lascia tutto invariato, affermando la preminenza del personale militare e la discrezionalità negli impieghi e  nell’attribuzione degli incarichi da parte del Dirigente militare. A nostro avviso, la Direttiva per l’area T/O va ripensata.
  3. Personale ex militare transitato: per l’ennesima volta abbiamo chiesto con urgenza un “punto di situazione” in ordine alla precisa quantificazione, alle prospettive legate all’attuale collocazione in soprannumero (il PTFP è stato redatto al netto) e ai problemi che potrebbero conseguentemente innescarsi, e in aggiunta l’esame delle non poche e crescenti criticità più volte evidenziate in passato.
  4. Problematiche trattamento stipendiale: la nostra O.S. ha segnalato al tavolo politico le questioni già trattate nell’incontro con il Capo di SME (vds. Notiziario n. 112 dell’11.10.2018), chiedendo una riflessione a tutto tondo sulla utilità di un ritorno ad una gestione interna ad A.D. e al di fuori del sistema NoiPA. Il cons. Izzo ha risposto che le predette problematiche saranno oggetto di uno specifico tavolo con il MEF.
  5. Benefici lavori insalubri e polverifici: il problema è stato giustamente risegnalato pur con qualche forzatura, ma il vero problema è che A.D. non ha ancora dato attuazione agli impegni con noi assunti nel 2016 (si rilegga il Notiziario n. 140 del 1.12.2016). Il cons. Izzo ci ha informato che è comunque in agenda un tavolo tecnico tra MD, FP e Ministero Lavoro,  atteso che la questione tocca peraltro il personale di altre Amministrazioni Pubbliche

(Giancarlo Pittelli)

Allegato 1: 10.09.18 – lettera alla Ministra, problematiche pers.civ. e proposte di FLP DIFESA

Allegato 2: 10.10.2018 – Resoconto risposta Ministra Bongiorno interrogazione su assunzioni PI

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