Firmato l’accordo stralcio definitivo sulle progressioni economiche con decorrenza 1.1.2018. Recepiti tutti i rilievi formulati dal MEF e modificati alcuni punteggi. Uscita prevista del bando 2018, intorno al 10 novembre p.v. Ben più pesanti, invece, i rilievi della Funzione Pubblica sui contenuti dell’Ipotesi di accordo sulla distribuzione del FRD (ex FUA) 2018, in particolare su performance organizzativa e contrattazione locale. Per fortuna, sono disponibili 4,5 milioni in più

Notiziario n. 120 del 30 ottobre 2018 –

Ieri pomeriggio, abbiamo sottoscritto l’accordo stralcio definitivo  sulle progressioni economiche con decorrenza 1.1.2018 (testo qui  pubblicato in allegato 1) del personale non dirigente della Difesa.

Rispetto all’Ipotesi sottoscritta da CGIL-CISL-UIL + UNSA + CONFINTESA in data 31.07.2018, il testo dell’accordo risulta modificato, oltre che nell’importo relativo alla dotazione iniziale del FRD (Fondo Risorse Decentrato), anche  in alcuni punteggi  relativi ai criteri per l’attribuzione delle progressioni 2018, avendo recepito in toto i rilievi degli Organi certificatori, dei quali peraltro abbiamo già riferito nel Notiziario n. 117 del 23 u.s..

Le modifiche apportate sono quelle logicamente conseguenti agli errori di calcolo rilevati dal MEF:

  • per l’errore di calcolo a fattor comune per tutte le aree (criterio A – esperienza professionale maturata), la riduzione di 3 punti (da 35 a 32) per il “periodo di servizio nella medesima fascia retributiva” e la riduzione di 2 punti (da 5 a 3) per l’ ”anzianità di ruolo in altra Pubblica Amministrazione”;
  • per l’errore di calcolo per la sola area 3^ (criterio B – Titoli di studio culturali e professionali), la riduzione di 1 punto (da 1 a 0,50 max per master e abilitazioni).

Pur non avendo partecipato, per i noti motivi (non firma del CCNL),  al confronto negoziale che ha poi portato alla sigla in data 31.07.2018 dell’Ipotesi di accordo,  abbiamo ritenuto di apporre comunque la nostra firma sull’accordo definitivo in quanto ne giudichiamo sostanzialmente condivisibili i contenuti, che peraltro recepiscono alcune nostre antiche richieste (sui titolo di studio; sul servizio prestato nei ruoli militari; etc.), disattese negli anni passati.

La scelta che invece non abbiamo condiviso è quella che prevede l’attribuzione di punteggio anche ai “non valutati”, tra i quali sono ricompresi i lavoratori in distacco sindacale a tempo pieno, scelta questa che, a nostro avviso, rappresenta un controsenso logico e un punto di caduta di cui avremmo fatto volentieri a meno.

La firma dell’accordo definitivo apre la strada alla pubblicazione del bando sulle progressioni 2018, che vedrà la luce intorno al 10 di novembre, preceduto come al solito dalla circolare introduttiva della D.G.

La nota di F.P. sopra richiamata (che pubblichiamo su questa stessa pagina in allegato 2), contiene anche i rilievi di FP e MEF all’Ipotesi di accordo 3.08.2018  sul CCNI parte economica che fissa gli impieghi e la distribuzione delle risorse del Fondo Risorse Decentrato (FRD ex FUA), alla cui negoziazione non ha, come noto, partecipato FLP per i  noti motivi.

Trattasi di rilievi molto pesanti.

Innanzitutto, e per fortuna, la modifica in aumento dell’importo del FRD 2018, che passa dai 54.253.417,00 € dell’Ipotesi  ai 58.761.029,26 € certificati dal MEF (lo avevamo detto: “a prima vista, questa dotazione del FRD 2018 a noi appare insufficiente … ci pare dunque che manchi qualche milioncino di euro”, vds. allegato Notiziario n. 94 del 3.09.2018).

In aggiunta, la nota degli Organi Certificatori  (FP e ME)  reca:

  • il richiamo, per quanto attiene il titolo II dell’Ipotesi, al fatto che “la contrattazione integrativa può intervenire solo nei limiti stabiliti dal CCNL (art. 7. co. 6, lettere h, i, j, l)” in ordine a turni e reperibilità;
  • il rilievo che, “l’equiparazione delle assenze alle presenze… non è oggetto di contrattazione integrativa” (anche questo noi lo avevamo rilevato in sede di commento, vds. allegato Notiziario n. 94 del 3.09.2018);
  • il rilievo (pesantissimo) che il sistema di misurazione della performance organizzativa (art. 20 dell’Ipotesi) deve essere adottato “in via unilaterale dall’Amministrazione” (cosa allo stato non realizzata) e non già “nell’ambito delle disposizioni contrattuali”, il che, a rigor di logica, porterebbe allo stralcio della norma;
  • il richiamo al fatto che la contrattazione locale non può decidere della distribuzione delle risorse FUS, in quanto il CCNL affida al tavolo locale “i criteri di adeguamento di quanto definito a livello nazionale” solo limitatamente alle materie di cui all’art. 7 comma 7 (noi lo avevamo detto che il CCNL aveva cancellato la contrattazione locale…. vds all. Notiziario n. 94 del 3.09.2018: che si farà ora dei progetti locali?); inoltre, che alla contrattazione locale andrà destinata “una quota non inferiore al 20%” delle risorse per i “premi”.Rilievi pesantissimi, dunque.

Vorremmo capire come se ne esce, e per questo attendiamo la bozza di CCNI per la firma, alla quale la D.G. sta lavorando.

(Giancarlo Pittelli)

Allegato 1: Il testo dell’accordo sulle progressioni economiche 2018

Allegato 2: 18.10.2018 – Nota FP con rilievi sulle Ipotesi di accordo 31.07.2018 e 3.08.2018 e rilievi IGOP