I numeri del bilancio consuntivo 2017, con i relativi rilievi della Corte dei Conti, e quelli del bilancio assestato 2018, che evidenziano una crescita della spesa (+ 1,37 miliardi di €) rispetto alle previsioni iniziali del bilancio della Difesa. Cresce ancora la spesa per il personale militare in ragione del riordino di ruoli e carriere (+ 239 milioni nel consuntivo 2017). La spesa per armamenti per il 70% in capo al MISE. Le criticità segnalate dalle Commissioni Difesa.

Notiziario n. 109 del 5 ottobre 2018 –

La Commissione Difesa del Senato, in data 26 u.s., ha esaminato favorevolmente, per la parte di propria competenza, due provvedimenti legislativi particolarmente importanti, il primo (A.S. 803) concernente il “Rendiconto generale dell’Amministrazione dello Stato per l’esercizio finanziario 2017” , e il secondo (A.S. 804) recante “Disposizioni per l’assestamento del bilancio dello Stato per l’anno finanziario 2018”,  entrambi divenuti leggi dello Stato dopo solo due giorni (rispettivamente, le leggi n. 110 e 111 del 28.09.2018, che pubblichiamo in allegato 1 su questa stessa pagina).

Per quanto riguarda il conto consuntivo 2017, al quale fanno da sfondo le valutazioni della Corte dei Conti in sede di relazione annuale sul bilancio (che pubblichiamo in allegato 2 su questa stessa pagina), va detto che a fronte di un bilancio previsionale 2017 pari a 20,269 mld di € (legge n. 232 del 2016) e di quello assestato (legge n. 157 del 2017) pari a 22,971 mld €,  si è registrato un aumento complessivo di oltre 2, 7 mld di €, di cui quasi 2,50 in spese correnti e 240 milioni circa in spese in conto capitale, che hanno determinato di incremento complessivo pari al 13,32%.

Il consuntivo registra altresì un incremento delle spese del personale (+237 mln di €), dovuto anche agli oneri sostenuti per effetto del riordino delle carriere in attuazione dei DD. LLgs. nn. 94 e 95/2017 (rispettivamente Arma CC e altre FF.AA.),  pur in presenza di una riduzione di personale pari a n. 1498 unità tra 2017 e 2016.

Per quanto attiene alla spesa per investimenti, la relazione della Corte dei Conti fa rilevare come il 70 per cento circa delle spese per l’approvvigionamento e la manutenzione dei sistemi d’arma gravino sui fondi del MISE (MInistero dello Sviluppo Economico), e come i pagamenti per i programmi d’armamento ammontino complessivamente a 3,885 mld €, di cui  2,321 mld circa destinati all’A.M.,  1,71 alla M.M., e solo 314,68 mln di € risultino le somme destinate all’Esercito.

Per quanto invece riguarda l’ assestamento del bilancio 2018, rispetto alla dotazione complessiva iniziale (legge n. 205 del 2017) pari a 20,969 mld di €, la legge di assestamento interviene sia a copertura di atti amministrativi intervenuti nel periodo gennaio-maggio 2018 – già introdotti in bilancio con un aumento complessivo di 1.055,6 mln € , di cui la grandissima parte destinati alla missione 5 “sicurezza e difesa del territorio” -, sia per le variazioni nuove previste dalla stessa legge di assestamento. Complessivamente, le previsioni assestate 2018 ammontano a 22,339 mld € rispetto alle previsioni iniziali, con un più 1,37 mld €.

In sede di relazione, la Presidente della Commissione Difesa del Senato ha anche segnalato alcune criticità relative all’assestamento.

In primis, il fatto che A.D., da una parte non sia “riuscita a ottenere, in sede di assestamento, la copertura dei cosiddetti «oneri ineludibili» connessi alle utenze di servizio (acqua, gas e luce), aggravate da spese di mora e di contenzioso in atto”  e, dall’altra, che tuttora “vanta inoltre crediti in materia di rimborso dei voli di Stato e per ragioni d’urgenza ed umanitarie, effettuati con mezzi delle FF.AA.”.

La seconda criticità segnalata è che “il Ministero si trova in difficoltà – sempre per mancanza di fondi – anche nel provvedere alla remunerazione delle licenze non fruite dal personale militare marittimo transitato, per infermità, nei ruoli del personale civile”  (dunque, una ragione in più per fare quel “punto di situazione” sugli ex militari transiti nei ruoli civili che FLP DIFESA chiede invano da due anni!).

Infine, la terza criticità è relativa al fatto che “A.D. non è attualmente nelle condizioni di proseguire il proprio programma di realizzazione di asili nido per i figli del personale”. Dunque, anche quel poco di welfare che esiste attualmente nel M.D., rischia di sbriciolare. Ci chiediamo: con gli incrementi concessi ai militari in conseguenza del riordino dei ruoli e delle carriere (237 mln di €), quanti asili nido o altri servizi si sarebbero potuti attivare?

Dunque, la spesa del M.D. cresce nel 2018, interrompendo così il seppur lieve trend positivo alla decrescita degli ultimi anni (vds Notiziario n. 88 del 14.09.2017), e cresce anche la spesa del personale che rappresenta più dei due terzi del bilancio complessivo, davvero una enormità (negli altri Paesi l’incidenza delle spese del personale sul bilancio incide per  circa il 50%).

Ne riparleremo, anche a fronte di alcune recenti iniziative che faranno lievitare ulteriormente la spesa per il personale militare.

           (Giancarlo Pittelli)

Allegato 1: Leggi nn. 110 e 111 del 28.09.2018 – rendiconto 2017 e assestamento 2018

Allegato 2: Relazione della Corte dei Conti  (notazioni relative al Ministero Difesa da pg. 233 a pg. 258)