Nota di Aggiornamento al Documento di Economia e Finanza (NADEF) 2018. Le previsioni per la Difesa e i “pareri” delle Commissioni Difesa di Camera e Senato. Risorse finanziarie insufficienti, in vista ulteriori razionalizzazioni delle strutture militari, ma anche “nuove assunzioni per Arsenali, Stabilimenti, Poli di mantenimento ed Enti militari a carattere industriale”. Il MISE conferma i finanziamenti della “legge navale”, mentre qualche problema per i programmi aeronautici.

Notiziario n. 116 del 22 ottobre 2018 –

Si è fatto un gran parlare, nelle ultime settimane, della c.d. NADEF (Nota di Aggiornamento al Documento di Economia e Finanza), il cui testo definitivo pubblichiamo in forma integrale su questa stessa pagina in allegato 1.

Come noto, il Documento di economia e finanza (DEF)  costituisce il più importante strumento di programmazione economica  e riporta gli obiettivi di politica economica del paese (il Programma di stabilità), le stime sull’andamento delle finanze pubbliche e dell’economia (Sezione analisi e tendenze della finanza pubblica), e le riforme che il Governo intende attuare (Programma nazionale di riforme). Il DEF 2018 è stato predisposto dal Governo Gentiloni, ma si era limitato (ad elezioni avvenute, e dunque alla vigilia delle sue dimissioni) ad aggiornare le stime senza introdurre nuovi obiettivi di bilancio, ed è stato poi approvato dal precedente Parlamento.

La NADEF,  che ha il compito di aggiornare le previsioni del DEF, è stata approvata dal Consiglio dei Ministri il 23 settembre u.s., ed è stata poi votata dal Parlamento in data 11 ottobre.  Essa è costruita su una previsione di crescita dell’economia dell’1,5% in termini reali, una stima superiore rispetto a tutte le altre previsioni interne e internazionali, anche se il Governo si dice convinto che la realizzazione del programma di Governo ( in primis: reddito e pensioni di cittadinanza; superamento legge Fornero e “quota 100”; flat tax per ricavi fino a 65.000 €) consentirà  di raggiungere gli obiettivi di crescita fissati. Infine, alla NADEF saranno collegati diversi DDL, il primo dei quali (il c.d. “decreto fiscale”) ha generato i ben noti problemi di questi giorni.

Precedentemente al voto del Parlamento, la NADEF è stata oggetto di esame e parere da parte delle Commissioni competenti, e, per i contenuti d’interesse della Difesa, da parte delle IV Commissioni (al Senato, relatore il sen. Massimo Candura della Lega; alla Camera, invece, l’on. Alessandra Ermellino del M5S).

Queste le previsioni  a nostro avviso più importanti della NADEF, tratte dalla relazione del sen. Candura:

Il Governo procederà ad anche una graduale trasformazione dello strumento militare, razionalizzando i sistemi di difesa (ad esclusione dei settori di ricerca e di utilizzo a scopi duali). A tal fine si procederà all’ottimizzazione delle risorse, eliminando sprechi ed inutili duplicazioni. Viene sottolineata, poi, l’importanza delle cooperazioni, sia nell’ambito della NATO, sia nel contesto dell’UE. Analogo sostegno sarà assicurato al Programma Europeo di Sviluppo Industriale per la Difesa”.

Di grande interesse, per noi, soprattutto la parte relativa alle nuove assunzioni: “Le nuove assunzioni saranno sia in ambito operativo che tecnico-industriale, cercando, sotto questo ultimo profilo, di valorizzare l’opportunità di sviluppo per il territorio offerta da arsenali, stabilimenti, poli di mantenimento ed enti militari a carattere industriale”. Parrebbe dunque la volta buona per quel “piano straordinario di assunzioni” che chiediamo da tanti anni (ora lo chiedono anche altre sigle), viste anche le sollecitazioni venute dalla Ministra Bongiorno che ha suggerito ad Amministrazione Difesa di integrare il P.T.F.P., attesa l’insufficienza della piano originariamente messo a punto da PERSOCIV (vds. Notiziario n. 83 del 30.08.2018).

Per quanto attiene alle spese, “verrà assicurata l’ulteriore razionalizzazione delle strutture militari, eliminando quelle non più necessarie e accorpando, ove possibile, quelle che svolgono funzioni similari, in un’ottica di aggregazione interforze ed internazionale” (nuovi provvedimenti di riordino alle porte?); inoltre,viene denunciato come “le risorse disponibili nel triennio 2018-2020 per le attività programmate non sembrano sufficienti a coprire l’onere necessario” e segnalata “l’incoerenza delle risorse stanziate con la sostenibilità industriale dei programmi afferenti al settore dell’alta tecnologia e,  proprio per questo, “vengono proposti dei rifinanziamenti, definanziamenti e riprogrammazioni”.

Infine, di grande interesse per la Difesa appaiono gli investimenti del MISE (MInistero dello Sviluppo Economico) che assicureranno l’“attuazione del programma navale per la tutela della capacità marittima della Difesa, c.d. “legge navale”), mentre qualche criticità emerge per i programmi aeronautici.

Scontato ovviamente il voto favorevole delle due Commissioni (in allegati 2 e 3 su questa pagina, rispettivamente, i “pareri” di Camera e Senato).

(Giancarlo Pittelli)

Allegato 1: Nota di aggiornamento al Documento di Economia e Finanza  (NADEF 2018)

Allegato 2: 9.10.18- parere Commissione Difesa del Senato su NADEF 2018

Allegato 3: 10.10.2018 – Parere della Commissione Difesa della Camera su NADEF 2018