Riunione a PERSOCIV. L’atteso confronto sul nuovo sistema delle performance (oltre all’individuale, ora anche la organizzativa) è slittato al 15 novembre su richiesta di alcune sigle. Neanche avviata la discussione sul CCNI parte normativa, ma A.D. ha consegnato una prima bozza molto scarna. In compenso, la delegazione di A.D. ha posto in firma l’accordo definitivo sulla distribuzione del FRD 2018, che FLP DIFESA non ha firmato per i motivi qui dettagliati.

Notiziario n. 123 del 6 novembre 2018 –

La riunione di oggi  a PERSOCIV ha segnato il ritorno di FLP DIFESA sui tavoli di contrattazione della Difesa, dopo sette mesi di esclusione in ragione di quanto previsto dal famigerato art. 7 CCNL che, come noto, dispone la presenza nei tavoli di contrattazione integrativa delle sole sigle firmatarie del CCNL.

All’o.d.g. della riunione, erano iscritti due importantissimi confronti: il primo, sullo schema predisposto dall’Amministrazione del nuovo sistema di misurazione e valutazione della performance che ora, e per la prima volta, includerà anche la performance organizzativa oltre a quella individuale (lo ri-pubblichiamo in allegato 4 su questa stessa pagina); il secondo, l’avvio del confronto negoziale sulla parte normativa del CCN Integrativo Difesa, atteso che la parte economica del CCNI è stata già definita  all’interno dell’Ipotesi di accordo del 3.08.2018, oggi sottoposto alla firma.

NUOVO SISTEMA DI VALUTAZIONE.

La delegazione trattante di parte pubblica (DG-SMD-SGD) ha accolto la richiesta di CGIL-CISL-UIL e UNSA (3+1) di differire l’avvio del confronto al 15 novembre p.v., nonostante lo schema fosse stato inviato alle OO.SS. l’11 ottobre u.s. (quasi un mese fa!) e che il rinvio renderà difficile la formale adozione del nuovo sistema già nel corso del 2018, e dunque prima del nuovo anno.

La nostra O.S., in previsione della riunione, aveva comunque elaborato un corposo documento contenente le nostre osservazioni e proposte, che ovviamente consegneremo alla delegazione di A.D. nel corso della prossima riunione, e sui contenuti del quale si attiverà il confronto con la controparte.

CCNI – PARTE NORMATIVA.

La delegazione di parte pubblica si è limitata alla semplice consegna della bozza di A.D. che pubblichiamo su questa stessa pagina in allegato 3, e dalla stessa Amministrazione connotata come semplice canovaccio, che ora dovrà essere ovviamente riempito di contenuti. A tal proposito, ci siamo impegnati, prima del 15 p.v., a formulare le nostre proposte al riguardo, sulle quali stiamo già lavorando da tempo.

Queste, in estrema sintesi, le risultanze, molto scarne, della riunione odierna, che però ha avuto un fuori programma che è consistito nella messa in firma del CCNI definitivo sulla distribuzione del FRD (Fondo Risorse Decentrate, ex FUA) anno 2018, la cui Ipotesi  era stata sottoscritta il 3 agosto u.s. dai 3+1 e da CONFINTESA e poi oggetto di sostanziosi rilievi da parte degli Organi Certificatori (OO.CC., MEF e FP) che abbiamo già pubblicato come allegato al Notiziario n. 120 del 30.10.2018 e che ri-pubblichiamo su questa stessa pagina in allegato 2

Nonostante quei sostanziosi rilievi (leggere, per credere), il testo sottoposto oggi alla firma delle Parti risulta incredibilmente lo stesso, e questo anche nella parte relativa alla performance organizzativa e alla contrattazione locale, con le sole aggiunte dell’ultimo capoverso del comma 5 dell’art. 20 e del comma 2 dell’art. 23 e, inoltre, con l’aumento delle quote pro-capite di performance individuale e FUS in ragione dell’incremento della dotazione FRD (da 54.253.417,00 a 58.761.029,26 ) per come certificato dal MEF.

Sorprende che, per produrre queste semplici e scarne modifiche, siano dovuti trascorre oltre 20 giorni dal momento della ricezione da parte della D.G. delle note degli OO.CC., che naturalmente potrebbe rendere ancor più ostico l’obiettivo, già non scontato, di pagare il 50% della performance organizzativa entro dicembre.

A tal riguardo, a scioglimento della riserva formulata in riunione, comunicheremo domattina alla delegazione di parte pubblica la nostra decisione di non apporre la nostra firma sul CCNI in argomento, e questo per le seguenti ragioni:

  1. FLP DIFESA non ha partecipato alla fase negoziale che ha portato alla definizione dell’Ipotesi, e dunque ci sembra giusto che a firmare l’accordo sia chi ha contribuito a redigerlo. E ben vero che abbiamo recentemente sottoscritto il CCNI relativo alle progressioni economiche 2018 pur essendo stati esclusi dalla fase negoziale,  ma come riferito nel Notiziario n. 120 del 30.10.2018,  si trattava in quel caso di un impianto consolidato, dai“contenuti sostanzialmente condivisibili e che peraltro recepiscono alcune nostre antiche richieste (sui titolo di studio; sul servizio prestato nei ruoli militari; etc.), disattese negli anni passati”. Non è il caso, evidentemente, del CCNI sul FRD, sottoposto oggi alla firma.
  2. Non appare in alcun modo tollerabile che, contrariamente a quanto disposto dalla circolare ARAN del 2002, venga sottoposto alla firma delle OO.SS. partecipanti ai tavoli successivi un accordo già firmato dalle sigle che hanno partecipato ai tavoli precedenti. Sappiamo che ultimamente si usa così nella Difesa, ma questo modo di gestire le relazioni sindacali non ci piace, anche perché appare poco dignitoso per chi lo subisce. Se altre sigle hanno sinora accettato questo stato di cose (ci risulta sia successo con le firme delle due Ipotesi su progressioni e FRD 2018), questo non potrà mai avvenire con FLP DIFESA.
  3. Ovviamente, al di là delle obiezioni di metodo, manteniamo anche forti riserve sui contenuti dell’accordo, che abbiamo già esplicitato nel documento allegato al Notiziario n. 94 del 3.09.2018. In sintesi:
  • Performance Organizzativa (art. 20): la scelta delle Parti firmatarie è stata quella di ripartire su questa base il fondo dei 21 mln, frutto positivo dell’accordo del 5 aprile 2017, a cui FLP DIFESA ha dato un contributo decisivo e certo non cancellabile da qualunque scomposto tentativo di esclusiva, indebita e postuma attribuzione. A nostro giudizio, non è stata questa una grande scelta, anche in ragione delle particolarissime modalità di misurazione e valutazione, che viene ricondotta al grado di raggiungimento degli obiettivi di ciascun CRA (Centro di Responsabilità Amministrativa di EI; MM; AM; CC e SGD)  e l’ammontare del “premio” riconosciuto ai lavoratori viene quantificato attraverso un Indicatore Sintetico di Risultato (ISR)  che corrisponde al punteggio medio ottenuto da ciascun CRA tra gli Obiettivi Strategici e Strutturali (OBS)  ad esso assegnati, con il corredo di poco comprensibili formule matematiche  Il risultato che si produce, nei fatti, è che i lavoratori dovranno mettere da parte ogni tentativo di conoscere la performance organizzativa del proprio Ente o della propria Unità organizzativa (quante richieste in tal senso erano venute nel 2016 da singoli lavoratori e anche dalle Rappresentanze, Taranto in primis?), al cui interno dovrebbe iscriversi la misurazione e la valutazione della performance individuale. Tutto viene così ricondotto ad un indistinto livello superiore coincidente con l’Area organizzativa, e con esso va a carte quarantotto ogni possibile misurazione dell’attività dell’Ente e della performance del Dirigente militare. E’ allora appare chiaro il vero obiettivo, in primis per l’area T/O: impedire che emerga la performance effettiva  di ciascun Ente e, conseguentemente, la responsabilità al riguardo dei Dirigenti militari. E il CCNI in questione risulta funzionale a questo scopo: lo dimostra il fatto che i 21 mln sono affidati in toto ad A.D e, rispetto alla loro gestione e distribuzione,  non è neanche prevista alcuna successiva relazione sindacale o una verifica. Ma si può? Così, le OO.SS. vengono di fatto espropriate dei loro diritti/doveri. Un do ut des evidente, rispetto al quale noi pensiamo tragga molto più vantaggio A.D., in primis i Dirigenti militari, rispetto ai lavoratori.
  • Performance individuale (art. 21): l’accantonamento disposto dal CCNI è pari ad € 2.346.194,63, dunque più del doppio rispetto alla somma prevista dall’Ipotesi del 3.08.2018, e dovrebbe corrispondere a quell’ “almeno il 30% delle risorse” del FRD di cui all’art. 77, co. 3, voluto da ARAN e sigle firmatarie del CCNL, che produce come effetto il raddoppio della percentuale prevista sinora in Difesa (15%), e dunque mette in mano al Dirigente somme più consistenti da distribuire a suo insindacabile giudizio. In aggiunta, per quanto attiene l’applicazione dell’art. 78 CCNL, comma 2, esiste un “premio individuale” che realizza nei fatti  il recupero del “fondino” ex art. 37 CCNL 1994-97, una cosa incredibile dopo l’esperienza di quegli anni, solo ( e molto poco) temperato dall’incremento dal 30 al 40% dei destinatari.
  • Fondo di Sede (FUS, artt. 22 e 23): le somme destinate alla contrattazione locale, ancorchè triplicate a seguito dell’incremento del FRD, appaiono ancora insufficenti (4.597.738,16 €), e daranno luogo a quote pro capite molto basse (€ 132, 94 netto oneri AD).  Ma il punto vero è un altro: questo FUS  a che cosa dovrà servire? E cosa dovrà fare la contrattazione locale? E che fine faranno i progetti locali? E quale sarà il destino dei progetti locali già avviati, in molti casi anche con il consenso di RSU/OO.SS. e che sono in via di completamento negli Enti? Su questo, il CCNI non dice nulla, eludendo gli interrogativi di cui sopra, mettendo così in braghe di tela sia i Dirigenti locali che le OO.SS./RSU. Di fatto, questo CCNI produce come effetto conclusivo la cancellazione della contrattazione locale.
  • Posizioni organizzative (art. 18): il ritorno alla contrattazione non tocca in alcun modo i “criteri generali” (vds punto 3, prime tre alinee, circolare PERSOCIV n. 28652/2018), che dunque rimangono in capo ad A.D.. Un ritorno alla contrattazione davvero parziale, con la “polpa” che rimane in mano ad A.D.

Per tutte le ragioni di cui sopra, abbiamo ritenuto di non poter sottoscrivere il CCNI sul FRD 2018

(Giancarlo Pittelli)

Allegato 106.11.2018 – il testo del CCNI FRD 2018 non firmato da FLP

Allegato 218.10.2018 – Nota FP con rilievi sulle Ipotesi di accordo 31.07.2018 e 3.08.2018 e rilievi IGOP

Allegato 306.11.2018 – Bozza A.D. di CCNI parte normativa

Allegato 411.10.2018 Schema Sistema di valutazione della performance

ULTIMORA: 07.11.2018 – CCNI 6.11.2018  su FRD 2018 con le firme delle Parti