Il giudizio sui primi sei mesi della Ministra Trenta. All’inizio, grandi attese da parte dei lavoratori e la scelta apprezzata di tenere per sé le relazioni sindacali. Poi, però, quasi nulla: disattenzione nelle linee programmatiche, un solo incontro con le OO.SS., progetto formazione ancora in divenire, zero assunzioni straordinarie nel DDL Bilancio. Per noi, una performance non all’altezza, serve una decisa correzione di marcia. Date un voto alla performance della Ministra, partecipando al nostro sondaggio

Notiziario n. 132 del 4 dicembre 2018 –

La Ministra della Difesa, prof. Elisabetta Trenta

Sono trascorsi esattamente sei mesi da quando la prof. Elisabetta Trenta, candidata (non eletta)  nelle elezioni politiche del 2018 nelle liste del M5S al Senato, è diventata Ministro della Difesa. Sei lunghi mesi, 180 giorni complessivi di mandato, che rappresentano un tempo sufficiente per un primo giudizio ancorché non definitivo. Un primo giudizio sulla sua  performance, e stavolta il voto lo daranno i lavoratori.

Dobbiamo dire subito che, all’esordio, la nuova Ministra si era presentata davvero bene ai nostri occhi. La scelta, che aveva allora più pesato in positivo nel nostro giudizio, era stata quella di non attribuire ad un Sottosegretario, come sempre avvenuto in precedenza, alcuna delega, e di tenere per sé, e dunque di gestire direttamente, le questioni relative al personale civile e il confronto di livello politico con le OO.SS., il che aveva costituito una novità assoluta rispetto ai riti del passato che avevano sempre visto l’attribuzione di delega specifica ad uno dei Sottosegretari. Una novità, questa, che cogliemmo allora  “come segnale, estremamente positivo, di attenzione verso la componente civile”, come abbiamo rilevato nel nostro intervento nel corso del primo, e sinora unico, incontro della Ministra con le OO.SS. nazionali.

Quel primo incontro (ne abbiamo riferito nel Notiziario n. 78 del 19.07.2018) è risultato purtroppo, sinora, l’unico incontro tra la Ministra Trenta e le Rappresentanze del personale civile. E peraltro molto di corsa, per sopraggiunti impegni della Ministra,  che hanno obbligato le Parti a interventi dentro i tre minuti (si, tre minuti). Anche per questo, l’impegno era stato quello di rivedersi a settembre.

Nel frattempo, in data 26 luglio, la Ministra delineò le proprie linee programmatiche di fronte alle Commissioni Difesa e, in quella circostanza, per quanto attiene alle problematiche civili, la performance della Ministra non ci era parsa in sintonia con le attese, e lo dicemmo con molta franchezza  (“esibito il nulla sulle questioni d’interesse dei civili”) in sede di commento nel nostro  Notiziario n. 86 del 9.08.2018.

Dopo la pausa estiva, in previsione del secondo, programmato incontro di settembre, la nostra O.S. inviò in data 10.09.2018 alla Ministra una nota recante il nostro “inventario delle problematiche da affrontare anche con alcune soluzioni possibili e alcune proposte per l’organizzazione dei tavoli e per il lavoro che verrà”, della quale abbiamo riferito nel Notiziario n. 98 del 10.09.2018.

Il secondo incontro poi c’è effettivamente stato, non a settembre però, ma solo a fine ottobre, e in quella circostanza la Ministra non si fece neanche vedere: la riunione avvenne con il V. Capo di Gabinetto e con i due consiglieri della Ministra, e in quella sede fu illustrata l’idea del “progetto formazione”, di cui ancora oggi sfuggono i dettagli, e una iniziativa presso la F.P. per il varo di un  “piano straordinario” di assunzioni. Sappiamo tutti com’è andata a finire: neanche un’assunzione prevista per la Difesa all’interno del DDL bilancio!

In conclusione, il bilancio di questi sei mesi non ci appare molto confortante, il tutto in un quadro che ha visto non un solo problema affrontato, non un solo confronto su uno dei temi proposti dalle OO SS, non una sola iniziativa portata a termine e neanche un segnale vero di attenzione alle nostre cose.

Se questo è il quadro di situazione disegnato dai primi sei mesi di mandato, appare quanto mai urgente, a nostro avviso,  una decisa inversione di marcia, che rilanci il confronto con il Sindacato e avvii una serie di iniziative finalizzate a dare soluzioni concrete rispetto agli innumerevoli problemi ereditati dal passato, primo fra tutti quello legato all’urgenza di un piano straordinario di assunzioni civili per la Difesa su cui abbiamo sollecitato una forte iniziativa politica della Ministra e il suo sostegno agli emendamenti  da noi sollecitati (piano assunzioni; fondo integrativo; progressioni verticali; etc).

Vi è poi un altro, grande tema: la Ministra Trenta è davvero nelle condizioni di gestire in proprio le relazioni sindacali?

Sulla colonna di sinistra di questa pagina del nostro sito, dopo lo spazio “News” e all’incirca a metà della sula lunghezza, abbiamo attivato un sondaggio sulla performance dei primi sei mesi della Ministra, e invitiamo tutti i colleghi a partecipare.

Nulla di scientifico, per carità, ma può essere utile a cogliere il “sentiment” che circola oggi tra la nostra gente. Partecipate!

(Giancarlo Pittelli)