Riunione sul riordino del settore infrastrutturale della Marina, che ha prodotto molte criticità, in primo luogo a MARIGEMINIL Taranto con tagli di organici e personale che ha messo a repentaglio il servizio del “ponte girevole”. Il legame con la “vertenza Difesa” rilanciata unitariamente dalle OO.SS. della città jonica. Lo SMM accoglie le nostre richieste per il riavvio dei tavoli locali e per una riunione specifica sull’implementazione in M.M. della Direttiva SMD sull’impiego civile

Notiziario n. 136 del 14 dicembre 2018 –

Taranto, 7.12.2018 – la portaerei Cavour passa attraverso il ponte girevole

In data di ieri, si è svolto l’incontro, da noi richiesto con la lettera del 3 u.s. che ripubblichiamo in allegato 1 su questa stessa pagina, sul riordino del settore infrastrutturale che ha generato molte criticità, in primis nella MARIGEMINIL di TARANTO.

La riunione è stata introdotta dal Capo del 1° Reparto di MARISTAT, C.A. Gregori, che ha ripercorso tutte le vicende legate al riordino in argomento ed ha rappresentato la disponibilità della FA a fornire  risposte concrete.

Nel suo intervento, la FLP DIFESA ha richiesto, in premessa, che anche lo SMM, al pari di quanto già fatto su nostra richiesta da SME, illustri in apposita riunione alle OO.SS. l’implementazione della Direttiva SMD/SGD  4.07.2017 sull’impiego civile e i criteri di allineamento degli organici al DM 29.06.2016, in particolare per gli Enti dell’area T/O della Marina.

In merito al riordino del settore infrastrutturale, la nostra O.S. ha rappresentato la necessità di riprendere e rilanciare i confronti locali rispetto a quanto già fatto, stante il risultato fallimentare sul fronte delle relazioni sindacali ed ha elencato mancate convocazioni e problematiche insorte – tipici i casi di Roma e La Spezia – con la indisponibilità dei Dirigenti ad entrare nel merito, e che fa il paio quanto avvenuto nella riorganizzazione di Arsenali e CC.TT., confronti che vanno pertanto ripresi e rilanciati.

In particolare, per quanto attiene MARIGEMINIL Taranto, ha lamentato il taglio di organici e personale, che ha messo a repentaglio la funzionalità del Ponte Girevole, situazione sfociata in una forte protesta che ha attirato l’attenzione dei media, ed in parallelo ha rappresentato le motivazioni legate alla vertenza Difesa.

Nella realtà di Taranto, infatti, la vicenda legata al riordino di MARIGEMINIL si è intrecciata con il rilancio in loco della “vertenza Difesa”, resa necessario da una stato di crescente sofferenza dovuta al combinato disposto di più fattori:

  • la mancanza di un  piano industriale per la Difesa di Taranto;
  • la crescente riduzione del lavoro di manutenzione alle UU.NN. assegnato al personale civile rispetto a quanto previsto per i prossimi due anni, con un incremento delle lavorazioni programmate, destinando all’Arsenale di Taranto il più grosso tonnellaggio di Unità Navali mai visto nella storia dello Stabilimento, compresa la portaerei Cavour;
  • l’aumento dell’età media (che si avvicina sempre più ai 60 anni) del personale civile che effettua le attività strategiche (addetti per bacini, gruisti, palombari, motoristi elettronici ecc..);
  • l’elevato numero di pensionamenti che avverrà nei prossimi anni;
  • la mancanza di trasferimento dei saperi lavorativi del personale che cessa dal servizio a causa del mancato turnover di questi anni, che certo non è compensata, per diverse ragioni, dai transiti del personale ex militare, nonché la mancanza di formazione specifica sulle nuove UU.NN.;
  • infine,  la continua riduzione numerica delle dotazioni organiche del personale civile nei singoli Comandi/Enti (come avvenuto per Marigenimil), che segue logiche di taglio fine a sè stesso in coerenza con la L.244/2012, a suo tempo solo da noi contrastata  e che oggi tutti criticano.

La storia della lunga e tormentata vicenda della base di Taranto, che presenta evidenti punti di contatto con le vicende parallele vissute in altre basi (La Spezia e Augusta), è ben descritta e argomentata nella nota unitaria territoriale CGIL-CISL-UIL-FLP-UNSA del 10 u.s., che pubblichiamo su questa stessa pagina in allegato 2. Da detta nota, risulta evidente che il mantenimento in vita e le stesse prospettive future dell’Arsenale diTaranto, come degli altri Enti dell’area industriale, dipendono dalle nuove assunzioni: o si avvia, nel 2019,  il piano straordinario che noi chiediamo da anni, o si va direttamente verso il baratro.

Per questo, la nostra O.S., a fronte del DDL di bilancio 2019 che non prevede neanche una sola assunzione per la Difesa, si è fatta parte attiva sollecitando alcuni emendamenti, già presentati alla Camera e che ieri ora sono stati ripresentati che sono già stati ripresentati al Senato e  che ora passeranno al vaglio della Commissione Bilancio.

A nostro avviso, trattasi  dello snodo decisivo per il nostro  futuro, come ha avuto occasione di osservare la  nostra struttura territoriale nell’articolo di giornale che pubblichiamo su questa stessa pagina in allegato 3.

Il CA Gregori ha preso atto delle richieste della nostra delegazione, si è detto disponibile a far proseguire tutti i confronti locali sulle MARIGEMINIL anche attraverso una specifica comunicazione da parte dello stesso 1° Reparto che ne faciliti il percorso, e questo anche per il riordino di Arsenali e Centri Tecnici.

(Giancarlo Pittelli)

Allegato 1: 03.12.18 – Lettera di FLP DIFESA a CaSMM con richiesta incontro riordino Marigeminil

Allegato 2: 10.12.2018 – Nota unitaria territoriale di taranto sulle ragioni della vertenza Difesa

Allegato 3: 11.12.2018 – articolo Gazzetta Mezzogiorno su emendamenti DDL Bilancio e assunzioni