Le Autorità politiche in visita agli Arsenali della Marina: prima il Sottosegretario Toffalo a Taranto e poi la Ministra Trenta ad Augusta. In entrambe le circostanze, l’incontro con le Rappresentanze Sindacali che consegnano documenti unitari nei quali denunciano le gravi problematiche degli Enti e le gravissime carenze di professionalità civili. Le 294 assunzioni straordinarie nel triennio unanimemente giudicate insufficienti dalle OO.SS. ed RSU, che chiedono un urgente ed adeguato piano straordinario di assunzioni

Notiziario n. 6 del 21 gennaio 2019 –

La Ministra Trenta parla fuori dell’Arsenale di Augusta

Nei giorni scorsi, i nostri Vertici politici si sono recati in visita presso due Arsenali della Marina Militare e, nella circostanza, le OO.SS. hanno portato alla loro attenzione le problematiche in essere nell’area industriale.

Ha iniziato per primo il Sottosegretario alla Difesa on. Angelo Toffalo che il 14 e il 15 uu.ss. è stato a Taranto dove, il primo giorno, ha incontrato  le OO.SS. territoriali e le RSU di MARINARSEN.

In quella circostanza, come riferito nel comunicato diffuso in pari data dal nostro Coordinamento territoriale, le Rappresentanze sindacali  hanno giudicato totalmente insufficienti  le n. 294 assunzioni previste nel triennio 2019-2021 dall’ultima legge di bilancio a fronte dello stato di emergenza attuale, evidenziando che solo nell’Arsenale di Taranto per l’anno corrente sono previsti circa 270 pensionamenti e che entro due anni saranno circa 600.  E’ stato rappresentato che le professionalità tecniche di 2^ area (motoristi, gruisti, operatori subacquei, ecc..) richieste per gli Arsenali sono difficili da trovare sul mercato o da formare in breve tempo e che, se nulla cambierà, non si avrà il tempo neanche per trasferire il sapere e le competenze tecniche dei prossimi pensionandi ai nuovi assunti.  Nella circostanza, la nostra O.S. ha inoltre consegnato la delibera 22/2014/G Corte dei Conti (che pubblichiamo in allegato 3 su questa stessa pagina), che segnala l’urgenza delle assunzioni e della formazione.

Le  Rappresentanze hanno anche denunciato l’assenza di percorsi di studio specifici nel campo della navalmeccanica e degli apparati della Difesa applicati al naviglio militare. Dalle stesse Rappresentanze, è arrivato anche il giudizio di inefficacia rispetto alla scelta di A.D. di risolvere le carenze organiche tecniche degli Arsenali con il personale ex militare transitato all’impiego civile, e questo non certo per responsabilità degli stessi transitati. Grido di allarme infine da parte delle Rappresentanze per i ripetuti tagli finanziari all’esercizio, che riduce ancora di più una coperta già cortissima, provocando forti ricadute negative sul funzionamento degli Enti, a partire dai servizi di pulizia, mensa e manovalanza a quelle di manutenzione (sulle UU.NN.; sulle strutture; etc.) e di approvvigionamento di carburante. Al Sottosegretario, infine, le Rappresentanze hanno consegnato il documento datato 10.12.2018 che pubblichiamo su questa stessa pagina in allegato 1, con le motivazioni della vertenza.

In data 17 gennaio u.s., è stata invece la Ministra Trenta a visitare l’Arsenale di Augusta, in occasione del viaggio in Sicilia a seguito della morte in servizio sulla nave Bergamini del nostromo G. Verde.

La Ministra ha incontrato il personale e le Rappresentanze sindacali di MARINARSEN, che hanno consegnato il documento unitario che pubblichiamo su questa stessa pagina in allegato 2, nel quale esprimono forte preoccupazione “per il lento declino degli Arsenali MM che tra qualche anno, col pensionamento delle maestranze storiche senza sostituzione, rischiano inesorabilmente di chiudere i cancelli. Non sarebbe un gran risultato”.  Mettendo poi l’accento sul seguente paradosso: “da un lato lo Stato che ha investito risorse per rimettere in piedi gli Arsenali M.M. e dall’altro il Ministero Difesa, che dello Stato è espressione, che non riesce ad adottare un piano straordinario di assunzioni per garantire il funzionamento di officine e reparti degli arsenali il cui personale negli anni si è drasticamente ridotto”.  E anche qui la critica sull’impiego degli ex militari transitati nei settori tecnici, operazione questa che “crea delle problematiche gestionali e organizzative interne, con ricadute negative sull’efficienza degli interventi a bordo delle unità navali e del ciclo di lavorazione”.

Dunque ad Augusta come a Taranto, traspare chiaramente la delusione delle Parti sociali per le sole 294 assunzioni straordinarie per l’intera area industriale e per i prossimi tre anni, che appaiono del tutto insufficienti, e la richiesta“di dar corso a un piano straordinario e immediato di assunzioni, a breve termine, per scongiurare la paralisi degli Enti a carattere industriale, attuare un piano per la formazione del personale civile in quanto risulta un’attività indispensabile nell’ottica delle manutenzioni dello strumento militare”. Sarà così?

Ci chiediamo: a quando la visita dei Vertici politici anche all’Arsenale di Spezia e agli altri Stabilimenti industriali, in primis ai Poli dell’Esercito, per toccare con mano la situazione davvero preoccupante anche di quegli Enti?

(Giancarlo Pittelli)

Allegato 1: 14.01.2019 – documento unitario del 10.12.2018 vertenza Taranto consegnato al SSS Toffalo

Allegato 2: 17.01.2019 – Documento unitario Augusta consegnato alla Ministra Trenta

Allegato 3: CORTE DEI CONTI – Deliberazione n. 22-2014-G del 12.12.2014