Le storture del bando di mobilità: disatteso l’accordo politico raggiunto al Gabinetto in data 13.12.2017 sullo stop al “grado di scopertura zero”, che gli Organi Programmatori hanno interpretato in modo diverso e molto più restrittivo. Pochi dunque i posti resi disponibili, e non solo sul versante dei profili tecnici, e addirittura nessuno nell’Arma dei Carabinieri. Ma cosa si è effettivamente convenuto nei confronti tecnici presso S.M.D., S.G.D. e G.M., da cui FLP DIFESA è stata esclusa per la non firma del CCNL? Il rischio di una riedizione del fallimentare bando del 2016. Nostra lettera al Gabinetto con richiesta di incontro urgente

Notiziario FLP DIFESA n. 10 del 29 gennaio 2019 –

Dopo due anni e mezzo di studi, approfondimenti, verifiche, tavoli, discussioni e confronti vari, in molti tra noi erano convinti che, dopo gli esiti poco confortanti del primo bando dell’11 luglio 2016 (Notiziario n. 84 di pari data), l’attesa pubblicazione del secondo bando servisse a normalizzare la situazione, allineandola  a quella in essere da sempre in altre Amministrazioni Centrali. Ci sbagliavamo, evidentemente.

Qualche avvisaglia effettivamente però c’era stata. In primis, il tempo enorme che stava trascorrendo dal raggiungimento dell’accordo politico al Gabinetto avvenuto in data  13.12.2017 (si veda il  Notiziario n. 128 di pari data e il comunicato unitario CGIL-UIL-FLP-UNSA), che prevedeva la cancellazione del “grado di scopertura zero” che nel 2016 aveva negato al lavoratore l’uscita dal suo Ente e impedito addirittura la presentazione della domanda.

Noi ne avevamo in un qualche modo avvertito il pericolo, e in data 18.09.2018 avevamo pubblicato il Notiziario n. 102 che recava un titolo illuminante: “Mobilita’ interna, l’A.D. sta scivolando nel ridicolo”. Infatti, come già ricordato in precedenza, invece di procedere subitissimo, e prima del nuovo CCNL, alla sottoscrizione del nuovo “protocollo” che in premessa avrebbe dovuto recare i contenuti politici dell’accordo del 13.12.2017 sul grado di scopertura zero, da parte delle sigle firmatarie del CCNL si è voluto invece attendere l’entrata in vigore del CCNL, che ha reso impraticabile un nuovo protocollo e obbligato l’A.D. a dar corso ai “confronti“ ai sensi dell’art. 5 CCNL 2016-2018 con SMD ed SGD (attenzione: “confronti” e non “contrattazione”, la differenza è notevole) in ordine ai c.d. ““gradi di scopertura organica massima sostenibile per ciascun Ente e per singolo profilo professionale”.

Ma molto, molto, molto a rilento: la “sintesi” è stata sottoscritta dalle Parti in data 3.08.2018 per gli Enti di area SEGREDIFESA (20% il grado max di scopertura per profili tecnici e amministrativi), mentre solo il 18 settembre per quelli di area STAMADIFESA (15% per tecnici e il 25% per amministrativi). Per gli Enti della Giustizia Militare (confronto avvenuto l’11.10.2018), il 20% esattamente come per SGD. E nulla invece per gli Enti per l’Arma dei Carabinieri: perchè?

Noi, non avendo partecipato a quelle riunioni perché messi fuori dai tavoli in quanto non firmatari del CCNL, ci chiediamo: ma cosa è stato effettivamente stabilito in quei confronti? L’accordo politico del 13.12.2017 per noi (e non solo per noi, immaginiamo) significava solo questo: che le percentuali convenute con le OO.SS. (20% SGD; 15 e 25% SMD; 20’% GM.) costituissero la soglia minima garantita per l’uscita dall’Ente, assicurando così la messa in disponibilità di parecchi posti, e non dei pochissimi oggi messi a bando.

Abbiamo invece l’impressione che le cose siano andate un po’ diversamente: il grado di scopertura pari a zero  è stato verosimilmente concepito dagli OO.PP. in modo diverso, e previsto negli Enti in cui l’uscita di personale avrebbe prodotto una carenza superiore alle soglie fissate nel corso dei confronti con  le Parti sindacali. E siccome in tantissimi Enti la differenza tra organici ed effettivi è ben superiore a quelle soglie, da qui i gradi di scopertura pari a zero che tantissimi lavoratori scoprono oggi nel fare le domande di partecipazione alla procedura selettiva. Insistiamo: cosa si è davvero convenuto nei confronti nazionali?

Si capisce allora la “massima riservatezza” richiesta alle OO.SS. nazionali nel trasmettere i dati di scopertura per profilo ed Ente fissati dai diversi OO.PP., pervenuti una prima volta in data 24.12.2018, e una seconda volta, con i dati più aggiornati, nella giornata di ieri. Perché tutta questa riservatezza? Perché la richiesta di non divulgare i dati? E cosa dicono a tal riguardo le sigle che hanno partecipato ai confronti?

Nella mail pervenuta dalla D.G. in data di ieri, viene anche chiarito un altro aspetto: a differenza del 2016, questa volta è consentito “ai dipendenti l’invio della domanda on line anche in caso di scopertura zero”. Ne prendiamo atto, ma ci chiediamo: a che serve fare la domanda se poi non si potrà uscire?   

Come si vede, tante le contraddizioni e molti gli aspetti da chiarire rispetto a un bando che, dopo due anni e mezzo persi malamente e invano, riproduce di fatto la situazione 2016.

Per questo, come preannunciato, in data 25 u.s. abbiamo inviato al Gabinetto la lettera qui allegata con la richiesta di incontro urgente.

Pubblichiamo in allegato 2 il file excel, da noi elaborato, con la disponibilità di posti per Regione/Provincia/Sedi/Enti (trattasi di quello poi non pubblicato in allegato al Notiziario n. 7).

Infine, in allegato 3, pubblichiamo la nota pervenuta dalle RSU di PERSOMIL Roma

 

(Giancarlo Pittelli)

Allegato 1: 25 01 19 – lettera FLP DIFESA al  Gabinetto con richiesta incontro urgente su bando mobilità

Allegato 2: 29.01.2019 – rielaborazione FLP DIFESA delle disponibilità a bando raggruppate  per Regione-Provincia-Ente

Allegato 3: 28.01.2019 – Lettera RSU PERSOMIL procedura mobilità 2019