Riunione con il nuovo DG in S.V. Si è parlato delle circolari di cui alla News del 16 u.s.: modifiche alla circolare esplicativa sul FUS 2018, che tampona le mancanze del CCNI e ridarà ruolo ai tavoli locali; quella sulla pausa psicofisica che resterà sospesa in attesa del CCNI; quella infine sugli istituti dei turnisti, ora sospesa in attesa delle regole nuove da fissare in CCNI. La nostra denuncia in riunione delle inaccettabili storture rilevate nel bando di mobilità, su cui chiederemo un incontro urgente sul livello politico

Notiziario FLP DIFESA n. 8 del 24 gennaio 2019 –

La sede di PERSOCIV in viale dell’Università

La riunione di oggi a PERSOCIV è stata la prima presieduta dalla dr.ssa Barbara Torrice, alla quale abbiamo formulato i nostri auguri, in  qualità di  neo D.G. in s.v., in sostituzione della dr.ssa Corrado.

La riunione ha riguardato il contenuto di tre circolari emanate dalla D.G., le prime due di epoca recente (la n. 77666 del 22.11.2018  esplicativa dell’accordo nazionale sulla distribuzione del FRD 2018 nella sola parte relativa alla contrattazione di sede; la  n. 82847 dell’11.12.2018 avente per oggetto la pausa psicofisica) e la terza invece di epoca più lontana (la n. 72986 del 25.11.2016 relativa agli istituti dei  turnisti), di cui le prime due sospese nella loro efficacia in base alla News comparsa sul sito istituzionale il 16 u.s..

Questi i contenuti e del confronto odierno e le sue risultanze conclusive.

CONTRATTAZIONE DECENTRATA PER LA DISTRIBUZIONE DEL FUS 2018

Come noi avevamo immaginato, l’ultima volta nel Notiziario n. 123 del 6.11.2018, l’accordo nazionale sulla distribuzione del FRD (ex FUA), da noi non firmato anche per questo, ha creato problemi sui tavoli locali, che sono lievitati sensibilmente dopo l’emanazione della circolare di che trattasi. Ma la circolare, sul punto, non poteva che dare le indicazioni che ha dato, tenuto conto di più fattori: la formulazione general generica contenuta nel CCNI (ricordiamo che, in base al nuovo CCNL, il tavolo locale può solo “adeguare quanto definito a livello nazionale”, e c’è poco da adeguare se nulla si è definito…); il parere degli Organi certificatori, che è parte integrante del CCNI; infine, la direttiva sulla performance 10.11.2015 tuttora vigente che, per la distribuzione del FUS, prevede gli stessi criteri di valutazione della performance individuale. Occorreva pensarci per tempo e trovare una soluzione adeguata per separare FUS e performance, come è stato fatto nel 2017 (si legga l’art. 14, comma 2, del CCNI 9.10.2017 sulla distribuzione FUS). Ma qualcuno se ne è dimenticato, e i problemi sono improvvisamente apparsi perché quella impostazione ha svuotato di fatto la contrattazione locale.

Certo, era meglio accorgersene prima e scrivere qualcosa di diverso nel CCNI, ma va bene lo stesso se il punto è come recuperare la contrattazione locale a fronte del quadro normativo sopra delineato. La soluzione prospettata è quella di rinviare ai tavoli locali solo per i criteri di distribuzione delle somme, permanendo comunque il riferimento al sistema di valutazione della performance, e la modifica della circolare dovrebbe andare in questa direzione. Ne abbiamo preso atto. Per quanto ci riguarda, abbiamo suggerito il recupero attualizzato della formulazione utilizzata per il FUS 2017, e il DG si è riservato un approfondimento.

Attendiamo pertanto conoscere la riscrittura della circolare, che dovrà  ridare ruolo alla contrattazione locale.

PAUSA PSICOFISICA.

Quando, in data 5 dicembre 2018 ci fu inviata dalla D.G. in “preventiva visione” il testo della circolare, rispondemmo tramite mail alla stessa D.G. esprimendo l’avviso che alla vigilia dell’avvio del confronto negoziale sul CCNI Difesa 2018-2020 parte normativa e a piattaforme già presentate (la nostra, è stata inviata via mail in data 22 novembre u.s.), l’Amministrazione dovrebbe astenersi dall’emanare circolari interpretative/applicative unilaterali di istituti contrattuali, sulla base di pareri e orientamenti altrettanto unilaterali venuti dall’ARAN”. Nella stessa mail, però, sollevammo  pure l’allarme sulla cancellazione della possibilità di rinuncia alla pausa psicofisica in essere da venti anni nella Difesa atteso che la materia è stata oggetto di specifico accordo sindacale a livello di Gabinetto mai disapplicato”, e segnalammo al contempo “l’inopportunità di una sua cancellazione unilaterale,  che peraltro potrebbe avere pesanti ricadute anche sul versante personale e familiare delle lavoratrici e dei lavoratori.”

Abbiamo poi letto (nota del 10.12.2018) le osservazioni proposte da altre sigle, anche condivisibili (in particolare il rinvio al tavolo di confronto per l’individuazione delle fasce temporali), ma non vi abbiamo trovato quello che per noi era e resta il problema principale innescato da quella circolare: l’abrogazione della possibilità di rinuncia alla pausa psicofisica, che ha già generato parecchi problemi. Ne prendiamo atto, pur con qualche stupore.

Sappiamo bene che alla base di tutto c’è il CCNL, cui hanno fatto seguito gli orientamenti applicativi dell’ARAN,  non contestati da chi quel CCNL lo ha confezionato; pur tuttavia, pensiamo che una soluzione vada comunque trovata rispetto ai problemi che ha generato a molte colleghe e colleghi, e noi cercheremo comunque di trovarla all’interno del CCNI parte normativa, avendo sul punto avanzato una proposta dentro la nostra piattaforma già  presentata all’Amministrazione.

Abbiamo perciò convenuto con la dr.ssa Torrice sul mantenimento della sospensione della circolare disposta con la News del 16 u.s., che permarrà dunque fino alla definizione della questione in sede di CCNI. Per quanto ci riguarda, questo non può non produrre il ripristino delle situazioni precedenti alla sua emanazione.

ISTITUTI VARI PER IL PERSONALE TURNISTA

La circolare n. 72986 del 25.11.2016 avente per oggetto “Personale turnista. Istituti vari”, che in alcuni punti oggi risulta disallineata rispetto alle norme del nuovo CCNL, verrà anch’essa sospesa in attesa di ridefinirne le regole all’interno del nuovo CCNI, in particolare per quanto attiene la pausa psicofisica (sinora non inferiore a 15 minuti, in virtù di quanto concordato nel 2007) e il calcolo delle assenze a vario titolo che disponeva il diverso conteggio delle assenze, con debito superiore alle sei ore, rispetto al valore del turno, con le storture prodotte, in particolare in materia di assenze per malattia.

Nella seconda parte della riunione, abbiamo rappresentato due altre questioni.

BANDO DI MOBILITA’ 23.01.2019

La prima, e più preoccupante, è quella che si riferisce al bando di mobilità interna volontaria pubblicato su concorsi on line in data 23 u.s., e di cui abbiamo riferito nel Notiziario n. 7 di pari data.

Ebbene, nel verificarne dopo la pubblicazione i contenuti, abbiamo individuato diversi problemi.

Il primo fra tutti è la permanenza in molti casi, a similitudine del primo bando di luglio 2016, del “grado di scopertura zero”, che nega al lavoratore l’uscita e ne impedisce addirittura la presentazione della domanda.

Sul punto, nella riunione del 13.12.2018 (si veda il  Notiziario n. 128 di pari data e il comunicato unitario CGIL-UIL-FLP-UNSA), era stato raggiunto un accordo sul tavolo politico, che  è stato totalmente disatteso  e di questo chiederemo conto.

Altre storture da noi rilevate: le diverse disponibilità, in profili e negli Enti/Sedi, rispetto a quelle a noi comunicate dalla D.G. con mail del 24.12.2018, segno evidente che qualcuno ci ha messo la mano successivamente operando delle modifiche senza informarne le OO.SS. (la circostanza ci ha impedito di pubblicare il file excel che avevamo predisposto e che stiamo rielaborando); la scomparsa, sul bando, del grado di scopertura per profilo, che viene evidenziato solo al lavoratore al momento dell’accesso on line per la domanda di partecipazione, con quale idea di trasparenza è facile intuire.

In buona sostanza, nulla (o quasi) è cambiato rispetto al 2016. Ci chiediamo quali siano stati i contenuti e gli esiti dei confronti sui tavoli tecnici di SMD, SGD e Giustizia Militare, ai quali noi non abbiamo partecipato per la non firma del CCNL da parte di FLP.

Ma forse questo è anche il risultato di una miopia di parte sindacale, quella di chi ha voluto agganciare  la procedura e le scelte al nuovo CCNL, così impedendo la ri-sottoscrizione del “protocollo d’intesa” che sarebbe stato possibile prima dell’entrata in vigore del CCNL (è là che, in premessa, avremmo dovuto scrivere che non può esistere un grado di scopertura zero). Ma forse è frutto di altre miopie o leggerezze, avvenute sui tavoli tecnici di confronto, a cui noi non abbiamo partecipato.

Resta pero, in primis, il venir meno all’accordo politico del 13.12.2018, che è stato disatteso in toto dopo due anni di ritardo, segno evidente questo, come abbiamo già detto, che i bandi sono indigesti ad A.D. e che il sogno è quello di ritornare ai pareri degli OO.PP. Chiederemo in data di domani un incontro urgente sul tavolo politico per il necessario chiarimento, quel bando andrà certo modificato.

NOTA RSU 1^ R.A.

Abbiamo consegnato alla delegazione di parte pubblica la nota pervenuta a tutte le OO.SS. dalle RSU della 1^ Regione Aerea, che, alla luce di una non condivisa risposta di PERSOCIV ad un quesito di SMA, pone  una questione in merito alla connotazione del “medico competente” di cui al c. 14 dell’art. 35 del CCNL e chiede un approfondimento. Ne restiamo in attesa.

A conclusione, abbiamo concordato con la delegazione pubblica il sollecito avvio dei tavoli negoziali per il CCNI, e ora restiamo di attesa di conoscere giorno di riunione, l’ o.d.g. e la proposta AD al riguardo.

(Giancarlo Pittelli)

Allegato: Nota RSU Cdo 1^ R.A. su comma 14 art. 35 CCNL