Secondo incontro, utile e costruttivo, con il Capo di SME. Criticità legate al riordino della F.A., impiego del personale civile, relazioni sindacali, problematiche gestioni stipendiali, assunzioni e bando di mobilità, i più importanti argomenti trattati. La F.A. al lavoro per il varo di modifiche alla legge Di Paola e decreti attuativi sulla riduzione dello strumento militare. Accolta dal Capo di SME la nostra richiesta di un punto di situazione sul riordino degli Uffici Amministrativi e sulla soppressione dei CEDOC. Grande disponibilità da parte del gen. Farina, un confronto sicuramente positivo, e un modello per le relazioni sindacali nazionali

Notiziario FLP DIFESA n. 14 del 13 febbraio 2019 –

Foto della riunione in sala Diaz tra il Capo di SME e le OO.SS. nazionali

Il Capo di SME, gen. S. Farina, ha tenuto fede all’impegno, da noi sollecitato nel corso del primo incontro (si veda il Notiziario n. 112 dell’11.10.2018), di incontrare periodicamente le OO.SS. nazionali per fare con esse un punto di situazione attualizzato sulle problematiche del personale civile e più in generale di F.A., e nella mattinata di oggi si è svolto il secondo incontro, che giudichiamo positivo e costruttivo, di cui pubblicazione a piè di pagine alcune foto comparse sul sito dell’Esercito.

Nel suo intervento introduttivo, il gen. Farina ha in primo luogo ricordato alle OO.SS. le diverse iniziative avviate dopo il primo incontro, alcune dirette all’Autorità politica (sulle problematiche trattamento stipendiale; sulle urgenze assunzionali della F.A.; sulle criticità in essere negli Enti industriali), e altre all’interno della stessa F.A. (la riunione da noi richiesta e svolta a dicembre sulla implementazione della Direttiva SMD/SGD,– vds. Notiziario n. 134/2018).

A seguire, il Capo di SME ha operato un giro d’orizzonte sulle questioni di più stretta attualità: le insufficienti risposte venute dalla  Legge di Bilancio sul fronte delle gravi carenze di professionalità tecniche (sarebbero solo n. 26 le nuove assunzioni destinate agli Enti Esercito per il 2019 rispetto alle n. 98 autorizzate); le problematiche innescate dal bando di mobilità che riduce la possibilità che, per questa via, si possano coprire esigenze urgenti della F.A.; l’avvio di soluzioni operative sul fronte della gestione del trattamento stipendiale (maggiore personale e una nuova piattaforma SIGE predisposta dal C4 per consentire agli Enti d’interfacciarsi direttamente con BDUS); la scelta di una progettualità nuova e di un impegno finanziario straordinario per la ricerca di soluzioni alle forti criticità  che emergono sul versante infrastrutturale; nuove iniziative sul fronte della formazione, dando priorità a  quella da realizzarsi direttamente il loco.

Il gen. Farina ha quindi comunicato che entro agosto sarà completato l’allineamento degli organici regionali e di Ente al D.M. 29.06.2016 e, infine, che, sulla questione “arretrati buoni pasto” che interessa i lavoratori di alcuni Enti di Napoli, gli approfondimenti operati dalla F.A. non appaiono allo stato favorevoli.

Dunque, un intervento molto articolato, quello del Capo di SME, che ha offerto spunti interessanti per i successivi interventi delle OO.SS.

La nostra O.S. nel suo intervento ha toccato i seguenti punti.

PROCESSI DI RIORDINO DELLA FORZA ARMATA EX LEGGE 244/2012: abbiamo detto al gen. Farina di aver molto apprezzato i contenuti della sua prima audizione di fronte alla Commissioni Difesa (ne abbiamo riferito nel Notiziario n. 111 del 9.10.2018) e di essere rimasti molto colpiti dal grido di dolore per alcune forti criticità che la F.A. oggi vive in ragione delle scelte – da noi allora fortemente osteggiate – che sono state operate a suo tempo dalla legge delega di riordino dello strumento militare (legge 244/2012): minori risorse, forza militare in prospettiva insufficiente (“al 31.12.2024 servirebbero 10.000 uomini in più di quelli previsti”), spesa per l’esercizio ai minimi termini.

Abbiamo così ricordato il giudizio negativo che FLP DIFESA ha dato da subito di quella legge, che ha sottoposto le FF.AA. ad una faticosa cura dimagrante di cui oggi si vedono gli effetti deleteri, e senza centrare l’obiettivo fondamentale che si era data, quella del riequilibrio in senso europeo della spesa (la spesa per il personale sta continuando a salire e quella per l’esercizio a scendere). Abbiamo allora chiesto al Capo di SME se, di fronte a questo quadro preoccupante, nell’agenda della F.A., e in quella più in generale del Ministero, c’è la revisione e la correzione di quella legge, in particolare per quanto attiene gli obiettivi fissati al 31.12.2024. La risposta del gen. Farina  è stata lapidaria:  “ci stiamo lavorando”, e la notizia è indubbiamente importante e significativa. Attendiamo ora di conoscere gli sviluppi di questo lavoro.

In aggiunta, atteso che nel 2019 è prevista la soppressione dei CENTRI DOCUMENTALI (CE.DOC.), abbiamo chiesto di calendarizzare una specifica riunione al riguardo al fine di fare il punto di situazione anche in ordine alle operazioni di reimpiego. Il Gen. Farina ha accolto questa nostra richiesta.

POLICY DI F.A. E DIRETTIVA SULL’IMPIEGO DI SMD/SGDabbiamo ringraziato il Capo  di  SME per la riunione che, dietro nostra richiesta, si è tenuta a dicembre u.s. (vds. Notiziario n. 134/2018) e abbiamo dato ampiamente atto alla F.A. di aver cercato soluzioni nuove e intelligenti, come quella di allineare, sul fronte “Capi Sezione”, gli incarichi dei nostri “funzionari” a quelli del Ten. Colonnelli, con l’obiettivo di raggiungere il 72% di copertura anche sul fronte civile. Pur tuttavia, abbiamo ribadito ancora una volta tutte le nostre riserve sui contenuti della Direttiva SMD/SGD relativamente all’ area operativa per i motivi già ampiamente spiegati nella riunione precedente del 10 ottobre 2018, e che trovano sistematicamente puntuale conferma dal fatto che nulla appare cambiato nell’impiego dei civili.

Quanto è costato l’aver abbandonato la strada maestra del Regolamento ex art. 1 del D. Lgs 7/2014!

RELAZIONI SINDACALI: la nostra O.S. ha dato atto e ringraziato il gen. Farina per aver dato seguito ad una altra nostra richiesta finalizzata a favorire positive relazioni sindacali locali. Va in questa direzione la nota a firma del gen. Farina, che ripubblichiamo in allegato 1 su questa stessa pagina. Pur tuttavia, continuiamo ad ricevere molte segnalazioni su comportamenti impropri posti in essere da Dirigenti locali, ultime quelle relative a DAE Firenze e CEDOC Verona che sono state oggetti di note e di iniziative unitarie locali che pubblichiamo anch’esse su questa stessa pagina (allegati 2 e 3), tutte legate da un comune denominatore, il rifiuto del Dirigente di ogni confronto con OO.SS./RSU e il ricorso a decisioni unilaterali che inaspriscono gli animi e aprono il conflitto, come è appunto successo a Verona.

Di fronte a questo quadro, il problema, anche per la F.A. e per SME, è come fronteggiare comportamenti dirigenziali divergenti rispetto alle indicazioni del Capo della F.A., il che è molto grave e rappresenta un problema davvero serio, rispetto al quale attendiamo risposte.

PROBLEMATICHE TRATTAMENTO ECONOMICO: sono noti a tutti i problemi evidenziati dai cedolini di febbraio a seguito dei conguagli fiscali (vds nostra lettera al Gabinetto che ripubblichiamo su questa stessa pagina in allegato 4), di cui si è anche parlato nel corso della  riunione con la Ministra del 5 u.s., e che peraltro si sono innestati in quelli già esistenti da tempo sul fronte Esercito e CUSE.

Sul punto, il gen. Farina  ha dato la parola al Direttore del CUSE, gen. F. Sellani, che ha voluto innanzitutto precisare che la governance del trattamento stipendiale è in capo al CUSI, e che allo stato il CUSE non può interfacciarsi con NoiPA.  Per quanto attiene ai conguagli fiscali (“lordizzazione”), a detta del gen. Sellani la soluzione potrebbe essere quella di calcolarli su base mensile e non più annuale, ma le decisioni per il 2019 sono riferibili a livelli superiori  al CUSE. Per quanto attiene invece le ben note problematiche del trattamento stipendiale invece afferenti al CUSE, il Gen. Sellani ha precisato di non essere a conoscenza di modifiche a breve del sistema oggi in essere, cosa diversa da quanto affermato dal Direttore del CUSI nella riunione al Gabinetto del 5 u.s..

Per quanto riguarda la corresponsione delle somme accessorie 2018 non pagate in alcuni Enti, il motivo è riferibile a ritardate comunicazioni da parte degli Enti, il che ha impedito la loro corresponsione nel precedente anno. Ora, per poter procedere, si è in attesa del decreto di riparto di PERSOCIV delle somme restituite al MEF e i pagamenti potrebbero avvenire con i cedolini del prossimo mese di marzo.

Nel prendere atto delle precisazioni fornite dal gen. Sellani, abbiamo ri-sottolineato le ricadute fortemente negative sul personale di queste problematiche, e abbiamo anche segnalato la necessità di procedere rapidamente all’inserimento dei dati contributivi mancanti per il personale che potrebbe beneficiare della c.d “quota 100”. Infine, abbiamo consegnato una nota con alcune proposte venute da colleghi che operano in Uffici periferici e indicano alcune soluzioni per agevolare il rapporto con il CUSE

A tal riguardo, preso anche atto delle problematiche tuttora in essere negli Uffici amministrativi a seguito del riordino avviato nel 2016 (vds. Notiziario n. 13 del 26.01.2016),  abbiamo segnalato al gen. Farina la necessità di fare un punto di situazione su detto riordino, di cui l’ultima volta si è parlato in aprile 2017.  Il Capo SME ha accolto la nostra richiesta, e pertanto se ne riparlerà a breve in sede SME.

ASSUNZIONI: abbiamo ribadito il nostro giudizio sull’insufficiena del numero di assunzioni autorizzate dalla L. 145/2018 e ribadito che la via maestra è il piano straordinario proposto a settembre u.s. da PERSOCIV.

BANDO DI MOBILITA’: abbiamo riproposto, su quanto accaduto, l’analisi contenuta nel nostro Notiziario n. 13 dell’11 u.s., e in primis la necessità di capire gli esiti dei confronti tra OO.SS. (non c’era FLP) e OO.PP. sui “gradi di scopertura”, e ricordato di aver richiesto un incontro urgente al Gabinetto, al quale oggi ci sono parse interessate anche le OO.SS. presenti al tavolo, sinora incredibilmente silenti.

In conclusione, un incontro utile e costruttivo quello di oggi con il Capo di SME, che pensiamo possa costituire, anche per altri pezzi di AD, un modello interessante per le relazioni sindacali nazionali.

(Giancarlo Pittelli)

Allegato 1: 12.11.2018 – Lettera Capo SME su relazioni sindacali

Allegato 2: 06.02.2019 – lettera unitaria per problematiche CEDOC Verona

Allegato 3: 11.02.2019 – lettera unitaria relazioni sindacali DAE

Allegato 4: 11 02 19 – lettera Ministra anticipazione incontro bando mobilità

 

LE FOTO DELL’INCONTRO

 

Foto 1 incontro con Capo SME

Foto 2 incontro con Capo SME

Foto 3 incontro con Capo SME (delegazione FLP)

Foto 4 incontro con Capo SME