L’audizione parlamentare del 12 marzo scorso del nuovo Capo di SMA. Interessante la relazione del gen. Rosso sullo stato, i temi e i problemi della F.A., ma dibattito davvero molto povero. Magnificate le qualità tecniche dell’F-35 (“una rivoluzione culturale”) e richiesta al Governo di confermare l’acquisto di tutti e 28 i velivoli, ma non sarà facile con i problemi che il Paese oggi vive. Anche il Capo di SMA chiede la revisione della Legge 244/2012, ma la Ministra ancora non ha chiarito cosa vuol fare

Notiziario FLP DIFESA n. 32 del 27 marzo 2019 –

Il Capo di SMA, gen. Alberto Rosso, nel corso dell’audizione in Parlamento del 12 marzo u.s.

In data 12 marzo u.s., presso le Commissioni Difesa di Camera e Senato in seduta congiunta, si è tenuta la prima audizione del nuovo Capo di SMA, gen. Alberto Rosso, la cui registrazione video rendiamo disponibile su questa stessa pagina (vedi in basso).

Alla relazione del Generale, che ha spaziato a tutto tondo e fornito un quadro articolato dei temi e dei problemi attuali della F.A, ha fatto seguito un dibattito davvero molto povero, che ha messo ancora una volta a nudo la scarsa conoscenza dei problemi da parte dei nostri politici, in questo caso i membri delle due Commissioni,  incapaci di entrare nel merito.
Il Capo dell’A.M. è partito dal sottolineare come lo spazio aereo sia “una via di comunicazione strategica irrinunciabile e in forte espansione” e che il compito di AM è quello di “garantirne la difesa e la sicurezza 365 giorni all’anno e 24 ore al giorno”.

Per far questo, però, è necessario disporre di “uno strumento multiruolo, bilanciato, integrato, e interoperabile con altre FF.AA. e con i Paesi alleati e amici”, anche in versione c.d.“dual use” (esempi: servizio controllo aereo; servizio meteorologico; soccorso sanitario, etc.), e operante inoltre su altri fronti interni e internazionali: operazione strade sicure, controllo flussi migratori, operazione Sophia, addestramento di personale di altri Paesi, etc.

Ha poi posto l’accento sulle straordinarie sinergie sviluppate con l’industria aereonautica italiana, e ha ricordato come l’Italia, insieme al Giappone, sia l’unico Paese al mondo che ha potuto “impiantare un sito di produzione ed assemblaggio” del caccia F-35 (a Cameri), “massimizzando il ritorno industriale e ottenendo indubbi travasi di know how”.
Il Capo di SMA ha quindi “dato i numeri” di Aeronautica Militare: 44mila persone circa, di cui 40mila militari (5.800 Ufficiali; 20.000 marescialli; 5.000 sergenti e 8.700 militari di truppa), con un’età media pari a 42,5 anni e componente femminile pari al 4%, precisando che ci vogliono mediamente 7 anni per formare un pilota pronto all’impiego operativo e dai 3 ai 5 anni per formare un operatore di bordo sui sistemi d’arma.
Il personale civile A.M. conta invece 3.700 persone (di genere indistinto), e questa è stato l’unico passaggio della relazione che ci ha riguardato. Come sempre, una grande attenzione per la nostra categoria…

La flotta AM è composta da n. 566 macchine, “un numero abbastanza basso e in ulteriore riduzione” in quanto nel 2024 ne resteranno non più di n. 470, che sono dislocate su n. 20 aeroporti principali e con le infrastrutture di supporto su tre poli (Roma, Milano e Bari), 200 centri operativi e 5 istituti di formazione.

Il Generale ha poi magnificato le doti straordinarie dell’ F-35, “che non è solo un veivolo da combattimento ma una vera e propria rivoluzione culturale per tutta l’aeronautica”, essendo di fatto “un enorme server volante capace di raccogliere informazioni e di trasferirle a tutti gli asset navali e terrestri, inclusi i siti di comando e di controllo” e “con capacità che superano la nostra immaginazione”.

In sede di replica, il gen. Rosso ha anche fatto il punto sull’acquisto degli F-35: “undici macchine già consegnate, un’altra in arrivo”, di cui “dieci a versione a decollo convenzionale (sette presso la base di Amendola, una in manutenzione a Cameri e due negli USA) e due a versione a decollo verticale, destinate ad AM ed MM”. Ha quindi accennato al problema emerso nei giorni scorsi sui mancati pagamenti da parte di A.D. delle fatture 2018 per gli F-35 (per 389 mln €), oggi pare saldati dalla stessa A.D., e ricordato che il programma prevede l’acquisto di n. 28 macchine, auspicandone la conferma da parte del Governo perché rallentamenti o riduzioni produrrebbero “effetti preoccupanti sulle capacità operative dell’A.M”.

Ovviamente, nessuno contesta le qualità operative del caccia F-35, di cui il Capo di SMA è convinto estimatore. Il problema, che pero il gen. Rosso da tecnico elude, è un altro, ed è quello se oggi, di fronte alla grave situazione che il Paese vive e alla povertà che avanza, il nostro Paese si può concedere questi lussi….

Infine, le criticità della F.A. e le richieste del Capo di SMA: rivisitare l’attuale organizzazione territoriale, già allo studio; disporre di più risorse finanziare per mantenere l’operatività della F.A.; rivedere e attualizzare la L. 244/2012, un tema oggi caro a tutte le FF.AA.

Su quest’ultimo punto, che noi abbiamo sollevato da anni, da tempo chiediamo alla Ministra di dirci cosa vuol fare, ma sinora di risposte chiare e precise neanche l’ombra.

Intanto, nella mattina di oggi 27 marzo, ci sarà l’incontro con il 1° Reparto di SMA da noi richiesto (vds. Notiziario n. 20 del 25.02.2019) su riordini, formazione e impiego del personale civile dell’Aeronautica, di cui riferiremo in apposito Notiziario.

(Giancarlo Pittelli)