Approdato in Commissione Difesa del Senato il disegno di legge delega approvato dal Governo a febbraio scorso per l’ulteriore semplificazione del Codice dell’Ordinamento Militare (D.Lgs. 66/2010) e del Testo Unico regolamentare (D.Lgs 90/2010). Ma c’è un punto critico: i criteri e i principi direttivi fissati dal DDL appaiono molto generici e, in assenza di paletti, l’operazione potrebbe risultare diversa e al di fuori del controllo del Parlamento. In particolare in materia di personale. FLP DIFESA chiede di essere audita in Commissione Difesa in merito al DDL

Notiziario FLP DIFESA n. 42 del 6 maggio 2019 –

La Presidente della Commissione Difesa del Senato e relatrice del DDL delega n. 1152

A distanza di oltre due mesi dall’adozione in Consiglio dei Ministri (28 febbraio), è stato assegnato alla Commissione Difesa del Senato in data 2 u.s. il Disegno di Legge Delega n.1152, presentato dalle Ministre Trenta e Bongiorno e finalizzato alla “razionalizzazione, semplificazione e riassetto delle disposizioni dell’ordinamento militare, con l’obiettivo di migliorare la qualità della regolazione e rendere effettiva la semplificazione organizzativa e procedimentale dell’Amministrazione”, di cui pubblichiamo su questa stessa pagina il testo (allegato 1), il Dossier (allegato 2), il fascicolo iter (allegato 3) e la Nota di lettura (allegato 4).

Ma vediamo di cosa si tratta. Come noto, in ottemperanza a quanto previsto dalla legge 246/2005 in tema di semplificazione normativa e amministrativa, Amministrazione Difesa si impegnò allora molto in questa operazione di semplificazione, pervenendo nel marzo del 2010 alla realizzazione di due sole fonti di riferimento:

Codice dell’Ordinamento Militare (COM), di livello primario, di cui al D. Lgs. 15.03.2010, n. 66;

Testo Unico delle disposizioni regolamentari, di livello sub primario, di cui al D. Lgs. 15.03.2010, n. 90.

Che, però, e qui arriviamo al DDLD in argomento, pare non rappresentino il punto d’arrivo del lavoro semplificatorio di A.D., la quale, invece, a distanza di nove anni dall’entrata in vigore dei due Decreti Legislativi. e nonostante diversi interventi correttivi già introdotti in questi anni, ha evidentemente intenzione di riprendere l’operazione e portarla ancor più a fondo, con i seguneti obiettivi: la riduzione delle disposizioni legislative previste dal COM e successive modificazioni, ri-codificando al livello primario le disposizioni che disciplinano materie coperte da riserva di legge; la ricognizione delle disposizioni del COM aventi natura attuativa e integrativa di norme generali regolatrici delle materie, nonché di quelle che disciplinano materie non coperte da riserva di legge; infine, una “deregolamentazione” consistente nella revisione complessiva del Testo Unico di cui al DPR 15 marzo 2010, n. 90”.

E’ questo il cuore del DDL Delega n. 1152, che autorizza il Governo ad adottare, entro 24 mesi dall’entrata in vigore della legge, “uno o più decreti legislativi di revisione”, attribuendo ai Ministri della Difesa e per la P.A., di concerto con il MEF, il potere di proposta previo parere obbligatorio del Consiglio di Stato, e successiva trasmissione alle competenti Commissioni per il loro eventuale parere.

Nella sua relazione alla Commissione Difesa in data 10 u.s., la relatrice D. Tesei, che peraltro ne è anche la Presidente, ha inteso precisare che che l’intervento proposto non ha carattere innovativo, ma si limita a un’opera di razionalizzazione e armonizzazione nonché di miglioramento del linguaggio normativo”, che parrebbe ridurre a operazione meramente tecnica quella che invece potrebbe diventare una operazione molto più profonda. Ad averne percezione, pare sia la stessa sen. Tesei che, a conclusione del suo intervento, ha sottolineato “l’opportunità di esaminare accuratamente l’articolato (soprattutto i principi e criteri direttivi) ed eventualmente definire un ciclo di audizioni”.

C’è, a nostro avviso, un punto molto critico, ed è quello che i principi e i criteri direttivi fissati dall’art.1 co. 1 appaiono molto generici, lasciando così spazio a interventi del Governo che potrebbero andare ben oltre i dichiarati intendimenti semplificatori, e inoltre al di fuori del controllo del Parlamento.

Il nostro giudizio critico vale soprattutto per la delega relativa al personale (lettera g), davvero troppo generica, che andrà invece dettagliata in ordine ai processi di valutazione, di sinergia organizzativa e di integrazione. Per questo, abbiamo inviata alla Presidente Tesei una richiesta di audizione, che pubblichiamo su questa stessa pagina in allegato 5.

Infine, con riferimento alla nota CGIL-CISL-UIL del 19 u.s. in cui si denuncia il pericolo che, via Disegno di legge delega, venga introdotta “una norma per favorire il transito di Maggiori e Tenenti Colonnelli nei ruoli della Dirigenza”, si deve ricordare che il D. Lgs. 94/2017 già lo prevede. I buoi sono già scappati, purtroppo, e a parte FLP, nessuno ha chiesto in questi mesi un tavolo per parlare delle questioni legate ai transiti.

Fusse che fusse la vorta bbona?

(Giancarlo Pittelli)

 

Allegato 1: DDL 1152 – il testo adottato dal Governo e trasmesso al Senato

Allegato 2: DDL 1152 – Dossier del Centro studi del Senato

Allegato 3: DDL 1152 – fascicolo iter

Allegato 4: DDL 1152 – Nota di lettura

Allegato 1: 30.04.2019 – richiesta di audizione di FLP DIFESA sul DDL 1152