Piano triennale delle azioni positive nel Ministero della Difesa. Finalmente, a distanza di un anno e mezzo dal varo del documento/proposta in sede CUG (dicembre 2017), vengono sentite le Rappresentanze. La nota di risposta di FLP DIFESA a SEGREDIFESA: trattasi di piano estremamente valido nelle azioni che propone, ma l’iter per la sua approvazione sta andando molto a rilento, essendo già trascorsi quasi 18 dei 36 mesi del triennio di riferimento (2018-2020). Bisogna allora far presto, anche per non perdere i finanziamenti, a partire dai fondi europei.

Notiziario FLP DIFESA n. 43 dell’ 8 maggio 2019 –

E’ pervenuto in data 2 u.s. da SEGREDIFESA il “Piano delle Azioni positive 2018-2020” (P.A.P.), che, come si ricorderà, è figlio del D. Lgs. 11.4.2006 n. 198 (il c.d. “codice delle pari opportunità”) che recava il “riassetto delle disposizioni vigenti in materia di pari opportunità tra uomo e donna”. In allegato 1, su questa stessa pagina, la nota di trasmissione di SGD.

La legge 198/2006 (il testo è pubblicato in allegato 2 su questa stessa pagina) ha previsto l’introduzione (art. 42), la promozione (art.43), e il finanziamento anche mediante fondi europei (art. 44) di “azioni positive” quali misure rivolte, tra le altre cose, a “…eliminare la disparità nella formazione, nell’accesso al lavoro, nella progressione di carriera, nella vita lavorativa e nei periodi di mobilità…; a superare condizioni, organizzazione e distribuzione del lavoro che provocano effetti diversi a seconda del sesso.. ; infine, a favorire, anche mediante una diversa organizzazione del lavoro, delle condizioni e del tempo di lavoro, l’equilibrio tra responsabilità familiari e professionali e una migliore ripartizione di tali responsabilità fra i due sessi”.

A tal proposito, le PP.AA. (art. 48) sono tenute a predisporre, i Piani Triennali di Azioni Positive tendenti ad assicurare, nel loro rispettivo ambito, “la rimozione degli ostacoli che di fatto impediscono la piena realizzazione di pari opportunità di lavoro e nel lavoro fra uomini e donne.”.., a promuovere “l’inserimento delle donne nei settori e nei livelli professionali nei quali esse sono sottorappresentate …”, a favorire “…il riequilibrio della presenza femminile nelle attività e nelle posizioni gerarchiche ove sussiste un divario fra generi non inferiore a 2/3i”, dopo aver sentito gli organismi di rappresentanza sindacale (da qui la nota di SGD). E ove tale attività non venisse posta in essere, l’inadempienza verrebbe sanzionata con il blocco delle assunzioni (art. 6, co. 6, del  D. Lgs.165).

Il Comitato Unico di Garanzia (CUG) del M.D. ha licenziato il 12/12/2017 un proprio articolatissimo Piano Triennale delle Azioni Positive, da sottoporre alla definitiva emanazione del Ministero (di tale attività abbiamo reso conto alle lavoratrici e ai lavoratori nei nostri precedenti Notiziari: il n. 130 in data 18/12/2017,che recava in allegato il P.A.P.; il n. 41 in data 19.4.2018 e, infine, il n. 25 in data 8.3.2019).

Il piano propone varie azioni:   1) Promozione del benessere organizzativo individuale, mediante: l’adozione di un “Codice etico” ad integrazione del “Codice delle molestie sessuali”, l’istituzione di uno “Staff del/la Consigliera Nazionale di Fiducia”, l’istituzione di un “Servizio Benessere”, la raccolta di una banca dati, e l’analisi del personale in forza, con particolare riguardo  a competenze professionali e formative, al clima lavorativo, alla disabilità;    2) Conciliazione dei tempi del lavoro con quelli della vita privata: la vigilanza sullo stato di attuazione dello smart-working (lavoro agile); l’analisi sulle esigenze di cura agli anziani in una popolazione media di lavoratori ultracinquantenni.  3) Formazione, informazione e comunicazione, mediante la “formazione continua” con pari opportunità di accesso ai corsi per tutto il personale, dal centro alla periferia, e che sviluppi le materie di specifico interesse del CUG.   4) Promozione del ruolo del CUG e della Consigliera di Fiducia, mediante strumenti più agibili e forme di collaborazione istituzionalizzate.   5) Promozione della sicurezza sul lavoro in ottica di genere.  Nel complesso, un piano da noi ritenuto molto valido, ma che purtroppo stenta a decollare.

Dal momento in cui il CUG lo ha licenziato, infatti, sono già passati 18 mesi dei trentasei del periodo di riferimento (2018-2020), e sono passati purtroppo invano, atteso che il P.A.P. non è stato ancora adottato e pertanto non è ancora in vigore, e chissà quanto altro tempo dovrà passare ancora.

Noi pensiamo che non siano tollerabili tempi così dilatati, e per questo abbiamo dato riscontro a SGD con la lettera che pubblichiamo in allegato 3 su questa stessa pagina, nella quale, ribadito il nostro giudizio positivo sul P.A.P., chiediamo di chiudere rapidamente la procedura per avviare prima possibile le azioni positive previste.

(Giancarlo Pittelli)

Allegato 1: 02.05.2019 – Lettera SGD n. 33002 con trasmissione P.A.P. 2018-2020

Allegato 2: Legge 198-2006

Allegato 3: 08.05.2019- lettera FLP DIFESA a SGD x P.A.P.