Bando di mobilità interna ordinaria volontaria del 23.01.2019. Diamo le cifre: 650 circa le domande presentate, meno di un quanto i “vincitori assegnatari”, quasi il doppio i “potenziali vincitori” che potranno ora partecipare all’interpello. Ancora una volta, il problema sta nel “grado di scopertura zero”, che è rimasto in vita nonostante l’accordo politico del 13.12.2017. Perchè? Allo stato delle cose, si può agire solo in una direzione: quella dell’interpello. Nostra lettera al Gabinetto con la richiesta d’incontro

Notiziario FLP DIFESA n. 54 del 13 giugno 2019 –

Ora che le graduatorie, ancorchè ancora provvisorie, del bando di mobilità interna volontaria datato 23.01.2019 sono state finalmente pubblicate sul sito istituzionale (si veda il nostro precedente Notiziario n. 52 del 3.06.2019), è possibile procedere ad un primo esame dei dati disponibili, e su questa base, proporre ai colleghi alcune prime considerazioni e delineare alcune scelte operative.

Diamo innanzitutto le cifre: le istanze di partecipazione alla procedura sono state in tutto circa 650; i “vincitori assegnatari” (trattasi dei vincitori nella graduatoria dove hanno espresso priorità di preferenza) circa 150, e dunque meno di un quarto; invece, i “potenziali vincitori” (trattasi dei colleghi che potranno partecipare alla procedura di interpello) circa 280.

Se questi sono i numeri che emergono dalle graduatorie, non possiamo evidentemente dichiaraci soddisfatti, atteso che il bando 2019 è intervenuto dopo ben tre anni di blocco totale, in quanto il precedente vide la luce il lontano 1.07.2016.

Come noto, grande era stata l’attesa di quel primo bando perché, giuste richieste nostre e di  altre sigle, finalmente il M.D. aveva allineato le proprie regole in materia di mobilità interna a quelle di altre PP.AA., con norme, modalità e criteri chiari e trasparenti, recepiti all’interno del protocollo d’intesa 29.09.2015, abbandonando così finalmente la strada dei “pareri” degli OO.PP., che avevano generato molti mal di pancia e la convinzione di una gestione discrezionale, nebulosa e poco garantista.

Quel bando però mise alla luce parecchie criticità, la più importante delle quali riguardava i cosiddetti “gradi di scopertura organica massima sostenibile per ciascun Ente e per singolo profilo professionale”, che erano apparsi molto bassi, e in parecchi casi addirittura pari allo zero, soglie queste che avevano ridotto davvero ai minimi termini le possibilità di trasferimento.

FLP DIFESA portò subito il problema all’attenzione degli OO.PP. e, insieme a CGIL e UIL, ne facemmo uno dei punti dell’accordo del 5 aprile 2017, pervenendo in data 13.12.2017 all’accordo in sede politica sulla base del quale sarebbe stato azzerato il “grado di scopertura zero” (si veda il  Notiziario n. 128 di pari data e il comunicato unitario CGIL-UIL-FLP-UNSA).

Si sarebbe potuto e dovuto dar seguito subito alla modifica del protocollo 29.09.2015 e alla ri-sottoscrizione del testo con le nuove regole, invece di aspettare l’entrata in vigore del CCNL 2016-2019, come incredibilmente richiesto da CGIL-CISL-UIL+UNSA, il che vide ovviamente molto ben disponibile A.D. allora peraltro monca del Vertice politico.

Abbandonato con grande piacere di A.D la via del protocollo, da sempre mal digerito dagli OO.PP., il percorso prescelto era ora in linea con il nuovo CCNL: procedura e criteri fissati da A.D., alle OO.SS. restava solo il confronto ex art. 5 CCNL.

E così in effetti avvenne… Sappiamo anche che ci sono stati confronti con gli OO.PP. per quanto riguarda i tassi di scopertura (luglio/agosto 2018), ma qui i giudizi divergono. Gli OO.PP. dicono di avere attuato i criteri concordati, i 3+1 dicono di no: si sono esaminati in quella sede organici ed effettivi? Sarebbe interessante leggere i resoconti delle riunioni, ma non risultano pubblicati. Perché non vengono pubblicati?

Certo è che, siccome A.D. aveva informato preventivamente le OO.SS. sui “gradi di scopertura” fissati dai relativi OO.PP. (mail del 24.12.2018), chi aveva partecipato ai confronti di luglio/agosto avrebbe dovuto allora alzare la voce, denunciare l’inosservanza di quanto convenuto e bloccare il bando.

Ma questo non avvenne, neanche dopo la pubblicazione del bando con a quel punto i “gradi di scopertura” certi, atteso che nella riunione da noi richiesta (vds. Notiziario n. 21 del 26.02.2019), la nostra richiesta di sospensione del bando e di riattivazione del confronto non trovò d’accordo le quattro sigle. Con i risultati che oggi sono sotto gli occhi di tutti…..

Per quanto ci riguarda, preso atto di quanto avvenuto, pensiamo che per ridurre i danni sia oggi possibile una sola cosa: gestire al meglio la procedura di interpello.

E, con questa convinzione, abbiamo scritto in data 10 u.s. al Gabinetto la lettera che pubblichiamo di seguito su questa stessa pagina in allegato.

(Giancarlo Pittelli)

Allegato: 10 06 19 – lettera FLP DIFESA al Gabinetto, richiesta confronto per interpello bando mobilità