Una riflessione a voce alta sulle iniziative vertenziali in corso nella Difesa. Purtroppo scarsa la partecipazione dei lavoratori. Pesano, verosimilmente, i tavoli separati nazionali richiesti da CGIL-CISL-UIL + UNSA, che impediscono la costruzione di proposte condivise e l’avvio di iniziative unitarie a sostegno della vertenza. L’incredibile esempio di Napoli del 30 maggio u.s. Mai come oggi ci sarebbe bisogno di condivisione e di unitarietà, noi siamo pronti. E infine, alcune precisazioni doverose…..

Notiziario FLP DIFESA n. 53 del 6 giugno 2019 –

30.05.2019 – Napoli, piazza Plebiscito, ore 11.00

L’altro giorno, a Napoli, si è verificato un fatto che ci sembra doveroso sottoporre all’attenzione e alla riflessione di tutti i lavoratori civili della Difesa.

L’antefatto è noto: a seguito delle mancate risposte da parte dalla Ministra di tutti questi mesi, la gran parte delle OO.SS. ha deciso di avviare una fase vertenziale: lo ha fatto FLP DIFESA (vds. Notiziario n. 46 del 16.06.2019) annunciando la mobilitazione della categoria e un nutrito programma di assemblee sui posti di lavoro, che stiamo ora attuando (il calendario è pubblicato sul nostro sito); lo hanno fatto anche CGIL-CISL-UIL + UNSA che, con il comunicato unitario del 22.05.2019, hanno lanciato “per il 30 maggio assemblee e presidi unitari di protesta … sotto tutte le prefetture della città capoluogo di Provincia/Regione” e rivolto a tutti i lavoratori civili “l’invito a partecipare…”.

Ebbene, le iniziative – promosse separatamente – sono venute (casualmente?)  a coincidere a Napoli il 30 maggio u.s.: FLP DIFESA ha effettuato una assemblea dei lavoratori del COMFOP SUD (partecipanti n. 32, contati), mentre CGIL-CISL-UIL+UNSA hanno tenuto “una assemblea generale del personale civile di tutti gli Enti e Comandi di Napoli e provincia”, cui hanno partecipato una quarantina di colleghi circa, come abbiamo potuto verificare in diretta (la foto che accompagna il presente Notiziario lo dimostra).

Dunque, alle due iniziative, hanno partecipato in tutto una ottantina circa degli oltre 2.200 civili che operano in quel territorio. Ben poca cosa, evidentemente, e la circostanza non può non indurre tutti a una amarissima e profonda riflessione di carattere generale.

Ma c’è una seconda riflessione sul fatto di Napoli: non solo si è registrata una bassa partecipazione complessiva ma, quella poca che c’è stata, si è addirittura divisa in due tronconi: una parte di colleghi con FLP DIFESA nel COMFOP, l’altra parte con le quattro sigle CGIL-CISL-UIL+UNSA  in piazza Plebiscito, di fronte a Prefettura e COMFOP. Incredibile!!!

Della serie: l’Amministrazione ci prende a pallettoni, e noi invece di difenderci insieme, troviamo pure il tempo e il modo di separarci tra noi. Non c’è limite all’istinto masochistico che regna sovrano….

E questo, comunque, il prodotto avvelenato della scelta di CGIL-CISL-UIL+UNSA di separare i tavoli nazionali, e dunque anche le iniziative, pur a fronte di giudizi convergenti e di vertenze in buona parte condivise. Dove pensiamo di andare in queste condizioni? Ci sarebbe bisogno di unitarietà, e invece…….

Con l’occasione, vogliamo anche, ma solo per rispetto della verità, fare delle precisazioni in merito ad alcune affermazioni contenute nei comunicati dei 3+1 del 16 u.s. sulla riunione con la Ministra.

Circa l’affermazione che FP CGIL CISL FP UIL PA e CONFSAL-UNSA già in passato sono riusciti ad ottenere i 63 milioni di euro che l’amministrazione erogherà nel triennio 2019/2021, val la pena di ricordare ai deboli di memoria che quelle somme sono state ottenute all’interno dell’accordo del 5 aprile 2017, pienamente rivendicato da CGIL UIL ed FLP DIFESA in apertura del comunicato del giorno dopo che ri-pubblichiamo sul ns. sito (“Una giornata davvero storica per il personale civile della Difesa quella vissuta ieri, che chiude una vertenza avviata da mesi SOLO dalle scriventi OO.SS. (ndr: il maiuscolo e grossettato è nello stesso testo) e la cui rivendicazione era stata poi ribadita dalle tre sigle nelle tante assemblee allora fatte insieme di fronte a tantissimi lavoratori. La storia non si cancella con un tratto di penna!

La seconda affermazione che confutiamo, presente questa volta nel comunicato stampa del 16 u.s., è quella che ascriverebbe a CGIL-CISL-UIL+UNSA una rappresentatività “di quasi l’85% del personale civile del M.D.”. Intanto, prendiamo atto che il dato è sceso all’85%, atteso che in precedenti note si parlava addirittura del 92%: persi sette punti negli ultimi mesi o corretto il tiro per pudore?

In ogni caso, va precisato che anche l’85% risulta di una diecina di punti superiore all’ultimo dato ufficiale, rilevato da PERSOCIV con fg. n. 46083 del 05.07.2018 (FLP era al 13,75%). Il dato 2019 è ancora in fase di verifica, ma siamo lì lì….

Nessuno disconosce la grande rappresentatività che hanno insieme le quattro sigle, ma perché pompare i numeri? A cosa serve?

(Giancarlo Pittelli)

Allegato: 06.04.2017-Comunicato unitario esiti riunione tavolo poltico

L’assemblea FLP DIFESA presso CONFOP SUD di Napoli in data 30.05.2019