Articolo de IL FATTO QUOTIDIANO su una vicenda incredibile capitata ad alcuni colleghi civili di Catania: sanzione disciplinare per non aver obbedito all’ordine del Comandante, diretto a tutti i civili, di partecipare al saluto di Autorità militari in visita nell’Ente. Il pensiero va al richiamo del Capo di SME nelle linee di indirizzo agli << atteggiamenti presuntuosi ed altezzosi da c.d. “satrapi” di chi si fa “forte con i deboli e debole con i forti “>>. FLP DIFESA chiede al nuovo D.G. un intervento chiarificatore

Notiziario FLP DIFESA n. 70 del 30 luglio 2019 –

La Ministra Trenta in visita a gennaio scorso al 62° rgt. f.; alla  sua sinistra, l’attuale Comandante del Reggimento

Il 25 luglio u.s., il giornale IL FATTO QUOTIDIANO ha pubblicato un articolo a firma di Antonio De Marchi, per la verità molto godibile anche per la sottilissima vena di ironia di cui è intriso, che riguarda una vicenda che ha interessato alcuni lavoratori civili e anche un nostro iscritto, l’oramai famoso Filadelfo. Pubblichiamo il predetto articolo in allegato 1 su questa stessa pagina, invitandone tutti alla lettura.

La vicenda ha un antefatto: c’è oggi un Comandante, in terra di Sicilia, e precisamente a Catania  dove ha sede il 62° Rgt. F., che vuole che i dipendenti civili presenzino in massa agli eventi che vengono organizzati in loco, e tra questi anche ai “saluti“ (altrimenti detti “momenti d’incontro”) di Autorità Militari, e chi tra i poveri lavoratori civili non risponde alla chiamata, incorre in sanzioni disciplinari in violazione di non si sa bene quale principio.

E qui il pensiero va al richiamo (punto 2 delle Linee di indirizzo del Capo di SME, prot. n. 61639 del 26.03.2018) agli << atteggiamenti presuntuosi ed altezzosi da c.d. “satrapi” di chi si fa “forte con i deboli e debole con i forti >> (si veda l’allegato 2 che ripubblichiamo su questa stessa pagina).   Santissime parole!

E’ già successo una prima volta in marzo u.s., quando a far visita al 62° Reggimento è andato proprio il gen. Farina, Capo di SME. In quella circostanza, a non essere in riga con gli ordini del Comandante, erano stati due nostri colleghi, tali R.I. e G.S., che non si erano presentati al “momento d’incontro”, suscitando le ire funeste del Comandante il quale, a stretto giro di tempo e comunque nei termini previsti, aveva avviato specifici procedimenti disciplinari.

I quali due procedimenti, dopo le “audizioni” avvenute in data 4 aprile 2019, si erano conclusi per entrambi con “l’irrogazione della sanzione disciplinare del rimprovero verbale ai sensi dell’art. 62 comma 3 lettera A del CCNL Funzioni Centrali 02.02.2019”, e peraltro con un marchiano e ripetuto errore riferibile alla data di sottoscrizione del CCNL, che notoriamente non è il 2, ma il 12 febbraio. Ci chiediamo: è sanzionabile pure questo errore?

Dunque, i due malcapitati colleghi sono stati puniti per l’“inosservanza delle disposizioni di servizio”, e cioè per non aver lasciato il proprio posto di lavoro – per il quale lo Stato paga loro lo stipendio – non rispettando così l’ordine del Comandante che imponeva loro di abbandonare il lavoro per il quale sono pagati, per farli partecipare a una cerimonia di saluto che con evidenza è tutt’altra cosa.

Una sanzione incomprensibile, inammissibile e ingiusta, a nostro modesto avviso, che appare ancora più evidente ove si consideri che, se i colleghi in questione volessero oggi agire contro la sanzione ritenuta ingiusta, potrebbero farlo – alla luce delle norme esistenti – solo in Tribunale e di fronte a un Giudice, pagando le spese del ricorso (avvocato; etc.) di tasca propria. Come si dice: il danno dopo la beffa!

Di questa vicenda, ne siamo venuti a conoscenza nel corso della assemblea che FLP DIFESA ha organizzato presso il CEDOC di Catania in data 25.06.2019 e, in quella circostanza, esprimemmo la nostra convinzione che un lavoratore civile non possa essere obbligato a lasciare il proprio posto di lavoro e le proprie incombenze lavorative per partecipare a un “saluto”. Aggiungemmo anche che, dietro questa vicenda, a nostro avviso  si potevano ravvisare anche altri profili, per es. d’interesse della Corte dei Conti.

Ebbene, la vicenda si è riproposta pari pari in questi giorni: in previsione di una nuova visita, questa volta del Comandante del COMFOP SUD gen. R. Castellano, il Comandante del 62° (sempre lui!) ha emanato un nuovo ordine di servizio e, nei confronti del nostro Filadelfo non presente al saluto, è stato avviato un procedimento disciplinare che lo vedrà “audito in contraddittorio” in data 31 p.v.

Da qui l’articolo de IL FATTO QUOTIDIANO, ma da qui anche la nostra iniziativa presso il nuovo Direttore generale di PERSOCIV al quale, fermo restando eventuali ulteriori nostre iniziative a seguito degli sviluppi del caso, abbiamo chiesto un intervento chiarificatore della D.G. con la lettera che pubblichiamo in allegato 3 su questa stessa pagina.

Seguiremo molto da vicino gli sviluppi di questa vicenda e ne daremo come al solito conto ai colleghi.

(Giancarlo Pittelli)

Allegato 1: 25.07.2019 – Articolo IL FATTO QUOTIDIANO sulla vicenda  

Allegato 2: 26.03.2018 Linee di indirizzo del Capo di SME

Allegato 2:  30.07.2019 – lettera FLP DIFESA a DG per sanzioni causa assenze eventi