Incontro con il Comandante Logistico sulle criticità degli Arsenali M.M. . Quasi tre ore di interessantissimo confronto, dal quale sono emersi gli intendimenti della F.A. per affrontare le sofferenze attuali (ottimizzazione risorse; reinternalizzazioni; permute; modifiche ordinamentali; valorizzazione delle specificità locali), nel quadro comunque di una riaffermazione del loro ruolo pubblico. Le novità per Augusta e le questioni aperte su Taranto, La Spezia e CSSN. Il 6 agosto l’incontro con il Capo di SMM

Notiziario FLP DIFESA n. 69 del 26 luglio 2019 –

L’Amm Eduardo Serra, Comandante Logistico della Marina Militare

Incontro davvero interessante, durato quasi tre ore, quello di ieri 25 luglio a palazzo Marina con il Comandante Logistico di Marina Militare, Amm. E. Serra, incontro da noi richiesto con la lettera al Capo di SMM  dell’8 u.s. e dallo stesso poi autorizzato, con invito esteso a tutte le altre  OO.SS. (in allegato 1 su questa stessa pagina la nostra lettera; in allegato 2 la risposta dell’Amm. Cavo Dragone).

Ma alcune sigle, in maniera alquanto incomprensibile ancorchè del tutto legittimamente sia chiaro, hanno declinato l’invito a partecipare alla riunione, e non si sono pertanto presentate al tavolo, chiedendo invece di incontrare il Capo di SMM, cosa che per la verità avevamo di fatto già richiesto anche noi nella lettera a lui inviata.

I due momenti (incontro con il Cte Logistico e incontro con il Capo di SMM) non apparivano certamente alternativi l’un l’altro, e si poteva (come abbiamo fatto noi, ma come ha fatto anche la Commissione Difesa del Senato che ha audito l’amm. Serra e non certo l’Amm. Cavo Dragone nella sua veste di nuovo Capo di SMM)  molto utilmente discutere di Arsenali e Centri Tecnici con l’Autorità di vertice del settore, in attesa dell’incontro, a valenza certo più generale, con il Capo di SMM.

Dispiace veramente che si sia persa, da parte del fronte sindacale globalmente inteso, una utilissima occasione di confronto sul futuro e sulle prospettive di quegli Enti, e proprio all’indomani dell’audizione del 3 luglio u.s. dell’amm. Serra che ha destato parecchio interesse e che, anche per questo, ci ha portato a richiedere l’incontro. Dispiace, certo, ma ognuno sceglie da sé i propri interlocutori e i propri percorsi.

L’incontro di ieri con l’Amm. Serra e i Suoi collaboratori, al quale hanno partecipato per conto dello SMM il Capo del 1° Reparto Amm. Gregori e il Capo del 3° Ufficio Pers. Civ. C.V. Burzi, è servito ad approfondire temi e problemi rappresentati dal Cte Logistico il 3 luglio u.s. in Commissione Difesa del Senato e relativi agli Arsenali M.M. Abbiamo già dato conto ai colleghi di quella audizione (vds. Notiziario n. 60 del 4.07.2019), diamo ora conto degli approfondimenti avvenuti nell’incontro di ieri.

Il punto di partenza sono state ancora una volta le sofferenze e le forti criticità che da tempo si osservano nei tre Arsenali, ai quali è assegnata la missione di assicurare l’efficienza di navi e sommergibili attraverso cicli manutentivi programmati e interventi riparatori  non eseguibili a bordo.

Le criticità nascono fondamentalmente da due elementi. Innanzitutto, la ridotta disponibilità nel corso degli anni delle risorse necessarie agli investimenti in materia di impianti e in ammodernamenti infrastrutturali. E, questo, nonostante la Marina abbia varato nel 2007 il “piano Brin”, che prevedeva un finanziamento totale pari a 300 mln di €, di cui ad oggi sono stati impegnati solamente 140 milioni di €, ai quali si aggiungono altri 30 mln per La Spezia e 37 mln per Taranto per effetto del C.I.S. (contratto Istituzionale di Sviluppo).

Il piano Brin prevedeva: interventi manutentivi, che sono stati realizzati seppur parzialmente; percorsi formativi, anch’essi parzialmente realizzati, e il turnover delle maestranze, in particolare quelle tecniche. Su quest’ultimo punto si è verificato l’intoppo maggiore, in quanto il turnover è stato impedito da due concause: da una parte, le misure di blocco varate dai Governi nel corso di questi anni; dall’altra, i vincoli determinati dal processo di riduzione dello strumento militare avviato con la Legge 31.12.2012, n. 244 che, al 31.12.2024, imporrà la riduzione degli organici civili a sole 20.000 unità.

Guardiamo ai numeri: a fronte delle complessive 2.568 unità organicamente previste, l’attuale consistenza effettiva è di n. 1.779, con una carenza pari al 35% su Taranto, 30% su La Spezia e 50% su Augusta. In caso di invarianza della Legge 244 e in base ai requisiti della L. Fornero, al 31.12.2024 si realizzerebbero queste percentuali di forza lavoro civile presente: 59% su Taranto; 51 % su La Spezia e 47% su Augusta, una situazione pesantissima e peraltro al netto degli effetti della c.d. “quota 100”. Da qui il grido di allarme: se non si procede a nuove e adeguate assunzioni, al 31.12.2024 si avrà il collasso del modello organizzativo, atteso che a quella data le carenze riguarderanno anche i ruoli amministrativi.

La discussione  è  andata così a finire sul personale ex militare transitato, che  per grandissima parte proviene dalla M.M., ma che non potrà in ogni caso rappresentare la soluzione dei problemi. Abbiamo rappresentato all’Amm. Serra la necessità di renderne l’impiego più efficace, di una attribuzione di profili più legata al loro vissuto lavorativo e della necessità di percorsi formativi adeguati, al solo scopo di rendere questi colleghi il più possibile utlilizzabili anche negli Stabilimenti industriali.

Ovviamente, in attesa degli interventi che tutti sollecitiamo (modifiche Legge 244 e piano assunzioni, si veda il documento di FLP DIFESA di cui al Notiziario n. 67 del 23.07.2019), occorre, a giudizio della F.A., fare comunque qualcosa, ed è quello su cui la F.A. è oggi concentrata:

  • ottimizzare le risorse finanziarie disponibili;
  • re-internalizzare le attività in specifici settori di eccellenza (girobussole, allineamenti batterie; manutenzione periscopi etc.) e quelle a medio contenuto tecnologico, con effetti benefici sia in termini di minori spese che di maggiore produttività interna, che allo stato non risulta ancora molto elevata (nel periodo 2016-2018, le attività eseguite con risorse interne sono state del 15% a Taranto e La Spezia e del 23% a Augusta);
  • evitare le re-internalizzazioni delle attività a basso contenuto tecnologico, che necessitano di forti investimenti iniziali in attrezzature e macchinari;
  • utilizzare in modo ottimale la “permuta di beni e servizi”, offrendo al mercato i propri assetti e servizi in cambio di materiali e di manutenzioni, in particolare sul versante infrastrutturale;
  • infine, procedere a ritocchi ordinamentali che assicurino un migliore efficientamento degli enti, nel quadro però di una piena riaffermazione del ruolo pubblico degli Enti e della validità dell’attuale modello.

A tal riguardo, e non poteva che essere altrimenti, il confronto con COMLOG e 1° Reparto è virato sulle risultanze attuali del processo di riordino di Arsenali e CC.TT ex art. 2259-sexies del COM, la cui l’ultima tappa è stata l’incontro nazionale di cui abbiamo riferito nel Notiziario n. 114 del 17.10.2018.

Il punto attuale di situazione è questo: conferma del DM 31.12.2015 per Augusta, da cui è già scaturita la configurazione degli EdO a valle dei Reparti con OdG n. 214 del 30.04.2019; per Taranto e La Spezia, invece, lo SMM ha inviato al Gabinetto gli schemi con i nuovi decreti di struttura modificativi dei DD.MM. 31.12.2015, dai quali poi scaturiranno gli OdG con le nuove strutturazioni degli EdO a valle dei Reparti.

A tal riguardo, abbiamo chiesto e ottenuto un impegno preciso da parte dello SMM affinchè, a settembre, vengano calendarizzati incontri con le Rappresentanze locali a Taranto e Spezia per discutere: o dei nuovi decreti di struttura, se già emanati, o dei contenuti degli schemi con le informazioni necessarie anche sulla nuova struttura a valle

Il “piano industriale” di F.A. prevede inoltre la valorizzazione delle specificità dei singoli Stabilimenti in relazione alle diverse realtà territoriali, un percorso in via di studio da parte di M.M., ma con alcune esperienze già avviate: quella delle attività su La Spezia a favore delle Marine straniere, per esempio.

La seconda parte del confronto ha riguardato le situazioni specifiche dei tre Stabilimenti, e sono emerse novità importanti.

In primis per Augusta: l’amm. Serra ci ha detto che sono in fase avanzata le trattative per la donazione a M.M. da parte della Regione Sicilia di un bacino galleggiante di 19.000 tonnellate, funzionante e in grado di ospitare anche le nuove unità navali militari, il che darà nuova linfa all’Arsenale e all’intero territorio e risponde alle sollecitazioni delle Rappresentanze locali, tra cui quelle di FLP DIFESA, che ha redatto un documento che abbiamo consegnato all’Amm. Serra.

Per La Spezia: abbiamo rappresentato che il piano Brin è in forte ritardo e che l’unica officina polifunzionale necessita ancora di interventi, e non si sa se ne sia prevista una seconda. Inoltre, l’officina artiglieria che lavora per la Marina francese è situata ancora in una vecchia officina. Infine, si potrebbe sviluppare un progetto museale all’interno dello Stabilimento, collegato al museo navale spezzino e che veda l’utilizzo di unità navali e subacquee riadattate per il turismo militare.

Per il CCSN, trovano conferma gli intendimenti della F.A. di modificarne in un qualche modo la natura, da Centro di sperimentazione autonoma a Ente con funzioni di supporto inserito nell’organizzazione logistica  tipo Ufficio studi. Scelta, questa, che non ci pare incontri molto le desiderata locali.

Per Taranto: il piano Brin per le strutture e gli impianti è in fase avanzata, anche  grazie alle risorse aggiuntive del CIS; l’Officina polifunzionale 4 è in corso di completamento; il Bacino Ferrati è stato completato in tempi più ridotti ed ha consentito l’ingresso di nave Cavour (lavori ultimati nel 2020), poi si potranno manutenere unità navali di più grandi dimensioni non solo militari ma anche civili; si dovrà continuare ad utilizzare anche l’indotto locale in alcune attività di metalmeccanica; il progetto di musealizzazione di alcune officine è stato di recente finalizzato, valorizzando così il turismo nel territorio.

(Giancarlo Pittelli)

Allegato 1: 08.07.19 – Lettera FLP DIFESA a Capo SMM e richiesta incontro con il Cte Log MM su problematiche Arsenali

Allegato 2: 15.07.2019 – lettera di risposta del Capo di SMM a FLP DIFESA

Articoli sull’incontro sulla stampa locale: