L’audizione del Cte Logistico sullo stato e funzioni degli Enti industriali dell’Esercito. Le gravissime criticità legate alle attuali carenze di professionalità civili, in particolare tecniche, dovute alle mancate assunzioni di questi anni per il blocco del turnover e per i vincoli imposti dalla (solo ora) famigerata L. 244/2012. Accolta la nostra richiesta, martedì l’audizione in Senato di FLP DIFESA. Intanto, abbiamo anche scritto al Capo di SMM chiedendo un incontro con il Cte Logistico M.M. sulle problematiche Arsenali.

Notiziario FLP DIFESA n. 64 dell’11 luglio 2019 –

Il Comandante Logistico dell’Esercito, gen. P.F. Figliuolo

La situazione molto critica dell’area industriale della Difesa, e cioè dell’area che ricomprende gli Stabilimenti industriali (Poli dell’Esercito e Arsenali della Marina, attualmente gestiti dai rispettivi Comandi Logistici) si sta finalmente imponendo come questione politicamente rilevante, talchè se ne sta occupando la Commissione Difesa del Senato (affare n. 257), che ha avviato un ciclo di audizioni.

Dopo quelle del SGD/DNA, del D.G. AID e del Cte Logistico  (vds. Notiziario n. 60 del 4 luglio), in data 9 luglio c’è stata l’audizione del Cte Logistico Esercito, gen. P.F. Figliuolo,  già incontrato dalle OO.SS. il 4 luglio u.s. (Notiziario n. 61 di pari data), che ha relazionato sugli Enti industriali della F.A. (il video integrale è pubblicato in allegato 1 su questa stessa pagina)

Il Gen. Figliuolo ha parlato innanzitutto dell’inquadramento ordinativo dei sei Stabilimenti industriali dell’Esercito (PMPN Polo; PMPS Nola; PMAL Terni; POLMANTEO Roma; CEPOLISPE Montelibretti e CETLI Civitavecchia), che sono inseriti all’interno dell’organizzazione logistica della F.A., che ha al suo vertice il COMLOG e i Cdi intermedi e comprende altri Enti (es. Polorif di Piacenza).

Ha tracciato il profilo storico di quei sei Enti e poi accennato alle diverse riorganizzazioni che li hanno interessati, a partita dalla riforma Andreatta-Saragozza e fino all’ultimo riordino ex D. Lgs. 8/2014.  Successivamente, si è soffermato sui diversi compiti fissati dall’art. 2 dei Decreti di struttura datati 31.12.2014 e offerto dati davvero molto interessanti, riguardanti tutto il 2018 e il primo semestre del 2019,  sugli interventi di mantenimento in efficienza e di sostegno che svolgono, in parte in house e in parte in outsourcing,  e su quelli delle rispettive “squadre a contatto”, dati che invitiamo ad ascoltare direttamente attraverso il video integrale dell’audizione che abbiamo pubblicato sul nostro sito.

La parte più interessante è stata però quella che ha riguardato le criticità sul fronte infrastrutturale e quelle sul versante del personale. Per quanto attiene alle prime, ha ricordato che il parco infrastrutturale è molto vecchio (minimo 70 anni!) e necessita di urgenti interventi manutentivi.

Dati invece decisamente più dolenti in merito alla pesantissima carenza di personale, esito del combinato disposto tra i blocchi del turnover intervenuti in tutti questi anni e le riduzioni di personale  imposte dalla L. 244/2012, contro cui la nostra O.S. allora si battè ferocemente e di fatto da sola, che limitano molto le autorizzazioni di FP e MEF ad assumere (per il 2019, previste n. 98 “straordinarie”, di cui n. 40 per i Poli, e n. 141 “ordinarie”, che sono quel 60% riservato all’area industriale, ma non si sa ancora come distribuite), il che, a giudizio del Generale, darà “un po’ di ossigeno ma non è la soluzione”.

Questi i dati catastrofici sul personale forniti dal relatore: rispetto alle n. 2.427 previsioni organiche per quegli Enti, al 30.06.2019 i lavoratori civili erano n. 1.477, con n. 950 carenze (presenza effettiva media al 61%, ma così distribuita: 70% per i ruoli amministrativi e 52% per quelli tecnici). L’età media si colloca tra 55 e 58 anni, e pertanto le previsioni di pensionamento ex L. Fornero sono di n. 780 uscite entro il 31.12.2024. A quella data, ove non si dovesse intervenire, si registrerebbero in toto n. 1.730 carenze (950 + 780), e questo senza tener conto dell’aggravio prodotto dalla “quota 100”. Ha poi parlato dell’amarezza di chi ha lavorato per decenni e “non può lasciare il testimone a nessuno”.

L’allarmata conclusione finale del Cte Log. è la seguente: senza correttivi, a fine 2024 registreremmo il “crollo delle capacità” degli Enti e, quindi, l’esito sarebbe di sicuro la “paralisi totale”.

Da qui, il richiamo conclusivo alla Politica ad intervenire urgentemente, anche per evitare le gravi ricadute in termini di “coesione, stabilità sociale e sviluppo economico” dei territori interessati. Che impressione un Generale che parla così di fronte ad una platea disinteressata (un solo intervento e basta).

Martedì 16 p.v., come da noi richiesto, FLP DIFESA sarà audita sull’argomento in Senato (in allegato 2,  la mail di convocazione e, in allegato 3, la nostra richiesta alla Presidente Tesei).

Intanto, come già anticipato, abbiamo inviato al Capo di SMM una richiesta di incontro con il Comandante Logistico amm. E. Serra per approfondire e discutere  le problematiche attuali degli Arsenali della Marina (in allegato 4 su questa stessa pagina).

(Giancarlo Pittelli)

Allegato 1: il video integrale dell’audizione del gen. Figliuolo Cte Logistico Esercito

Allegato 2: 09.07.2018 – Mail di convocazione dalla Commissione Difesa del Senato

Allegato 3: 03.07.19 – lettera FLP DIFESA alla Presidente Tesei per essere audita sulle problematiche Enti Industriali della Difesa

Allegato 4: 08.07.19 – Lettera FLP DIFESA al Capo di SMM con richiesta di incontro con il Cte Log MM su problematiche Arsenali