Il rendiconto dell’Esercizio Finanziario 2018 e l’assestamento dell’Esercizio 2019 del Ministero della Difesa. L’esame in Commissione Difesa del Senato. Nel 2018, un miliardo di spesa in più rispetto alle previsioni, il 61,6 % per il personale. I rilievi della Corte dei Conti per la crescita della spesa per il personale, che nel 2018 ha toccato il 71,7 % a fronte del 14,1 per l’esercizio e del 14,2 per l’investimento. Nel 2019, le spese di competenza crescono di 636 mln, migliora comunque il saldo da finanziare

Notiziario FLP DIFESA n. 75 del 20 agosto 2019 –

Due settimane prima della tradizionale chiusura estiva (quest’anno però solo parziale, in ragione della crisi di governo aperta dal Ministro Salvini che ha costretto il Parlamento agli straordinari), la IV Commissione Difesa Senato ha licenziato con parere favorevole due importanti disegni di legge (DDL):

  • DDL 1387 Rendiconto generale dell’Amministrazione dello Stato per l’esercizio finanziario 2018;
  • DDL 1388 Disposizioni per l’assestamento del bilancio dello Stato per l’anno finanziario 2019,

che pubblichiamo su questa stessa pagina, rispettivamente in allegato 1 e 2,  a beneficio di coloro che ne fossero eventualmente interessati.

Naturalmente, la IV Commissione ha esaminato i dati del Ministero Difesa, che sono i seguenti.

Per quanto attiene al Rendiconto 2018, gli stanziamenti definitivi per la Difesa sono stati superiori di 1 mld di € circa rispetto al 2017, passando da 22,8 a 23,8 miliardi, e la maggiore variazione ha interessato la missione n. 5 (Difesa e sicurezza del territorio) con un incremento di 927,4 milioni. Di questo mld di incremento 2018, sono state ancora una volta le spese per il personale ad averne assorbito la maggior parte (662 milioni, cioè circa il 61,6 %), in quanto i restanti milioni risultano distribuiti tra gli investimenti fissi lordi (255 mln), i consumi intermedi (65,3 mln), i trasferimenti correnti ad altre PP.AA. (52,7 mln) e, infine, le spese derivanti da accordi internazionali (26 mln di €).

Come ha osservato la Corte dei Conti (C.d.C.) nella sua relazione, la spesa militare del 2018 risulta essere sbilanciata a favore del personale. Infatti, la ripartizione percentuale degli impegni assunti per la Funzione difesa sono pari al 71,7 per il personale (in crescita rispetto al 66,8 del 2017), al 14,1 per l’esercizio (in riduzione rispetto al 14,5 del 2017) e al 14,2 per l’investimento (in riduzione rispetto al 18,6 del 2014). Come ha sottolineato la stessa Corte, tale quadro delinea un trend opposto rispetto agli obiettivi della L. 244/2012, che mirava al rapporto tendenziale 50-25-25 nella ripartizione tra personale, esercizio ed investimenti, a ulteriore conferma del fallimento della L. 244, di cui tutti, a suo tempo plaudenti, si mostrano oggi criticoni (nel 2012 solo FLP scese in piazza contro il DDL Di Paola).

La C.d.C. ha inoltre rilevato  un ulteriore problema nel debito relativo alle utenze, che ammonta a circa 540 milioni di euro (!), ed ha altresì osservato che non risultano ancora inserite nel conto patrimoniale alcune voci importanti (tra gli altri: aeroporti, caserme, depositi di munizioni e di sistemi d’arma, poligoni e alloggi di servizio per i militari), e questo pur a fronte dell’impegno di A.D. di stendere l’elenco dei valori del suo patrimonio infrastrutturale dopo le riduzioni operate con la L. 244.

Per quanto attiene agli investimenti, i due terzi dei programmi risultano sostenuti dal MISE con il proprio bilancio. Il finanziamento complessivo è pari a 3,4 mld (- 12,4% rispetto al 2017) e risulta diviso tra MISE (2,1 mld) e MD (1,3 mld), con il 58 % (pari a 1,97 mld) destinato al potenziamento della componente aeronautica e il 20 % a quella navale (1,07 mld). Per l’Esercito, a quanto pare, zero risorse in più nel 2018 rispetto alle previsioni iniziali.

Per quanto riguarda l’assestamento del Bilancio 2019, esso come noto aggiorna a metà anno gli stanziamenti del bilancio di previsione.

Quello fissato per l’anno 2019 dalla legge di bilancio (L. 145/2018) prevedeva per il Ministero della Difesa circa 21 mld  in termini di competenza e 22 mld in termini di cassa, nonché circa 1,27 mld di residui. Ebbene, rispetto alle previsioni iniziali, le spese registrano un aumento complessivo di 636 mln € in termini di competenza, mentre la dotazione di residui passivi (ossia di somme di esercizi precedenti non ancora spese in termini di cassa)  risulta pari a 2,45 mld €.

Nel complesso l’ assestamento del bilancio di competenza 2019 produrrebbe un miglioramento del saldo netto da finanziare pari a poco più di 1,919 mld,  risultante da una riduzione delle entrate finali per 1,022 mld di €  e da una variazione in diminuzione delle spese finali per 2,941 mld di €.

(Giancarlo Pittelli)

Allegato 1: 18.08.2019 – DDL 1387 – Rendiconto Generale dello Stato per l’esercizio finanziario 2018  (link Senato)

Allegato 2: 18.08.2019 – DDL 1388 – Assestamento di bilancio per l’esercizio finanziario 2019 (link Senato)