Riunione all’ARAN della Commissione Paritetica ex art.12 del CCNL FF. CC. sui sistemi di classificazione professionale. Avrebbe dovuto concludere i propri lavori entro maggio 2018, invece è stata insediata solo dopo un anno e allo stato è di fatto ancora al punto di partenza. Confidiamo nell’implulso che il nuovo Presidente dell’ARAN pare voglia imprimere. Il riassetto professionale è una delle urgenze che abbiamo di fronte, solo così si potrà risolvere il problema dell’Area 1^ e altre grandi ed attuali criticità

Notiziario FLP DIFESA n. 86 del 28 settembre 2019 –

Il nuovo Presidente dell’ARAN, Antonio Naddeo

Come noto, il CCNL del Comparto Funzioni Centrali per il triennio 2016-2018 non ha, pur a distanza di ben sette anni dall’ultimo contratto 2006-2009 e con tutti i problemi nel frattempo emersi, in alcun modo affrontato il tema dell’urgente riassetto dell’ordinamento professionale, lasciando così irrisolte problematiche importanti come, per esempio, quello delle alte professionalità o quello della cancellazione della 1^ area con il transito di tutto il personale all’area 2^, che da anni rappresenta uno dei nodi inestricati nel Ministero della Difesa e che tale è rimasto nel corso degli anni in quanto l’ARAN e le altre Parti sindacali hanno detto sempre no alla proposta di soppressione della 1^ area avanzata da FLP nelle sue tre ultime piattaforme.

L’unica cosa che, al riguardo, il CCNL 2016-2018 ha invece fatto, è stata quella di nominare l’ennesima Commissione Paritetica (art. 12) alla quale è stato affidato il compito di analizzare gli attuali sistemi di classificazione, valutarne l’appropriatezza e proporre idee per il riassetto professionale.

La quale Commissione avrebbe dovuto completare il proprio lavoro entro il maggio 2018, e invece è stata insediata con quasi un anno di ritardo e ha sinora effettuato solo tre riunioni. L’ultima delle quali è avvenuta il 26 u.s., e quelle che seguono sono le riflessioni e le valutazioni della nostra Federazione sui suoi contenuti e risultanze

“Si è tenuta ieri, dopo una lunga interruzione durata mesi, una nuova riunione della Commissione paritetica sull’ordinamento professionale, prevista dal CCNL delle Funzioni Centrali. Tale Commissione ha il compito di predisporre una serie di proposte da sottoporre al tavolo contrattuale per definire il nuovo ordinamento professionale del personale del comparto, alla luce del rinvio che il CCNL ha operato, non affrontando le questioni spinose che emergevano dopo un decennio di blocco contrattuale. Ma in questi diciotto mesi, poco o nulla è stato fatto, dal momento che l’ARAN ha di fatto congelato il funzionamento di quest’Organismo, non convocandolo. Nel frattempo è scaduto il CCNL 2016/2018 e si rende necessario aprire con urgenza le trattative per il rinnovo del CCNL.

Un nuovo Contratto che non può e non deve limitarsi a recuperare in modo significativo il potere d’acquisto dei lavoratori pubblici, falcidiato da un decennio di blocco e da un rinnovo (quello del 2016/2018) assolutamente insufficiente. Deve finalmente mettere mano al nuovo ordinamento professionale, rivisitando in modo significativo l’attuale sistema delle aree e delle carriere, ridando dignità al lavoro pubblico, superando i vincoli e i laccioli imposti dalla legge e dalla limitatezza dei fondi destinati al personale, adeguando i profili professionali e gli inquadramenti ai nuovi processi lavorativi e alla nuova organizzazione del lavoro delle nostre Amministrazioni.

Non ci interessa come FLP una semplice manutenzione di istituti ormai superati, improbabili e improponibili “maquillage”, tipo l’incremento del numero di posizioni economiche all’interno delle attuali aree, che non solo sarebbero inadeguate a riconoscere le professionalità espresse, ma sconterebbero le attuali iniquità nella distribuzione delle risorse tra le singole fasce e, soprattutto, l’esiguità dei fondi che le Amministrazioni possono ora destinare a questi istituti, alla luce dei tagli consolidatisi in questi anni a seguito dell’applicazione della normativa punitiva sul lavoro pubblico susseguitasi negli ultimi dieci anni.

Per la FLP bisogna innanzitutto fare giustizia e quindi portare a soluzione l’inaccettabile fenomeno del mansionismo, che ancora oggi vede decine di migliaia di lavoratrici e lavoratori inquadrati in posizioni che non rispecchiano in alcun modo il lavoro effettivamente svolto.

Bisogna altresì superare le rigidità che impediscono, o limitano in modo inaccettabile, il passaggio tra le aree, disconoscendo in questo modo la professionalità acquisita sul campo.

Va data inoltre una risposta organica e un percorso di carriera alla alte professionalità, sempre più presenti nelle nostre Amministrazioni, che lo ricordiamo ancora, ogni giorno si misurano con controparti agguerrite e che mettono al servizio del Paese e dei cittadini il loro bagaglio di esperienze e di competenze; che non possono essere tenute nella precarietà delle posizioni organizzative e nella perenne discrezionalità dei vertici per l’attribuzione di dette funzioni

Partendo dalle criticità dell’esistente, che debbono prioritariamente essere sanate, dobbiamo quindi costruire, per via contrattuale, e senza colpi di mano episodici del legislatore, un nuovo modello professionale che orienti l’azione dei lavoratori pubblici per il nuovo decennio, fotografando le innovazioni che sempre più dovranno diffondersi nella PA, e rendendo coerente tali processi con il riconoscimento delle professionalità espresse.

Questa è stata la posizione che la FLP ha formalmente e con decisione portato ieri al tavolo della Commissione paritetica.

La necessità di un intervento del Governo, che lo ricordiamo è in questo caso il committente dell’ARAN nella stipula del CCNL, è ineludibile affinchè adotti una direttiva per il rinnovo del CCNL che si muova in tale direzione e intervenga per le modifiche normative necessarie per superare alcuni aspetti che rendono a tutt’oggi asfittica e problematica la negoziazione a legislazione vigente. Insomma vogliamo e dobbiamo fare sul serio.

Abbiamo apprezzato la disponibilità e la chiarezza del nuovo Presidente dell’ARAN Antonio Naddeo, e la sua volontà di non tirarsi indietro in un confronto che non sarà certamente facile. Abbiamo anche trovato sostanziali punti di convergenza sul metodo da seguire e, in alcuni aspetti, anche nel merito delle cose da fare.

La riunione è stata aggiornata a metà ottobre e vi è l’impegno dell’Aran a calendarizzare riunioni quindicinali per definire in tempi utili proposte operative.

Invitiamo nel frattempo le nostre strutture, e tutti i lavoratori interessati, a farci pervenire contributi e proposte all’indirizzo flp@flp.it, perché le nostre Amministrazioni sono diverse e articolate, così come i processi lavorativi e lo stato di avanzamento dei modelli di innovazione organizzativa.

In questo modo potremo esprimere una proposta ancora più organica e definita.

LA SEGRETERIA GENERALE FLP“

Questo il comunicato diffuso dalla FLP. Non ci resta che attendere la prossima riunione della Commissione prevista per metà ottobre, per vedere se la nuova Presidenza imprimerà al suo lavoro quell’accelerazione sinora mancata e di cui certamente necessita.

FLP DIFESA – Coordinamento Nazionale