Tornano i tavoli separati nella contrattazione decentrata nazionale della Difesa. Un’assurdità da ancien régime, che non trova esempi nè in ARAN, nè in FP nè in altre AA.CC., e che certo non fa l’interesse dei lavoratori ma solo quello dell’Amministrazione. Li hanno chiesti con nota del 21 agosto scorso CGIL-CISL-UIL Difesa, e il Direttore Generale li ha subito concessi, dimenticando le parole che sul tema tavoli separati aveva espresso nel primo incontro del 31 luglio, e senza tener conto delle nostre riflessioni al riguardo e anche della circolare D’antona. C’è puzza di inciucio….

Notiziario FLP DIFESA n. 87 del 30 settembre 2019 –

Sono tornati i “tavoli separati”. E’ avvenuto, su precisa richiesta di CGIL, CISL e UIL Difesa, a PERSOCIV il 17 u.s. (vds. Notiziario n. 83) e avverrà anche domani nella seconda riunione sul Fondo Risorse Decentrate  2019.

Una riflessione si impone, a questo punto. Iniziamo con il dire che i tavoli separati appaiono giustificati solo in presenza di posizioni consolidate, divergenti e conflittuali, tra le OO.SS., che non consentono uno sviluppo ordinato della trattativa a tavolo unito. Tale condizione è avvenuta nella Difesa solo una volta, a metà anni 90, in occasione della ristrutturazione Andreatta/Zaragoza, che allora divise profondamente le OO.SS., e i tavoli separati ne furono così il logico approdo. Passato quel momento, di ragioni vere non ce ne sono di fatto mai più state, nel senso che in tutti questi anni si sono registrate molte più convergenze che divergenze tra le OO.SS, e in ogni caso zero conflitti sui tavoli.

Ultimamente, sembrava che CGIL CISL UIL avessero finalmente colto l’assurdità dei tavoli separati, che permangono oggi solo nella Difesa: non ci sono più da tempo in ARAN, in Funzione Pubblica, negli altri Ministeri, e anche in altri pezzi del comparto (Agenzie Fiscali; etc.).

E pensavamo questo perché, da mesi, le riunioni nel Ministero della Difesa avvenivamo a tavoli uniti: con i Comandanti di COMLOG Esercito e Marina sugli Enti industriali; con SME sui Centri Documentali-CEDOC; con il Capo di SMM; infine, nel primo incontro con il nuovo D.G. PERSOCIV, che espresse allora giudizi estremamente negativi sugli effetti prodotti dai tavoli separati, arrivando ad affermare che i dipendenti civili di certo “non li apprezzano”, vds. Notiziario n. 71 del 31 luglio u.s.).

Sembrava la chiusura logica del cerchio, ma così invece non è stato.

Con nota del 21.08.2019 inviata alla D.G., CGIL-CISL-UIL Difesa hanno chiesto i tavoli separati di negoziazione rispetto alle altre sigle, come certifica la nota di riscontro di PERSOCIV alla lettera della nostra O.S., che pubblichiamo entrambe su questa stessa pagina rispettivamente in allegato 1 e 2.

Lo hanno però fatto senza dare minimamente conto ai lavoratori di questa loro iniziativa divisiva,  neanche pubblicandola sui loro siti. Un modo di procedere davvero poco trasparente e poco rispettoso dei lavoratori, figlio solo di logiche di parte, che collocano il proprio interesse al di sopra di quello generale dei lavoratori, che sanno bene che, dalle divisioni tra le loro Rappresentanze, a guadagnarci è in fondo solo l’Amministrazione.

Va ricordato, a tal proposito, che l’unica volta che abbiamo portato a casa qualcosa (ci riferiamo ai 21 mln. di € per il FRD per il triennio 2018-2020), il tavolo sindacale era allora unito e non separato, con CGIL-UIL-FLP-UNSA a far da traino (FLP non ha mai chiesto tavoli separati da altre sigle, mai!).

E, incredibile a dirsi, quest’ultima richiesta di tavoli separati del 21 agosto di CGIL-CISL-UIL non è stata dagli scriventi neppure motivata come avrebbero richiesto logica e buon senso, e come pure prevedono le regole (si legga la ben nota circolare D’Antona, che pubblichiamo in allegato 3 su questa stessa pagina).

E, a fronte di questa anacronistica, ingiustificata e immotivata richiesta di CGIL-CISL-UIL cosa fa il nuovo Direttore Generale? Non ne chiede le ragioni alle tre sigle; non prende tempo per approfondire il problema, come pure avrebbe potuto fare in ragione della nuova fase politica; e infine non convoca, in avvio di trattativa il 17 u.s., le OO.SS. a tavoli uniti, come pure prevede la sopra citata nota della Presidenza del Consiglio.

No, non fa nulla di tutto questo: dice solo sì, e anche con la velocità del fulmine, e così arriva la convocazione a tavoli separati del 17 settembre, e poi quella dei domani 1 ottobre. E dice sì, senza degnare di attenzione le considerazioni svolte sul punto da FLP DIFESA (si legga la nota del 29.08.2019, che pubblichiamo in allegato 4 su questa stessa pagina). E dice sì, senza neanche ricordare le opinioni da Ella stessa espresse sul tema nell’ incontro del 31 luglio.

Ma dice si, verosimilmente, anche perché il tavolo separato è utile in primis all’Amministrazione, in quanto fa solo il suo interesse e non certo quello dei lavoratori.

Per questo, FLP DIFESA si batterà fino in fondo per cancellare questa scelta che ha un pò il sapore dell’inciucio, che i lavoratori vedono come il fumo negli occhi anche per gli effetti divisivi che produce nel Sindacato e per l’oggettivo suo indebolimento nei confronti della controparte (“divide et impera”).

(Giancarlo Pittelli)

Allegato 1: 13.09.2019 – risposta di PERSOCIV a FLP DIFESA sui tavoli separati

Allegato 2: 09.09.19 – Nota FLP DIFESA a PERSOCIV sui tavoli separati

Allegato 3: 04.04.1997  PCM-DFP prot. n. 13525 – Circolare D’Antona  trattative a tavoli separati

Allegato 4: 29.08.19 – Nota FLP DIFESA a AA.CC. considerazioni su tavoli separati