PERSOCIV risponde al quesito formulato da FLP DIFESA: solo su base volontaria la partecipazione dei dipendenti civili a visite delle autorità Superiori, a eventi celebrativi organizzati presso gli Enti dell’Amministrazione Difesa e alle cerimonie dell’alzabandiera. Il quesito era stato innescato da alcuni fatti accaduti presso il 62° Rgt. F. di Catania, dove il Comandante aveva irrogato sanzioni disciplinari a colleghi assenti in occasione di visite di Autorità militari Superiori. Ora però si pone un problema: le sanzioni disciplinari ingiustamente irrogate vanno tolte, e presto

Notiziario FLP DIFESA n. 91 del 14 ottobre 2019 –

La visita della Ministra Trenta a gennaio 2019 al 62 Rgt. F. , alla sua sinistra il Comandante

La Direzione Generale per il Personale Civile, con la nota n. 73092 dell’8 u.s. a firma della dr.ssa G. Montemagno che pubblichiamo in allegato 1 su questa stessa pagina, ha risposto al quesito da noi proposto in data 30.07.2019 che “l’elemento della volontarietà debba contraddistinguere l’adesione del personale civile agli eventi celebrativi organizzati presso gli Enti dell’AD e alle cerimonia dell’alzabandiera”. In allegato 2, il quesito proposto da FLP DIFESA.

Il quesito di che trattasi era stato innescato da alcuni accadimenti avvenuti presso il 62° Rgt. F. Sicilia di Catania e che hanno visto coinvolto, suo malgrado, tra gli altri, anche un collega nostro iscritto, il quale ha subito una sanzione disciplinare proprio per non aver partecipato a un evento.

Della vicenda si era occupato anche il giornale IL FATTO QUOTIDIANO che, in data 25 luglio, aveva pubblicato un articolo a firma di Antonio De Marchi, per la verità molto godibile anche per la sottilissima vena di ironia di cui era intriso, che ad ogni buon conto ripubblichiamo su questa stessa pagina in allegato 3.

Della stessa vicenda, ce ne siamo occupati anche noi con il Notiziario n. 70 del 30.07.2019, di cui riportiamo alcuni passaggi: “c’è oggi un Comandante, in terra di Sicilia, e precisamente a Catania dove ha sede il 62° Rgt. F., che vuole che i dipendenti civili presenzino in massa agli eventi che vengono organizzati in loco, e tra questi anche ai “saluti“ di Autorità Militari, e chi tra i poveri lavoratori civili non risponde alla chiamata, incorre in sanzioni disciplinari in violazione di non si sa bene quale principio

Era successo una prima volta in marzo u.s., in occasione della visita del Capo di SME, gen. S. Farina, e a subirne le conseguenze per la mancata partecipazione erano stati due colleghi civili che, per cotanta offesa, avevano dovuto subire “l’irrogazione della sanzione disciplinare del rimprovero verbale ai sensi dell’art. 62 comma 3 lettera A del CCNL F.C.”.

Ad essere punita, nella circostanza, era stata “l’inosservanza delle disposizioni di servizio” non avendo i colleghi ottemperato all’ordine del Comandante che imponeva loro di abbandonare il lavoro, per il quale sono pagati, per farli partecipare a una cerimonia che è tutt’altra cosa e che di certo non rientra nei loro doveri.

Stesso copione a luglio scorso in occasione della visita nell’Ente del Cte del COMFOP SUD, gen. R. Castellano, e questa volta a subirne le conseguenze è stato un nostro iscritto, nei cui confronti è stato avviato un procedimento disciplinare, e pure lui successivamente sanzionato. E qui la mente va al richiamo del gen. Farina agli “atteggiamenti presuntuosi ed altezzosi da c.d.  <<satrapi >> di chi si fa forte con i deboli e debole con i forti”, di cui alle “linee di indirizzo” del 26.03.2018 del Capo di SME (pg.2, let a) che ripubblichiamo in allegato 4 su questa stessa pagina.

“Sanzioni incomprensibili, inammissibili e ingiuste”, era stato allora il nostro commento, condito in aggiunta dall’amara constatazione che, nel caso i colleghi sanzionati avessero voluto ricorrere contro l’ingiusto provvedimento, avrebbero potuto farlo – alla luce delle norme esistenti – solo in Tribunale e di fronte a un Giudice, pagando di tasca propria le spese del ricorso.  Dunque, il danno dopo la beffa!

In ragione dell’ultimo fatto accaduto, come FLP DIFESA abbiamo allora deciso di proporre uno specifico quesito alla nostra Direzione Generale, che ora ha espresso il proprio autorevole parere al riguardo, che alleghiamo a futura memoria al presente Notiziario.

Una risposta oltremodo netta e precisa e senza possibilità di equivoci, di cui diamo doverosamente atto alla dr.ssa Montemagno. Ma anche una risposta di assoluto buon senso, proprio quel buon senso che ci sembra sia proprio mancato a Catania.

Alla luce della risposta di PERSOCIV, si pone però ora un problema: siccome la partecipazione agli eventi è su base volontaria, la sanzione disciplinare irrogata dal Cte del 62° Rgt F. Catania non trova alcuna giustificazione e dovrà pertanto essere cancellata. Su questo non ci piove, il danno andrà riparato.

In che modo? Se ne dovrà occupare ovviamente il Dirigente che ha irrogato le sanzioni, ricercando la soluzione più idonea.

Ove così non fosse, si aprirebbero altri scenari, anche in altre sedi.

(giancarlo Pittelli)

Allegato 1: 08.10.2019 – fg. PERSOCIV prot. 73092 – risposta a quesito FLP DIFESA partecipazione eventi AD

Allegato 2: 30.07.2019-lettera a DG per sanzioni causa assenze eventi

Allegato 3: 25.07.2019 – Articolo IL FATTOQUOTIDIANO su Filadelfo

Allegato 4: 26.03.2018-Linee-di-indirizzo-del-Capo-di-SME