A pochi mesi dalla firma dei decreti di struttura degli Arsenali e dei Centri Tecnici della Marina, FLP DIFESA chiede un incontro allo 1° Reparto dello Stato Maggiore della Marina per fare un punto di situazione. La necessità indifferibile di procedere subito a nuove assunzioni finalizzate a garantire la piena funzionalità dell’Area tecnico-industriale della Forza Armata, la internalizzazione delle attività a più alto contenuto professionale, la valorizzazione e l’impiego del Personale civile, le problematiche legate al Personale transitato ai ruoli civili sono le principali questioni poste a base della richiesta di incontro con il 1° Reparto.

Notiziario FLP DIFESA n. 9 del 27 gennaio 2020 –

Nel mese di novembre dello scorso anno, sono stati emanati i decreti di struttura di alcuni importantissimi Enti dell’Area Tecnico-Industriale della Marina Militare, ovvero Arsenali e Centri Tecnici, la cui impostazione discende dalla riorganizzazione di detta Area avviata ben tre anni orsono. Seppur oggetto di confronto tra OO.SS Nazionali e SMM da un lato e Comandi degli Enti interessati e OO.SS. Territoriali/RSU. dall’altro, tale riorganizzazione e il futuro dei suddetti Enti non ha mai cessato di destare profonda apprensione nella FLP DIFESA. Senza volersi soffermare sulla questione della mancata estensione alle OO.SS. Territoriali/RSU delle Tabelle Organiche (TT.OO.) contenenti incarichi e profili del Personale civile dell’Arsenale di Taranto, seppur FLP DIFESA stigmatizza un comportamento che riteniamo immotivato e illegittimo, registriamo un pericoloso irrigidimento delle relazioni sindacali che consideriamo estremamente grave in un periodo così delicato e importante, in cui si determina il futuro degli Arsenali e dell’Area tecnico-logistica della Marina. Come da tempo rappresentato con preoccupazione da FLP DIFESA, in questa partita si gioca il ruolo stesso dell’Area Industriale della F.A., per la quale noi continuiamo a rivendicare un ruolo pubblico. La nostra O.S. ritiene debbano essere mantenute e reinternalizzate le attività ad alta qualificazione professionale, attraverso un piano di assunzioni di Personale civile che garantisca continuità e il mantenimento di un altissimo livello professionale nelle attività manutentive più sensibili che non possono e non devono essere privatizzate, pena il decadimento delle stesse capacità operative della nostra Marina Militare. La fotografia che già oggi possiamo scattare è quella di una presenza insufficiente di Personale civile rispetto a quella prevista tabellarmente e necessaria a garantire la corretta funzionalità degli Enti. Funzionalità che non può essere garantita senza assunzioni urgenti di personale con qualifiche “ad hoc” ma che, nonostante i ripetuti impegni assunti del Vertice politico del Dicastero, tardano ad arrivare; sia quelle poche già autorizzate con provvedimenti legislativi sia quelle nuove promesse dal Governo. In tale quadro, ci chiediamo quali politiche intenda adottare il Vertice della Marina per risolvere questa gravissima situazione, ormai prossima al punto di non ritorno e soprattutto come pensi di gestire questa fase sempre più emergenziale. Abbiamo avuto modo di leggere le linee guida del CaSMM per il 2020 in cui si fa riferimento, tra l’altro, allo studio di un nuovo piano industriale integrato 2020-2025 per gli Arsenali e CC.TT. Ebbene, sarebbe interessante conoscere su cosa è incentrato questo studio, quali sono i Reparti coinvolti e, in special modo, in che direzione va il “piano industriale” che per la FLP DIFESA non può prevedere esternalizzazioni e privatizzazioni di pezzi dell’Area Tecnico-Industriale. In questa situazione di sofferenza, legata principalmente alla carenza di personale civile, si trovano anche altri Enti della MM – come, a titolo di esempio, le Maristanav – dove l’assenza di assunzioni da un lato – determinata in larga misura dalla L.244/12 – e pensionamenti dall’altro, ne sta mettendo in seria crisi la piena funzionalità. Si pensi anche ai recenti riordini delle Marigenimil e delle Direzioni di Intendenza che, a fronte di un ampliamento dei compiti loro assegnati, hanno mantenuto invariate le posizioni organiche del Personale civile, peraltro ottenute fotografando la situazione attuale. I Vertici della Marina hanno ripetutamente chiesto, anche nel corso di audizioni parlamentari, più Personale civile, consapevoli della garanzia di continuità che questo rappresenta ma poi, sul fronte della valorizzazione delle competenze e delle funzioni dei Lavoratori civili all’interno dell’organizzazione del lavoro, si fa ancora troppo poco. Si assiste, non di rado, a personale militare con doppi e tripli incarichi a discapito dell’impiego di Personale Civile, in special modo dei funzionari, che vedono così frustrate funzioni e competenze. In tale contesto, reclamiamo azioni decise da parte dello SMM affinché il proprio Personale civile sia motivato e valorizzato. Non secondario, in questo quadro di situazione, risulta essere il problema del transito del Personale militare all’impiego civile. Se pur positivo in quanto ha consentito di tamponare l’emorragia di personale dai ruoli civili della Difesa, il fenomeno dei transiti ha portato con sé, al contempo, molti problemi tutt’ora irrisolti: profili professionali di destinazione slegati dalle competenze possedute e spesso incompatibili con le condizioni di salute del transitato, mancanza di formazione per i nuovi compiti che si è chiamati a svolgere e non da ultimo, assegnazione a destinazioni distanti dalla propria famiglia – per effetto della normativa sull’assegnazione nell’ultima Regione di impiego al momento del transito – e con l’impossibilità di usufruire di soluzioni alloggiative a cui poco prima, quale personale militare, si aveva diritto. Per quanto precede, la FLP DIFESA ha richiesto al 1° Reparto di SMM, con lettera allegata sul nostro sito, un incontro urgente per fare un punto di situazione e acquisire nuovi ed ulteriori elementi conoscitivi.

IL COORDINAMENTO NAZIONALE (Federico Cesaretti – Vincenza Teofili)

Allegato:Richiesta incontro 1° Rep SMM