Giunta finalmente all’approdo, in Agenzia Industrie Difesa (AID), la contrattazione sul Fondo Risorse Decentrate (FRD) relativo all’anno 2019. E’ stata infatti sottoscritta l’Ipotesi di Accordo, di cui pubblichiamo il testo integrale, per la distribuzione delle risorse del Fondo. Firma anche FLP DIFESA che ha ottenuto la riscrittura dell’art. 3, con il quale si recupera la contrattazione locale e si ridà finalmente dignità alle Rappresentanze locali. Mancano, però, le progressioni economiche 2019 e il giudizio sull’ipotesi di Accordo è solo parzialmente positivo, come spiegato nella nostra Nota a verbale

Notiziario FLP DIFESA N. 16 DEL 19 FEBBRAIO 2020 –

In data 10 febbraio 2020 è stata firmata l’Ipotesi di Accordo sulla distribuzione del FRD 2019 dell’Agenzia Industrie Difesa (AID),che dovrà ora passare al controllo e alla certificazione di F.P. e del MEF.

Dunque, per la prima volta un accordo sul Fondo di produttività viene sottoscritto nell’anno successivo a quello di riferimento. II motivo è dovuto principalmente al ritardo con cui si è pervenuti alla sottoscrizione dell’Ipotesi di Accordo sul FRD della Difesa (27.11.2019), ritardo ripetutamente denunciato da FLP DIFESA, ai quali si sono poi sommati i non brevi tempi di trattativa in AID (tre diverse bozze da esaminare, due riunioni il 18.12.2019 e il 23.01.2020 e sempre a tavoli separati, il che indebolisce il fronte sindacale e rinforza invece la controparte). L’Ipotesi di accordo sul FRD di Agenzia Industrie Difesa sottoscritta oggi recepisce, come sempre avvenuto negli anni precedenti, i contenuti di quella firmata a Persociv. Registriamo, anche qui, in primo luogo, la mancanza di progressioni economiche per l’anno 2019, una scelta che noi ritenemmo allora penalizzante per il Personale civile del Ministero Difesa e che tale ci appare anche oggi per il Personale civile dell’Agenzia, anche se per i ritardi accumulati sin qui non sarebbe stato in alcun modo possibile oggi realizzare progressioni con decorrenza 1.1.2019. Dunque, una evidente penalizzazione per i lavoratori, in quanto fa venire meno l’unica possibilità, allo stato, di crescita economica e senza peraltro che le risorse economiche non impegnate nel finanziamento di progressioni abbiamo trovato destinazioni alternative volte a fornire forme di valorizzazione, anche economica, per i Colleghi di 1^ Area, attualmente esclusi dalle procedure per i passaggi di fascia retributiva.

Per quanto attiene a Turni e Reperibilità, si sono registrati significativi aumenti di spesa per coprire le esigenze 2019, anche a causa degli incrementi di indennità previsti dal CCNL 2016-2018, ma il maggior onere rispetto alle risorse provenienti dal Fondo Difesa sono state coperte con fondi aggiuntivi derivanti dal bilancio della stessa Agenzia e per oltre il 50% delle esigenze. Nel prenderne atto, nel corso del secondo incontro abbiamo rappresentato ad AID la necessità di procedere per il 2020 ad una verifica delle necessità effettive e ad una più efficace razionalizzazione degli istituti di cui sopra e con essi anche di quelli che fanno riferimento a PPL e Posizioni Organizzative, operazione questa che dovrà ovviamente precedere l’avvio della trattativa sul FRD 2020.

La D.G. AID ha inoltre recepito la proposta avanzata da tutte le parti sociali di procedere per l’anno 2020 alla distribuzione della performance organizzativa in modo più omogeneo, tenendo conto dei risultati medi di tutti gli Enti che fanno capo all’Agenzia e non di quelli relativi alla singola unità produttiva.

Ma l’aspetto che noi riteniamo certamente il più positivo è quello relativo al pieno recupero della contrattazione di sede di cui all’art. 3, comma 4, dell’Ipotesi di Accordo, che ripropone la stessa formulazione dell’Ipotesi di Accordo della Difesa e prevede la distribuzione del FUS “anche mediante l’individuazione di specifiche esigenze rilevate in sede locale e delle attività connesse” e l’utilizzazione di “criteri individuati dalla contrattazione di sede”. Una novità assoluta rispetto all’accordo FRD 2018, che recupera il ruolo e ridona dignità ai tavoli locali. Ed è questa la ragione principale che ci ha indotto a sottoscrivere l’Ipotesi di Accordo, pur in presenza delle diverse criticità, che nasce dal nostro impegno sul FRD Difesa e dalle modifiche ottenute rispetto al testo del 2018, come abbiamo evidenziato nella nota a verbale qui allegata già consegnata alla Direzione Generale.

Questi gli importi relative alle fattispecie di maggiore interesse dei colleghi: la Perform. Org. è pari ad € 662,78; la Perform. Ind. è pari a € 131,96; la quota pro capite FUS è pari a € 158,95, importi tutti al lordo oneri lavoratore.

Nel corso dei due incontri con il D.G. AID, la nostra O.S. ha posto altre questioni, in particolare ha richiesto i dati sul lavoro straordinario e sui servizi di turni e reperibilità di tutti gli Enti AID, dei quali siamo tuttora in attesa.

Abbiamo inoltre rappresentato la necessita di una maggiore attenzione e impegno sui temi della sicurezza del lavoro in AID e richiamato l’utilità su questo aspetto di un punto di situazione con le OO.SS.. L’ing. Anselmino ci ha rappresentato, a sua volta, la necessità di acquisire nuove unità di personale da destinare soprattutto ad alcune Unità Operative, confidando a tal proposito sul bando di concorso recentemente emanato, anche per far fronte alle commesse già avviate o in via di definizione. Ci ha inoltre comunicato che l’esercizio finanziario 2019 si è chiuso positivamente con utili di bilancio in quasi tutte le unità produttive, ma senza scendere nel dettaglio.

Per tali motivi, riteniamo quanto mai utile un incontro tra la Direzione Generale e le OO.SS. nel quale fare un punto di situazione al riguardo e per questo abbiamo inviato all’ing. Anselmino l’allegata richiesta di incontro.

IL COORDINAMENTO NAZIONALE (Federico Cesaretti – Maria Teresa D’Urzo)

Allegato 1: AID -Ipotesi Accordo distribuzione FRD 2019

Allegato 2: Richiesta incontro al D.G. AID