Si è tenuto a Persociv, giovedì 20 febbraio u.s., il terzo incontro per il prosieguo della contrattazione nazionale relativa al CCNI 2018-2020 – parte giuridica. Come la precedente, la riunione si è tenuta a tavoli separati su precisa richiesta di alcune OO.SS., determinando un allungamento dei tempi della contrattazione che certo non torna a vantaggio dei Lavoratori. Al centro dell’incontro il diritto all’informazione, con particolare riferimento ai dati riguardanti il rapporto di lavoro del Personale civile o che abbiano ricadute sullo stesso, come ad esempio le TT.OO. e all’applicazione della direttiva in materia di impiego del Personale civile. Avviata anche la discussione sull’articolazione dell’orario di lavoro e sulla flessibilità. A margine, FLP DIFESA ha sollecitato l’avvio del confronto per l’emissione di un nuovo bando di mobilità con criteri diversi dagli attuali.

Notiziario FLP DIFESA n. 17 del 24 febbraio 2020 –

Si è tenuto a Persoviv, lo scorso giovedì 20 febbraio, il terzo incontro per il prosieguo della contrattazione nazionale  del CCNI 2018-2020 – parte giuridica. Come la precedente, la riunione si è tenuta a tavoli separati su precisa richiesta di alcune OO.SS., determinando un allungamento dei tempi della contrattazione che certo non torna a vantaggio dei Lavoratori. Ricordiamo che il precedente appuntamento si era sviluppato sugli articoli relativi alla materia delle relazioni sindacali. In merito, l’Amministrazione aveva presentato una piattaforma molto scarna che certamente poco e nulla integrava rispetto al CCNL Funzioni Centrali e FLPDIFESA aveva, per contro, già l’anno scorso presentato una propria piattaforma articolata e approfondita, comprendente diversi argomenti che non avevano trovato spazio nella bozza dell’A.D.Nella riunione dello scorso giovedì si è ripartiti proprio dal sistema delle relazioni sindacali: nella bozza di AD erano stati ripresi i principi generali già contenuti nel CCNL, mentre FLP DIFESA ha chiesto di inserire nel testo una serie di integrazioni necessarie per assicurare il pieno esercizio delle relazioni sindacali, a partire dalla esigibilità del diritto a ricevere informazioni su quanto attiene al rapporto di lavoro del Personale civile, che abbia ricadute sullo stesso o riguardi l’applicazione della direttiva in materia di impiego del Personale civile (basti pensare alla necessità di conoscere, ad esempio, i dati relativi agli organici degli Enti, materia rispetto alla quale l’AD, di prassi, si trincerava dietro la “riservatezza”). La nostra O.S ritiene, infatti, che solo garantendo la trasparenza attraverso l’informazione sia possibile attivare il successivo confronto e dunque sia necessario rafforzare questo principio in seno al CCNI. Il relativo articolo sulla informazione è stato perciò riformulato, anche alla luce delle indicazioni della FLP DIFESA e dovrebbe consentirne la piena fruizione del diritto all’informazione; tuttavia permane qualche dubbio, a parere di questa O.S., sulle modalità di conferimento dei dati da parte degli SS.MM. a Persociv, che dovrebbe divenire l’interlocutore di tutti i soggetti sindacali interessati.Secondo tema affrontato è stato quello relativo al confronto: l’Amministrazione ha accolto quanto rappresentato da FLP DIFESA in merito alla necessità che la prevista “sintesi” del confronto, redatta dall’Amministrazione, non resti atto unilaterale, ma condiviso dalle Parti sociali, in modo tale da assicurarne una soddisfacente rispondenza con i contributi delle stesse. Ancora, è stato chiesto l’inserimento nel CCNI della specifica previsione del Comitato Unico di Garanzia del Ministero della Difesa e dell’Organismo Paritetico per l’Innovazione, che l’AD ha di principio condiviso.Abbiamo poi proposto di favorire la costituzione di “tavoli tecnici”, sia di livello nazionale che territoriale, tra Amministrazione e Parti sociali che non ha trovato per ora spazio per una previsione di livello contrattuale, lasciando aperta la ben nota problematica delle difficoltà derivanti dalla riduzione dei permessi e dunque dei margini di agibilità sindacale. Particolare attenzione FLP DIFESA ha posto nel chiedere il rispetto dei tempi di avvio delle contrattazioni integrative nazionali e locali; in proposito la nostra O.S. ha formalmente sollecitato l’A.D. ad avviare, in tempi rapidi, ad un confronto sul prossimo bando di mobilità, previa valutazione degli interventi atti a superare i limiti del modello attuale, oggi ingessato dal vincolo del “grado di scopertura”. Su tale ultima questione FLP DIFESA ha rappresentato la propria ferma volontà di portare la tematica all’attenzione del Vertice politico, per superare le resistenze degli SS.MM..La seconda parte della discussione ha riguardato la materia dell’orario di lavoro, con particolare riguardo agli aspetti integrativi della “flessibilità in entrata e in uscita”. In merito, si è convenuto sulla necessità di assicurare il riconoscimento del diritto sia al personale a tempo pieno che a tempo parziale e di rinviare alla contrattazione integrativa locale l’individuazione delle fasce di flessibilità in entrata e in uscita, anche mediante l’individuazione dell’arco temporale di necessaria “compresenza”.Infine si è molto discusso sulle modalità consentite di compensazione. Se da un lato non si sono registrati problemi riguardo al fatto che la flessibilità possa dare luogo a compensazioni in conseguenza di un debito orario, da compensare entro il mese successivo alla stessa stregua dei permessi, non si è palesata pari disponibilità nel riconoscere ammissibile la compensazione a partire da un credito, pur maturato nell’ambito della flessibilità, perché questa situazione determinerebbe la maturazione di un compenso economico, in analogia con lo straordinario. Su tale possibilità l’A.D. si è dimostrata assolutamente indisponibile ad accogliere proposte di formulazioni alternative. Ovviamente di parere opposto FLP DIFESA che ha rimarcato un comportamento dell’A.D. estremamente fiscale nel conteggiare il minutaggio del dipendente da recuperare, a favore dell’A.D. ma non altrettanto quando il minutaggio in eccesso, rispetto all’orario di lavoro, risulta a favore del lavoratore. Una stridente contraddizione questa, in una stagione in cui dovrebbero essere incentivate, in tutta l’Amministrazione, modalità di lavoro efficiente, come lo smart-working (e l’attuale vicenda relativa alla diffusione del corona virus rende ancora più evidente i ritardi dell’Amministrazione su questi temi).A latere della riunione, abbiamo risollecitato Persociv a rendere pubblica sul proprio sito la nota del 08/10/2019 sulla volontarietà della partecipazione del Personale civile ad eventi celebrativi, affinché tale parere costituisca l’orientamento dell’Amministrazione, con valenza generale.

IL COORDINAMENTO NAZIONALE – (Federico Cesaretti – Maria Pia Bisogni)