Pubblichiamo la nota inviata da FLP DIFESA a SMD con la quale si sollecitano interventi per favorire modalità di lavoro agile a favore dei Dipendenti civili dell’Area Tecnico-operativa, al pari di quanto fatto da SGD per l’Area Tecnico-Amministrativa. Con l’aggravarsi dell’emergenza sanitaria da corona virus, il Governo ha esteso la zona rossa a tutta la Lombardia e a 11 Province italiane e non è possibile pensare che la nostra Amministrazione non si faccia carico di adottare con la massima urgenza misure che consentano di tutelare la salute di tutti i propri dipendenti, compresi coloro che sono affetti da patologie che li espongono a maggiori rischi ma anche di contribuire ad arrestare la diffusione del virus.

Notiziario FLP DIFESA n. 24 del 9 marzo 2020 –

Dopo l’adozione delle misure emergenziali adottate dal Governo per circoscrivere la diffusione dell’epidemia di Covid-19 attraverso il DPCM 8 marzo 2020, con la quale si estende la cosiddetta zona rossa all’intera Regione Lombardia e a ben 11 provincie italiane di 5 Regioni, era lecito attendersi misure altrettanto urgenti e incisive da parte della Difesa a tutela dell’intero suo Personale, attraverso l’emanazione di linee guide univoche che evidenziassero un approccio omogeneo e sistematico al problema.

Purtroppo stiamo assistendo, invece, a un’Amministrazione che si muove in ordine sparso, ingenerando talvolta incomprensioni e disuguaglianze tra il suo stesso Personale. Ci riferiamo, in particolare, a quelle misure che avrebbero dovuto agevolare modalità di lavoro idonee a contrastare la diffusione del corona virus, a implementare le modalità di prevenzione dall’infezione del Personale – si pensi a quello affetto da gravi patologie –  e dare risposte immediate a tutti quei problemi legati, ad esempio, alla assistenza di figli minori impossibilitati a frequentare le scuole di ogni ordine e grado. Fra queste misure deve essere annoverato sicuramente lo smart-working, come sollecitato dalla Ministra della Pubblica Amministrazione con la propria Direttiva 1/2020 e disposto dai DPCM del 1 e del 4 marzo 2020.

In questo quadro dobbiamo registrare, da un lato, l’emanazione della direttiva del Segretariato Generale della Difesa, che in data 5 marzo ha disciplinato le modalità straordinarie di ricorso a tale fattispecie di lavoro a distanza a beneficio dell’intero Personale dell’Area Tecnico-Amministrativa e dall’altro l’esclusione di tutto il Personale civile dell’area Tecnico-Operativa da tale opportunità, in assenza di analogo provvedimento adottato dallo Stato Maggiore delle Difesa. A ciò si deve aggiungere che lo stesso SMD ha sì adottato alcuni provvedimenti urgenti e straordinari a favore del Personale, ma in questo caso solo di quello militare, ingenerando una insopportabile disparità di trattamento a danno dei Lavoratori civili dell’area T/O.

Per quanto precede, la FLP DIFESA ha inviato in data odierna una nota allo Stato Maggiore della Difesa, in allegato al presente Notiziario, con la quale si sollecitano provvedimenti analoghi a quello adottato dal Segretariato Generale della Difesa a favore del proprio personale dipendente.

IL COORDINATORE GENERALE FLP DIFESA – Federico Cesaretti

Allegato: 09.3.20 nota FLP DIFESA SMD emamazione provvedimenti urgenti corona virus