Ieri 14 maggio 2020 si è tenuto il 2° confronto con AD sul Protocollo per la 2^ fase della gestione della pandemia da coronavirus. Flp Difesa ribadisce la necessità di definire prima possibile il Protocollo, strumento di riferimento per lo sviluppo delle relazioni sindacali in materia nelle articolazioni territoriali. Nella nuova bozza presentata dall’Amministrazione accolte quasi tutte le proposte di FLP Difesa, ma l’interlocuzione è continuata; probabile la definizione nella prossima settimana, insieme al perfezionamento dell’accordo per il Fondo Risorse Decentrate 2019.

Notiziario FLP Difesa n. 46 del 14 maggio 2020 –

Si è svolta oggi la seconda riunione in videoconferenza con il D.G. di Persociv, dott.ssa Montemagno e la delegazione trattante di A.D., ancora a tavoli separati dalle altre sigle sindacali nonostante il comune intento e la urgente necessità di produrre il “Protocollo applicativo per la definizione delle misure di prevenzione e la sicurezza dei dipendenti civili della Difesa in ordine all’emergenza sanitaria da Covid-19” in questo periodo cosiddetto di Fase 2, quello del progressivo riavvio delle attività dopo il blocco.

Il Direttore Generale ha precisato che anche la riunione odierna avrebbe avuto un carattere necessariamente interlocutorio, essendo pervenute, oltre alla nostra, proposte di integrazione della bozza dell’Amministrazione da parte di altre sigle, e che pertanto dopo questa riunione avrebbe proceduto alla elaborazione di un nuovo documento da far sottoporre alle Parti nella prossima settimana.

In merito alla nuova bozza di protocollo proposta dall’AD, abbiamo riscontrato che sono state recepite la quasi totalità delle proposte di modifica ed integrazione rappresentate dalla FLP DIFESA nella riunione del 5 maggio u.s. (vds. Notiziario n.43 del 5 maggio u.s.), nel particolare:

  • l’aggiornamento del protocollo in esame e delle circolari emanate sull’argomento, alle modifiche ed integrazioni intervenute con la legge 24 aprile 2020, n. 27, di conversione del DL 18/2020;
  • l’impegno dell’Amministrazione a recepire il cambio di mentalità nei confronti del lavoro agile, posto che l’attuale sperimentazione dovrà portare al cambiamento del modello organizzativo in tutta la PA, mediante l’estensione dell’accesso da remoto alle piattaforme di servizio a tutto il personale in S-W e l’acquisto di beni e servizi informatici destinati ad agevolare il ricorso al lavoro agile;
  • la necessità che l’Amministrazione provveda all’aggiornamento delle attività indifferibili e di quelle strettamente funzionali alla gestione dell’emergenza da svolgere nei luoghi di lavoro, al fine di ridurre al massimo la presenza del personale;
  • la necessità di implementare la periodicità dei servizi di pulizia, sanificazione e ventilazione dei locali, e la fornitura di disinfettanti in particolare nelle aree di uso comune;
  • il richiamo alla necessità che sia assicurato a livello locale l’espletamento delle forme di partecipazione e di relazione sindacale, con il coinvolgimento delle OO.SS. territoriali, delle RSU, dei Rappresentanti dei lavoratori per la Sicurezza, con la costituzione di specifici Comitati Tecnici a livello di Ente/Stabilimento.

Preso atto di ciò, la FLP Difesa ha provveduto comunque a presentare un nuovo documento recante le nostre ulteriori proposte di integrazioni e modifiche al testo in esame, e in particolare:

  • la necessità di assicurare le informazioni e il confronto con le Rappresentanze sindacali (OO.SS. ed RSU), al fine di condividere le azioni volte a contemperare la tutela del personale e dell’utenza, con quella di garantire l’erogazione dei servizi pubblici essenziali e indifferibili;
  • l’obbligo per le articolazioni del dicastero, ad aggiornare ed integrare i documenti di valutazione dei rischi con le misure da attuare in ogni singolo Ente o Comando, in linea con le prescrizioni contenute nel Documento tecnico INAIL e i protocolli nazional;
  • assicurare a livello locale forme di partecipazione e di relazione sindacale, con il coinvolgimento delle RSU, delle OO.SS. e dei RR.LL.SS., nei Comitati tecnici che si costituiranno nei singoli Comandi/Enti;
  • precisare in modo inequivocabile che, destinatario del “lavoro agile” è tutto il personale, senza  alcuna  distinzione di categoria d’inquadramento e di tipologia di rapporto di lavoro;
  • l’adozione di una comune modulistica per tutto il territorio, da utilizzare nell’eventualità del ricorso all’esenzione dal servizio;
  • tenere conto anche delle dimensioni e la densità del centro urbano ove è ubicata la sede di lavoro, per il personale che in regime di turnazione assicura il “contingente minimo” per lo svolgimento dei compiti istituzionali, conformandosi nello stesso tempo alle prioritarie esigenze di tutela della salute pubblica;
  • sostenere il ruolo fondamentale che riveste il medico competente, nel valutare e segnalare al datore di lavoro i cosiddetti “lavoratori fragili”;
  • garantire l’installazione e distribuzione di dispenser di prodotti disinfettanti per le mani soprattutto nelle aree di uso comune;
  • l’obbligo per le articolazioni territoriali di provvedere alla misurazione della temperatura corporea dei lavoratori in ingresso;

Rispetto a questi nostri contributi, il DG ha espresso un orientamento positivo, ritenendoli migliorativi del suo documento e pressoché totalmente recepibili, ma riservendosi comunque un esame più dettagliato.

Rispetto alle questioni di carattere economico rimaste in sospeso, per le quali FLP Difesa auspicava di conoscere almeno in data odierna una posizione di A.D. chiara ed inequivocabile, da far valere per tutti gli Enti/Comandi, onde evitare interpretazioni differenziate nei vari territori, il D.G. ha comunicato di non aver ancora “sciolto il nodo” della questione e che sono in corso ulteriori approfondimenti, pertanto, ha proposto di espungere i due argomenti dal testo finale del Protocollo da firmare. Nel particolare:

turni e reperibilità per il personale in smart working: la Funzione Pubblica, alla data odierna, non ha modificato le posizioni già espresse in materia, pertanto, il DG continua a ritenere la richiesta tecnicamente “opinabile” così come già riferito nella precedente riunione (vds. Notiziario n. 43 del 5 maggio u.s.), proseguendo comunque negli approfondimenti del caso; al riguardo, abbiamo chiesto una attenta e rapida verifica sulla eventuale possibilità di accogliere la richiesta e, qualora non praticabile, nell’ambito delle risorse che a breve saranno contrattate per il FRD 2020, destinare i risparmi derivanti per finanziare ulteriori progressioni economiche.

buoni pasto al personale in smart working: il D.G. ha risposto che, fermo restando i due ostacoli già segnalati nella riunione del 5 maggio u.s., sono comunque in corso ulteriori approfondimenti collegati alle ingenti risorse economiche da mettere in campo (servirebbero 1 milione e 600.000 euro al mese rapportati a 3 buoni pasto settimanali per dipendente) e quindi di non facile soluzione. Al riguardo, la nostra O.S. si è espressa ritenendo che, siccome lo S-W è connotato dall’art. 87 dell’ex DL 18/2020 come modalità lavorativa ordinaria, il buono pasto non possa essere pregiudizialmente negato ma dovrà essere approfondita la possibilità di attribuzione.

FRD 2019: il DG ha predisposto una bozza di accordo modificata, per il superamento dei rilievi fatti dalla Funzione Pubblica sull’ipotesi di accordo 2019 relativamente alla maggiorazione della performance individuale, ed orientativamente l’accordo definitivo potrebbe essere firmato entro la prossima settimana.

Si fa riserva di ulteriori e puntuali informazioni in merito alla definizione del protocollo nazionale da noi richiesto e di cui alla riunione odierna

LA SEGRETERIA NAZIONALE

Firmato Maria Pia BISOGNI– Pasquale BALDARI