La confederazione CSE, intervenuta agli Stati Generali dell’Economia convocati a Villa Pamphilj dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, ha presentato un documento riportante la propria analisi sui problemi storici della nostra economia, sulle occasioni perdute degli ultimi 30 anni, e sugli errori da non ripetere, e nel quale sono formulate le proprie proposte per progettare il rilancio: per la Pubblica Amministrazione, una profonda riorganizzazione che preveda snellimento burocratico, investimenti pubblici sul capitale umano, innovazione e ricerca di base.

Notiziario FLP Difesa n. 60 del 18 giugno 2020 – 

Villa Pamphili sede degli Stati Generali dell’Economia

Pubblichiamo di seguito il Comunicato Stampa del 15 giugno 2020 della Confederazione Indipendente Sindacati Europei, che riporta le considerazioni e le proposte presentate agli Stati Generali dell’Economia.

“La Confederazione Indipendente Sindacati Europei (CSE) è intervenuta oggi agli Stati Generali dell’Economia convocati a Villa Pamphili dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

La CSE ha presentato un documento che elenca i problemi storici della nostra economia, le occasioni perdute degli ultimi trent’anni e gli errori da non ripetere se si vuole ripartire con una crescita non solo sostenuta, ma anche solida e duratura. Nell’ultima parte del documento vengono, infine, declinate le ricette proposte dal sindacato al Governo.

Il problema della nostra economia è storicamente la specializzazione basata sui settori a basso valore aggiunto, unita a una catena di politiche industriali – dichiara Carlomagno al termine della sessione di confronto.

Siamo fra i paesi che arrivano costantemente tardi all’appuntamento con l’innovazione tecnologica, attiriamo pochi investimenti dall’estero e spesso ci accontentiamo di competere sul prezzo con economie che possono vantare mano d’opera a basso costo. A forza di assecondare le spinte neoliberiste abbiamo finito per distruggere la legislazione sul lavoro, una volta fra quelle più avanzate al mondo.

Abbiamo indicato al Governo quattro punti sui quali lo Stato deve intervenire, con massicci investimenti pubblici e riorganizzazioni: nell’immediato è necessario il sostegno alla domanda interna attraverso risorse che coprano le emergenze di cittadini e imprese. Subito dopo deve partire la spinta all’innovazione attraverso una profonda riorganizzazione della pubblica amministrazione, lo snellimento delle procedure burocratiche, investimenti pubblici nel capitale umano e nell’innovazione e ricerca di base.

Abbiamo già perso due formidabili occasioni, nell’ultimo trentennio, per modificare la struttura della nostra economia – conclude Carlomagno – la prima dopo la crisi valutaria del 1992, la seconda dopo il “quantitative easing” avviato dalla BCE. Entrambe le volte le risorse sono andate ad alimentare il capitalismo finanziario e di relazione. E’ ora che lo Stato intervenga direttamente, finanziando la transizione verso la green economy e gli investimenti diretti nella ricerca, soprattutto di base. Non vorremmo più vedere interventi a pioggia ma solo investimenti mirati. Se non cambiamo rotta adesso saremo condannati ad un ruolo irrilevante nella competizione internazionale.”

Roma, 14 giugno 2020

L’Ufficio Stampa”

Pubblichiamo in allegato su questa pagina il documento “Progettiamo il rilancio” presentato da CSE agli Stati generali dell’Economia di Villa Pamphilj lunedì 15 giugno 2020.

Cordialissimi saluti

IL COORDINAMENTO NAZIONALE FLP DIFESA

Allegato : 14.06.2020_proposte_CSE_per_Governo