Il digital debate alla presenza della ministra della P.A. Fabiana Dadone. Il tema era “Riorganizzare il pubblico per rilanciare il privato”. La ministra ha manifestato la volontà di portare a regime la stabilizzazione del lavoro agile, e di potenziare la digitalizzazione e la formazione. L’intervento del Segretario Generale FLP Marco Carlomagno, sui tre punti: riorganizzare il lavoro per obbiettivi, innovare sul piano della digitalizzazione sia sul piano delle tecnologie che su quello della formazione continua e del ricambio generazionale, ridare motivazione al personale mediante un soddisfacente rinnovo contrattuale.

Notiziario FLP Difesa n. 71 del 29 luglio 2020 –

Marco Carlomagno, Segretario Generale FLP

Nel corso del digital debate, cui hanno partecipato   la ministra Dadone, alti esponenti della PA fra cui il Presidente dell’ARAN Naddeo, il Direttore dell’Agenzia delle Entrate Ruffini,  e per FLP il Segretario Generale Marco Carlomagno, l’impegno alla riorganizzazione della Pubblica Amministrazione mediante la stabilizzazione del lavoro agile, il potenziamento della digitalizzazione e della formazione continua. Si riporta di seguito il comunicato stampa di FLP sull’evento.       

La nostra volontà è quella di andare avanti e di portare a regime, con i dovuti adattamenti l’esperienza del lavoro agile: può diventare la vera svolta per la Pubblica Amministrazione, non solo sul piano organizzativo, ma anche su quello della contrattazione”, ha dichiarato la Ministra per la Pubblica Amministrazione Fabiana Dadone nel corso del Digital Debate Riorganizzare il pubblico per rilanciare il privato, organizzato da Consenso Europa – business unite del gruppo Hdrà dedicata a Public Affairs e Comunicazione Strategica, e da FLP (Federazione dei Lavoratori Pubblici e Funzioni Pubbliche).

Alta partecipazione, tra esponenti delle istituzioni e rappresentati di organizzazione di lavoratori e quadri di  diversi settori della PA, introdotto e coordinato dal giornalista di Huffington Post Pietro Salvatori, hanno partecipato alla discussione il Segretario Generale FLP Marco Carlomagno, il Presidente della Commissione Lavori Pubblici del Senato Mauro Coltorti (M5S), il Direttore dell’Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini, ed Antonio Naddeo, Presidente dell’ARAN (Agenzia per la Rappresentanza Nazionale delle Pubbliche Amministrazioni).

“L’appello che faccio ai dirigenti è quello di non arroccarsi nella paura del nuovo.” ha continuato la Ministra Dadone: “alla dirigenza l’onere di individuare i tipi di funzioni che possono essere svolte da remoto: l’obiettivo è arrivare al primo gennaio 2021 con in lavoro agile il 50% dei lavoratori pubblici che possono svolgere le loro mansioni da remoto.”

“Da parte mia c’è l’impegno per garantire più risorse per la formazione continua del personale, anche per quello in età avanzata”, ha concluso la ministra.

“Serve una visione strategica” secondo Marco Carlomagno, segretario generale di FLP: “la PA deve diventare il propulsore per il rilancio del sistema economico e produttivo del Paese”. Un obiettivo per realizzare il quale è necessario affrontare tre temi fondamentali:

“la riorganizzazione del lavoro, che deve essere svolto per obiettivi, e dunque deve passare dal semplice adempimento burocratico ad una logica di risultati”;

l’innovazione digitale, “che deve però essere intesa non solo in termini di innovazione tecnologica, ma anche e soprattutto in termini di investimenti in personale: per assumerne di nuovo, promuovere il  ricambio generazionale, e garantire la necessaria formazione continua”;

e infine il rinnovo del contratto per i dipendenti pubblici, che non deve solo riguardare i trattamenti economici, ma che “deve essere inteso come opportunità per rinnovare completamente la struttura di salario basata sui risultati e non sulla presenza fisica negli uffici”.

Di formazione continua ha parlato anche il Direttore dell’Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini, che ha sottolineato come “anche la migliore delle leggi per essere attuata ha bisogno che le donne e gli uomini che lavorano nella PA siano messi nelle condizioni di attuarle”.

“In materia fiscale” ha continuato Ruffini, “le leggi sono troppe, la semplificazione del fisco passa necessariamente dalla semplificazione normativa, ma questo non può prescindere dalla formazione: di per sé una norma non può semplificare se non si danno gli strumenti necessari alla PA per rendere il più veloce possibile la fase di apprendimento e di applicazione della norma.”

Lo smart working è strettamente legato alla semplificazione” ha sostenuto il presidente di ARAN, Antonio Naddeo. “La migliore norma degli ultimi tempi in termini di semplificazione è stata adottata proprio durante l’epidemia: in pochi commi ha permesso a milioni di lavoratori e alle amministrazioni pubbliche di lavorare da remoto”.

“È un esempio positivo delle pubbliche amministrazioni che in pochissimi giorni, dal lavoro in presenza sono riusciti ad organizzare il lavoro agile, spesso con mezzi propri dei lavoratori.” ha continuato Naddeo. “La fase d’emergenza ci ha insegnato quanto è importante questo strumento, che consente ai lavoratori di operare da casa ed efficientare il proprio il tempo.”

“Naturalmente”, ha concluso il presidente di ARAN, “non tutte le attività si possono fare in smart working. Per il futuro è necessario regolamentarlo da un punto di vista contrattuale, ed organizzare questo tipo di strumento all’interno di uno strumento più ampio, cioè la riorganizzazione complessiva delle Pubbliche Amministrazioni.”

“Molte delle norme inserite nel DL Semplificazioni servono ad accorciare i tempi ed essere sicuri che gli appalti partano e contribuiscano a generare economia di sostegno al mondo del lavoro” ha affermato il senatore Mauro Coltorti. “Abbiamo adottato norme, come nei casi dei commissariamenti, che consentono di accelerare notevolmente le procedure rispetto agli anni precedenti, ed è stato fatto un grande sforzo per rendere immediata la disponibilità dei fondi che si deve riversare nel mondo dell’economia reale.”

l’Ufficio Stampa

La soddisfazione per il livello del dibattito e per i suoi contenuti è anche la nostra, ovviamente le affermazioni di principio dovranno trovare linfa reale per la loro attuazione, ma le questioni trattate sono senz’altro di primo piano ai fini della evoluzione del modello di Pubblica Amministrazione che tutti aspiriamo a perseguire. Pubblichiamo in questa pagina in allegato al presente notiziario: