Lavoro Agile: il comunicato della CSE con i contenuti e le risultanze della video-riunione del 24 u.s. con la Ministra del Lavoro sulle problematiche e sulle prospettive dello smart working nell’Italia del dopo Covid-19. CSE ha ricordato la strategicità per il futuro del nostro Paese del lavoro agile, per il quale occorrerà riprogettare i modelli organizzativi, implementare le dotazioni tecnologiche e infrastrutturali e le banche dati, ridefinire i profili professionali e le modalità lavorative, e infine attuare importanti programmi formativi. Per questo, serve un piano coordinato del Governo

Notiziario FLP DIFESA n. 81 del 26 settembre 2020 –

La Ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Nunzia Catalfo

Con il il precedente Notiziario FLP DIFESA n. 80 del 23 settembre u.s., abbiamo dato notizia che le CGS e CSE avevano presentato alla Ministra della Funzioni Pubblica Dadone, nel quadro del confronto avviato in questi mesi a palazzo Vidoni sullo Smart Working, un documento contenente l’analisi e le proposte delle due Confederazioni Sindacali in merito  all’esperienza del lavoro agile nell’emergenza Covid-19 in ambito Pubblica Amministrazione, e alle potenzialità del suo decollo a regime.

Di Smart Working, si è anche parlato però in questi giorni anche al Ministero del lavoro – con in questo caso la visuale rivolta prevalentemente all’esperienza del settore privato – nel corso di un apposito confronto con la Ministra Catalfo  che si è tenuto in data 24 settembre u.s., e al quale hanno partecipato le Confederazioni Sindacali.

Riportiamo di seguito il testo del comunicato diffuso dalla Confederazione CSE sui contenuti e sulle risultanze dell’incontro del 24 u.s. con la Ministra del lavoro e delle Politiche Sociali:

” Si è conclusa da poco la riunione convocata in videoconferenza dalla Ministra del Lavoro Nunzia Catalfo con le Confederazioni sindacali maggiormente rappresentative sul tema del lavoro agile. La partecipazione della CSE a questo tavolo, che riguarda i diversi aspetti del lavoro agile in entrambi i settori del lavoro, pubblico e privato, segna indubbiamente il riconoscimento della nostra rappresentatività e del ruolo che in questi mesi abbiamo svolto, sia nella gestione della fase emergenziale, che nelle proposte di regolamentazione a regime, nelle interlocuzioni avute non solo con la Ministra per la Pubblica Amministrazione Fabiana Dadone e le singole Amministrazioni e imprese, ma anche con gli organi costituzionali  e i gruppi parlamentari.

Nel corso del confronto il Segretario Generale Carlomagno ha rappresentato la necessità che in questa fase, caratterizzata ancora da una forte criticità epidemiologica, è necessario evitare le fughe in avanti e i tentativi da più parti rappresentate di rientri in massa, che non solo mirano ad azzerare le pur importanti esperienze di innovazione, ma mettono a rischio la salute di tutti e i risultati raggiunti durante la fase di lockdown. In questo ambito è necessario adattare e modificare il quadro normativo delineato dal comma 263 del Decreto rilancio.

Per quanto concerne il lavoro agile a regime la CSE ne ha confermato la strategicità come fattore di innovazione organizzativa e dei processi, di miglioramento dell’efficacia e dell’efficienza, di aumento della produttività, di conciliazione vita-lavoro, di miglioramento dell’ambiente e della vivibilità delle nostre città.

Per fare questo, come abbiamo proposto già nel documento inviato nei giorni scorsi alla Ministra Dadone, bisogna riprogettare i modelli organizzativi, implementare le dotazioni tecnologiche e infrastrutturali, le banche dati, ridefinire i profili professionali e le modalità lavorative, attuare importanti programmi formativi.

Cambiare il lavoro e il modo di lavorare necessita la ridefinizione di tutto il quadro contrattuale e delle tutele, a livello nazionale e territoriale, prevedendo l’aumento dei livelli di partecipazione, evitando forme di possibile cottimizzazione del lavoro o di disconoscimento di diritti e riconoscendo invece al lavoro agile tutte le tutele e i diritti giuridici, economici e professionali, previsti per il cosiddetto lavoro in presenza.

La CSE ha infine chiesto, come condizione fondamentale  e prioritaria, l’adozione di un Piano coordinato del Governo che definisca le linee strategiche, utilizzi le nuove risorse derivanti dal recovery fund nei settori dell’innovazione e delle infrastrutture, promuova il  confronto con le parti sociali per definire un quadro pattizio capace di gestire questa importante fase, garantendo in tutte le aziende e tutte le realtà  uguali diritti e tutele.

La Ministra Catalfo, a conclusione dei lavori, ha assicurato che il confronto proseguirà prima del 15 di ottobre, data entro la quale al momento dovrebbe cessare lo stato di emergenza, auspicando che nelle prossime riunioni tale confronto, in corso anche con le Associazioni delle imprese, possa proseguire congiuntamente per mettere a fattor comune le diverse posizioni in campo.

 La Segreteria Generale CSE “

 Seguiremo ovviamente da vicino gli sviluppi del confronto sul lavoro agile presso il Ministero del Lavoro che hanno l’obiettivo di approfondire i temi legati alle eventuali modifiche da apportare nel Titolo II della Legge 22.05.2017, n. 81 e ne daremo conto ai colleghi.

Infine, facciamo un aggiornamento per quanto attiene altri tavoli di confronto avviati presso il Ministero del lavoro, e più precisamente quello sui temi e problemi legati alle modifiche in materia di pensioni.

Come noto, sono stati avviati presso quel Ministero, già da mesi, due tavoli di confronto con le Confederazioni Sindacali del Pubblico Impiego, il primo che ha per oggetto gli interventi da inserire nella prossima legge di bilancio e il secondo le scelte da operare ai fini di una riforma previdenziale che si ponga come obiettivo il superamento di tutte le criticità innescate dalla riforma Fornero.

Come noto, dopo le riunioni di luglio, il confronto è ripreso presso il Ministero del lavoro in data 17 settembre u.s., ed ha riguardato gli interventi che dovrebbero traguardare la prossima legge finanziaria.   A conclusione del tavolo, la CSE ha diffuso un  comunicato  avente ad oggetto gli esiti del tavolo di confronto con la Ministra Nunzia Catalfo, che abbiamo riportato nel Notiziario FLP DIFESA n. 79 del 21.09.2020

Invece, per quanto attiene al secondo dei confronti previsti, riguardante questa volta la messa a punto di modifiche strutturali della legge Fornero e  originariamente previsto per il 28 p.v., informiamo i colleghi che è stato differito a data successiva, allo stato ancora non definita.

Vi terremo ovviamente anche in questo caso tempestivamente informati degli sviluppi dei confronti presso il Ministero del lavoro sulla materia previdenziale, che suscitano l’interesse di molti colleghi.

IL COORDINAMENTO NAZIONALE FLP DIFESA