Ipotesi di accordo per la distribuzione del Fondo Risorse Decentrato 2020. Nessuna valorizzazione economica del personale di area 1^, ma come nel 2019, impegni general generici. E ancora zero progressioni economiche (se ne potevano fare 2.574), esattamente come nel 2019, si è detto per non correre il rischio di perdere le risorse stanziate. Ma non è vero, un parere dell’ARAN del 2014 lo precisa, e comunque si poteva inserire una clausola di salvaguardia. Per questo, FLP DIFESA non ha firmato

Notiziario FLP DIFESA n. 92 del 28 ottobre 2020 –

Nel tardo pomeriggio del 26 u.s., la Direzione Generale per il personale civile ha inviato e reso pubblico il testo integrale dell’Ipotesi di accordo per la distribuzione del Fondo Risorse Decentrate di Amministrazione Difesa per l’anno 2020, con l’indicazione delle Parti firmatarie e di quelle non firmatarie con le relative note (testo in allegato 1 su questa stessa pagina)

La trattativa FRD 2020 è partita con enorme ritardo (31 luglio 2020), ma il confronto di fatto si è sviluppato solo a partire dalla seconda riunione (era il 30 set 2020, si veda il Notiziario n. 82 di pari data), e sin da quel momento è apparso chiaro come, preso atto che gli impegni assunti dal Ministro Guerini a luglio u.s. per implementare significativamente la dotazione del FRD 2020 non erano approdati purtroppo ad alcun risultato,   una parte delle OO.SS. fosse orientata a non realizzare comunque alcuna progressione economica per il 2020.

Detto orientamento è diventato certezza nel corso della riunione del 15 u.s. (vds. Notiziario n. 86 di pari data), nella quale la delegazione trattante di AD presentò due diverse Ipotesi di accordo, la prima con previsione di n. 2.574 progressioni economiche e la seconda con zero progressioni; in entrambe, poi, come da noi riferito in Notiziario, nessuna previsione di misure finalizzate alla valorizzazione economica del personale di area 1^.

Rispetto all’alternativa proposta dalla Delegazione di AD, la nostra scelta fu da subito molto chiara: quella di avviare una fase di progressioni economiche con decorrenza 1.1.2020, che era molto attesa dalla stragrande maggioranza dei colleghi, e che si rendeva a nostro avviso doverosa dopo la mancata realizzazione di progressioni per l’anno 2019.

Fummo perciò molto chiari al tavolo di trattativa, chiedendo di avviare le 2.574 progressioni con decorrenza 1.1.2020, modificando al contempo i criteri a maggior beneficio della anzianità, e, nel caso successivamente fossero arrivati davvero le risorse da risparmi L. 244 su cui si era impegnato il Ministro, nulla avrebbe vietato di avviare una nuova e molto più corposa fase di progressioni economiche.

La delegazione trattante si era da subito dichiarata disponibile a tal proposito, poi invece nei giorni successivi, è emersa invece in modo evidente una posizione della Delegazione trattante un po’ pilatesca, del tipo: a noi va bene tutto, scelgano le OO.SS.

E le OO.SS. in maggioranza (tutte, tranne UNSA ed FLP DIFESA, che ha presentato la nota a verbale in allegato 2 su questa stessa pagina) hanno scelto di non fare le progressioni e, incredibile a dirsi, dei 5 mln risparmiati neanche un solo € è andato al personale di 1^ Area che si dice di voler valorizzare. A babbo morto, però: lo si è detto nel 2019 per il 2020; ora nel 2020 per il 2021, ma risultato zero € in tasca!

Per giustificare la scelta di non fare le progressioni 2020, si sono utilizzati due argomenti.

Il primo, che essendo già a metà ottobre, non si sarebbe arrivati con le graduatorie emanate entro il 31 dicembre 2020. Il riscontro storico è però ben diverso: nel 2018, il bando per n. 6898 progressioni (tre volte il numero previsto per il 2020) è stato pubblicato il 21 nov 2018, e in data 22 dic le graduatorie sono poi state pubblicate. Dunque, siglando l’Ipotesi entro il 20 ott 2020, era ragionevole immaginare, magari anche operando pressioni su MEF/FP, che entro 30 giorni l’accordo avrebbe potuto essere certificato, e a seguire si sarebbe dato il via alla procedura.

Il secondo argomento appare ancor più insostenibile: che, nell’ ipotesi di mancata pubblicazione delle graduatorie entro il 31 dicembre 2020, si sarebbe corso il rischio della perdita del relativo finanziamento ( i 5 mln), posizione questa che nei post diffusi da alcune sigle si mette in bocca alla stessa D.G.. Non è proprio così….

Alle sigle firmatarie, e nel caso anche alla nostra DG, facciamo presente a tal proposito che, intanto si sarebbe potuto inserire in accordo una clausola di salvaguardia (vds nota a verbale FLP); in secondo luogo,  facciamo loro presente che, in risposta a un quesito dell’Università di Ferrara avente per oggetto “diverso utilizzo delle somme stanziate” per progressioni, assunto a prot. con il n. 6400/2014, l’ARAN con nota n. 12333 del 11.07.2014 (che pubblichiamo in allegato 3 su questa stessa pagina) rispondeva che le somme non utilizzate nell’anno in corso “devono essere portate in aumento delle risorse dell’anno successivo”, fatta salva la medesima finalizzazione.

In buona sostanza: se le progressioni con decorrenza 1.1.2020 non fossero arrivate al traguardo, i 5 mln impegnati non sarebbero andati persi, ma sarebbero transitati nel FRD 2021 sempre per finanziare progressioni. Perché allora il no?

Questi i fatti, nudi e crudi, e ci è parso doveroso precisare la nostra scelta di fronte ai colleghi.

In allegato, l’Ipotesi di accordo FRD 2020 con firme e note, e in file separato la nota a verbale FLP DIFESA

p. LA SEGRETERIA NAZIONALE- Maria Pia Bisogni e Pasquale Baldari

Allegato 1: 26.10.2020 – Ipotesi di Accordo FRD AD 2020 con firme delle Parti

Allegato 2: Ipotesi FRD 2020 – Nota a verbale FLP DIFESA

Allegato 3: 11.07.2014 – Parere ARAN n. 12333 a Università di Ferrara su diverso utilizzo somme stanziate