Avviato l’esame in Commissione Difesa della Camera di due disegni di legge di modifica della Legge 244/2012 (riforma Di Paola): l’uno propone la proroga decennale dei termini, l’altro anche un riassetto ordinamentale. Entrambi sono di nostro interesse per le molteplici ricadute, non ultime quelle sul trattamento economico accessorio, alla luce dei vincoli dettati dalla legge di bilancio per l’impiego dei 20 + 30 mln di €, subordinati alla riduzione degli organici a 20.000 unità fissata dalla L. 244

Notiziario FLP Difesa n. 3 del 13 gennaio 2020 –

L’ex Ministro della Difesa Gianpaolo Di Paola

Nel Supplemento Ordinario n. 46/L alla Gazzetta Ufficiale n. 322 del 30.12.2020, è stata pubblicata la legge 30.12.2020, n. 178 recante “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2021 e bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023”.  Il testo del provvedimento è quello già votato alla Camera in data 23 dicembre u.s. e che, come da noi anticipato nel Notiziario n. 114 del 28.12.2020, non ha subito modifiche nel secondo passaggio parlamentare.

Confermate ovviamente anche le norme di particolare interesse del personale civile della Difesa, da noi proposte in forma di emendamenti al DDL e poi sempre da noi fortemente sollecitate in sede politico-parlamentare, dandone conto ai colleghi in corso d’opera attraverso i ns. numerosi e successivi Notiziari ( n. 103 del 21 nov; n. 104 del 27 nov;  n. 105 del 1 dic; n. 107 del 3 dic; n. 110 del 21 dic e n. 114 del 28 dic), a differenza di quanti ne hanno solo opportunisticamente rivendicato i meriti ex post, senza aver mai dato conto prima delle proprie proposte e iniziative.

Le disposizioni di nostro primario interesse sono oramai ben note ai colleghi: assunzioni straordinarie di n. 431 unità di personale civile non dirigenziale per Enti dell’area Industriale nel triennio 2021-2023 (art. 1, co. 917 e 918); incremento di 20 mln di € del FRD Difesa e messa in disponibilità di altri 30 mln di € per l’aumento dell’Indennità di Amministrazione (IdA)  (art. 1, co. 983), misure entrambe finalizzate a ridurre il gap retributivo.

Nella foga di rivendicare il merito degli incrementi economici disposti dalla L. 178 (“50 mln in più, evviva!”), molti non hanno dato conto della condizione che vincola le risorse di cui sopra, che riportiamo di seguito fedelmente traendola dallo stesso comma 983: “L’utilizzo delle predette risorse è subordinato alla progressiva riduzione, sino al raggiungimento del numero di 20.000 unità, della dotazione organica complessiva del personale civile del Ministero Difesa….da operare in sede di programmazione triennale del fabbisogno di personale…”.

Messa così, la condizione fissata dalla legge di bilancio 2021 incrocia indiscutibilmente la norma introdotta nel 2012 dalla Legge n. 244. Legge, quella, a suo tempo osteggiata solo da FLP DIFESA, al punto di scendere in piazza (si veda il Notiziario n. 94 del 9.07.2012 dal titolo eloquente: “Il coraggio di esserci, anche da soli”), e che era finalizzata a riequilibrare la spesa riducendo i costi per il personale (allora al 70%, di cui comunque solo il 10% per i dipendenti civili) a beneficio  del c.d. “esercizio”.  Da qui, la prevista riduzione entro il 2018 del 30% (minimo) dell’assetto di allora delle FF.AA. attraverso provvedimenti di soppressione/riorganizzazione in chiave soprattutto interforze, e il taglio di 33mila posizioni militari e di 10mila posizioni civili, fissandone la dotazione organica al 31.12.2024 in 20.000 unità.

Ebbene, oggi tutte le Parti interessate (OO.SS., ma anche i Vertici militari) convergono nel giudizio negativo sugli effetti prodotti da quella legge, che non ha riequilibrato le spese della Funzione Difesa nella direzione indicata (50% personale; 25% esercizio; 25%  investimenti): nel 2019 la spesa per il personale è stata pari al 74,36%, quella per l’esercizio al 13,9% e quella per gli investimenti all’11,73%. Un fallimento clamoroso. I danni sono stati però anche altri, in primo luogo quelli prodotti sul funzionamento degli Enti dell’area industriale della Difesa (Poli, Arsenali e Centri Tecnici): la previsione delle riduzione a 20.000 unità dell’organico del personale civile ha impedito il turnover delle professionalità civili, in particolare tecniche, e ne ha determinato le forti criticità ripetutamente denunciate anche dai Vertici (ricordiamo le audizioni parlamentari dei Cti Logistici di Esercito e Marina), e le richieste di proroga.

Un grido di dolore positivamente raccolto da alcuni parlamentari, che si sono fatti promotori di due disegni di legge:

  • il primo, AC. 1934 a firma Deidda ed altri, che proroga di un decennio i termini temporali di riduzione della dotazione organica civile sostituendo il riferimento all’anno 2024 con quello all’anno 2034;
  • il secondo, A.C. 2802 a firma Lo Monaco e altri che, oltre alla proroga decennale, assegna al Governo una delega per un nuovo riassetto ordinamentale

Pubblichiamo in questa pagina i testi dei due AA.CC; il documento prodotto dall’Ufficio Studi della Camera e, infine, il resoconto della seduta del 16 dic. u.s. della Commissione Difesa della Camera che ha avviato l’esame dei DD. DD. LL.).

Ci dobbiamo allora chiedere: che ne sarà delle maggiori risorse a noi destinate dalla legge di bilancio, nei diversi casi che le iniziative parlamentari di cui sopra approdassero o meno a conclusione, e producessero o meno altri numeri di dotazione organica e/o la proroga decennale al 2034?

La risposta non potrà che venire dal prosieguo dell’esame parlamentare dei due provvedimenti, che seguiremo con attenzione dandone puntualmente conto ai colleghi.

Cordiali saluti.

p. LA SEGRETERIA NAZIONALE- Maria Pia BISOGNI e Pasquale BALDARI

Allegato 1: 26.06. 2019 AC 1934 – DDL differimento della riduzione delle dotazioni organiche

Allegato 2: 26.11.2020 AC 2802 – DDL revisione assetto strutturale e organizzativo Difesa e differimento termini riduzione delle DD.OO.

Allegato 3:15.12.2020 Ufficio Studi della Camera – Schede di lettura

Allegato 4: 16.12.2020 resoconto seduta IV Commissione Difesa