Approvato il Decreto Legislativo che estende al pubblico impiego l’esercizio del diritto al congedo di genitorialità e assistenza, superando la discriminazione finora esistente. Si tratta del congedo di paternità, nato nel 2012, e diventato strutturale con la legge di bilancio 2022 – 10 giorni di congedo del padre, usufruibili all’interno dei due mesi antecedenti il parto e dei 5 mesi successivi, anche in concomitanza con la madre, retribuiti al 100%. In caso di adozione il diritto decorre dal momento dell’entrata in famiglia del bambino

Notiziario FLP Difesa n. 39 del 27 giugno 2022 –

Pubblichiamo di seguito il Notiziario FLP n. 19 del 25 giugno u.s., che reca le positive valutazioni della nostra O.S. in merito all’approvazione del D.Lgs.vo che attua la normativa europea 2019/1158. Un obbiettivo fortemente voluto da FLP, intervenuta più volte in questi mesi nei confronti del Governo e delle Commissioni parlamentari.

     Salutiamo con soddisfazione l’approvazione in Consiglio dei Ministri del Decreto legislativo emanato in attuazione della Direttiva dell‘Unione Europea 2019/1158,  in materia di equilibrio tra attività professionale e vita familiare per i genitori che all’art. 1 comma 2 prevede che ”nell’ottica della piena equiparazione dei diritti alla genitorialità e all’assistenza, i congedi, i permessi e gli altri istituti oggetto del presente decreto, salvo che non sia diversamente specificato, sono direttamente applicabili anche ai dipendenti delle pubbliche amministrazioni.”

     Ricordiamo che l’istituto del congedo di paternità, inizialmente previsto nel 2012, negli anni si è notevolmente consolidato, e con la legge di bilancio del 2022 è diventato strutturale e a regime, con la previsione della concessione fino a 10 giorni di  congedo del padre, usufruibili nel periodo tra i due mesi antecedenti il parto e i 5 mesi successivi, anche in concomitanza con la madre.  I giorni in questione possono essere fruiti anche separatamente, e la retribuzione prevista è pari al 100 per cento. In caso di adozione il diritto decorre dal momento dell’entrata in famiglia del bambino.

     Peccato però che tale norma, in questi dieci anni, non ha trovato mai operatività nella pubblica amministrazione a causa dell’interpretazione della Funzione Pubblica che, nel ravvisare la mancata emanazione della norma di raccordo prevista dalla legge del 2012, ne  ha escluso l’applicazione. Il solito corto circuito normativo, unito a una certa sciatteria del legislatore e alla forte propensione burocratica che ancora oggi alberga negli Uffici del Ministro per la Pubblica amministrazione.

     La FLP in questi anni, nel solco delle iniziative assunte nel campo delle tutele e dei diritti, che hanno contraddistinto in modo assolutamente significativo la sua azione, ha chiesto ripetutamente che venisse superata questa discriminazione e nelle scorse settimane è intervenuta più volte nei confronti dei Ministeri interessati (Famiglia, Pari opportunità, Lavoro, Pubblica amministrazione, Economia) e delle Commissioni parlamentari che si sono espresse sullo schema di Decreto legislativo.

     Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale quindi la norma diverrà pienamente applicabile anche alla Pubblica Amministrazione.  Ai lavoratori, comunque, diciamo fin da subito che vigileremo come FLP, con il consueto impegno, per la sua immediata operatività e non tollereremo che i soliti gattopardi possano frapporre  nuovi e speciosi ostacoli relativi a  presunte coperture economiche sull’applicazione dell’istituto.

La  Segreteria Generale FLP

Vigileremo ovviamente sulla applicazione della norma anche in Difesa. E’ tutto, cordialissimi saluti

                                                                                        IL COORDINAMENTO NAZIONALE FLP DIFESA

Allegato : 27.06.2022 All Articolo IlMessaggero