Incontro con il SSS on. Mulè. All’o.d.g. assunzioni e trattamento economico del personale civile. L’impegno per promuovere le assunzioni autorizzate (FLP Difesa chiede trasparenza e partecipazione su profili, numeri e sedi di destinazione, ma anche un piano straordinario di nuove assunzioni). A giugno gli arretrati del CCNL, a luglio l’ adeguamento degli stipendi. L’impegno per la riassegnazione dei 21 milioni perduti . FLP Difesa chiede la riassegnazione alla Difesa dei risparmi assunzioni e l.244, e il riavvio dei tavoli tecnici, (quali “mobilità” e “problematiche del personale ex militare”).

Notiziario FLP Difesa n. 36 del 7 giugno 2021 –

Il SSSD On. Mulè

In data odierna, si è tenuta la seconda riunione in videoconferenza con il Sottosegretario di Stato alla Difesa (SSSD) On.le Giorgio Mulè, su delega del Ministro Guerini, per un punto di situazione sulle seguenti tematiche da trattare: sviluppi relativi al trattamento economico del personale civile e procedure di reclutamento in corso e di prossimo avvio.

In apertura della riunione, il SSSD ha sottolineato le iniziative sino ad oggi messe in campo dal Ministero, per conseguire l’autorizzazione (non certa) ad un numero più consistente di assunzioni (n°2430) e per ridurre il gap retributivo del personale civile della Difesa rispetto al personale delle altre PP.AA.. Inoltre, ha sintetizzato il punto di situazione dei positivi risultati sinora ottenuti a seguito delle continue interlocuzioni avute con Mef, F.P., Aran e Parlamento: per quanto riguarda il trattamento economico, i risparmi di 20 milioni di euro sono stati assegnati al FRD, che hanno finanziato le progressioni interne effettuate nel 2021 (che saranno pagate dopo l’estate), e i risparmi di 30 milioni di euro sono stati destinati all’aumento dell’indennità di amministrazione Difesa inserita nel CCNL FC 2019-2021. Benefici economici che si aggiungono a quelli derivanti dagli aumenti contrattuali, che saranno pagati a giugno (arretrati) e luglio p.v. (adeguamento stipendio), ed all’armonizzazione delle indennità di amministrazione tra i Ministeri (già pagata ad aprile u.s…). Prosegue, invece, l’impegno del Ministero a cercare soluzioni per la riassegnazione dei 21 milioni di euro da destinare al FRD, utilizzati sino al 2021 per finanziare la performance organizzativa. In merito alle assunzioni, il DPCM 29.03.2022 ha riaperto la strada interrotta negli anni: vi sono già state 200 assunzioni di funzionari amministrativi ed altre a stretto giro con lo scorrimento delle graduatorie ancora valide; saranno a breve assunti i funzionari tecnici che hanno partecipato al bando gestito dal Ripam; sarà indetto nei prossimi giorni e comunque prima della pausa estiva, il concorso per 15 dirigenti non generali con riserva del 50% dei posti al personale di terza area della Difesa; è in dirittura di arrivo il bando per il corso-concorso selettivo di n.315 unità tecniche destinate all’Arsenale MM di Taranto; prosegue la predisposizione delle altre procedure concorsuali autorizzate, che saranno portate a termine entro la metà del prossimo anno; proseguono le assunzioni in AID, nel 2022, di personale funzionario e assistenti, vincitori di concorsi già effettuati o per scorrimento delle graduatorie degli idonei ma non vincitori di concorso. In riferimento alla formazione del personale, è stato approntato un programma di riqualificazione delle risorse umane che interesserà 4000 dipendenti. Ha subito dopo passato la parola alle OO.SS.

La FLP DIFESA in premessa, ha riconosciuto l’impegno dimostrato dal Ministro ed i risultati sinora conseguiti, ed ha salutato il dott. Francesco Rammairone che ha assunto da poco l’incarico di Vice Capo di Gabinetto del personale civile, apprezzando il primo approccio dello stesso tenuto con le OO.SS., attraverso un aperto dialogo che sicuramente porterà al ripristino e al rafforzamento delle relazioni sindacali a livello nazionale.

FLP DIFESA, che già nella riunione del 17 febbraio u.s. aveva dettagliato le problematiche che affliggono il personale civile della Difesa (vds. Notdif n.13 del 18.02.2022), nel suo intervento ha focalizzato l’attenzione su due aspetti fondamentali e legati ad entrambi agli argomenti in esame: 1) la necessità di quantificare, recuperare e riassegnare tutti i risparmi derivanti dalla riduzione dell’organico del personale civile della Difesa imposto dalla Legge 244/2012, individuando possibili “sacche” di risparmi non utilizzati e non restituiti; 2) la urgente esigenza di attuare a breve termine le assunzioni già autorizzate con i DPCM e con specifiche leggi e di presentare al MEF e FP la richiesta di autorizzazione di un piano straordinario di assunzioni per far fronte all’esponenziale esodo di personale che va in pensione, che sta determinando un aumento della spesa al Ministero (dovendo optare alla esternalizzazione di tutte le manutenzioni) e sta portando gli Enti al “collasso”, anche prima del 2024, come più volte segnalato dalle OO.SS: e dagli stessi SS.MM. in tutte le sedi ivi comprese quelle parlamentari.

TRATTAMENTO ECONOMICO – Analizzando e confrontando i dati riportati nel DPCM 20.06.2019 (riferito al PTFP 2018-2020) che ha autorizzato 235 assunzioni e nel DPCM 29.03.2022 (riferito al PTFP 2021-2023) che ha autorizzato 2430 assunzioni, si evince che dal primo DPCM sono residuati circa 6 milioni di euro rispetto alle risorse disponibili e che dal secondo DPCM sono residuati circa 15 milioni di euro. A riguardo, tenuto conto che gli stessi DPCM prevedono la possibilità che se l’Amministrazione è interessata ad utilizzare queste risorse residue per altre assunzioni, ne deve fare richiesta al MEF e FP per poi essere valutata la fattibilità, la FLP DIFESA ritiene che se tale richiesta non è stata formalizzata dal Ministero Difesa, i residui delle risorse economiche messe a disposizione e che derivano dai risparmi della Legge 244/2012 dovrebbero essere riassegnati a beneficio del personale civile e non restare nelle casse del MEF.

In merito ai 30 milioni di euro di risparmi assegnati all’aumento dell’indennità di amministrazione (IDA) dal 2021 del personale civile della Difesa, poi inseriti nel CCNL FC 2019-2021, FLP DIFESA resta dell’avviso che una parte di tali risorse non siano state utilizzate, restando nelle casse del MEF, in linea con la risposta fornita da Persociv all’ARAN prima della firma del contratto. A riguardo, FLP DIFESA propone di effettuare un ulteriore approfondimento e di verificare la possibilità di riassegnare tali residui di risorse economiche al personale civile.

L’operazione contabile di riassorbimento nell’assegno ad personam del personale ex militare transitato all’impiego civile delle risorse derivanti dalla perequazione dell’IDA prevista con DPCM e dall’incremento dell’IDA derivante dalle attuali norme contrattuali che utilizzano i risparmi della Difesa, ad avviso della FLP DIFESA comporta una perdita di risorse economiche (risparmi) per i dipendenti civili e una crescita di risorse nelle casse del MEF. Le risorse economiche con una mano ce le danno e con l’altra se le riprendono. Invece, rendere nuovamente disponibili tali risorse nel FRD ed indirizzarle alle ex progressioni interne e alla fase di prima applicazione del nuovo sistema di classificazione previsto dal CCNL (differenziali stipendiali), porterebbe ad un concreto beneficio economico a tutti, ivi compresi i predetti ex militari transitati all’impiego civile che di fatto subiscono evidenti penalizzazioni economiche e pensionistiche.

A riguardo, la FLP DIFESA ha reiterato la richiesta di attivare quanto prima uno specifico tavolo tecnico per risolvere le varie problematiche che affliggono i ns. colleghi ex militari ed un altro tavolo tecnico per rideterminare i criteri della mobilità volontaria ordinaria al fine di riavviare un istituto fermo da oltre tre anni.

La FLP DIFESA nel ribadire l’urgenza di definire i risparmi di Ministero e la verifica della loro riassegnazione al personale civile, nonché di richiedere al MEF le risorse aggiuntive al FRD previste dalla legge di bilancio 2022 e richiamate nel CCNL, ha segnalato che il MEF ancora non ha fornito i dati economici delle risorse certe disponibili per poter avviare la contrattazione sul FRD 2022, a cui sono collegati alcuni istituti contrattuali come ad esempio la definizione del nuovo sistema di classificazione del personale e l’attuazione delle norme di prima applicazione; infine, ha segnalato la necessità di definire in tempi brevi il regolamento applicativo del lavoro agile nei termini indicati dal vigente CCNL.

ASSUNZIONI – Il PTFP 2018-2020 indicava al 1.1.2018 una presenza di personale civile pari a 24.809 unità (escluso ex militari transitati) e una previsione totale di pensionamenti per limiti di età nel triennio pari a 2.070 unità, mentre il PTFP 2021-2023 riportava al 1.1.2021 una presenza di personale civile pari a 18.919 unità ed una previsione totale di pensionamenti per limiti di età nel triennio stimati in 1.763 unità. Dal confronto dei dati numerici dei due PTFP si nota che i pensionamenti ipotizzati per il 1.1.2021 si sono triplicati (non 2.070 unità ma 5.890 fuoriuscite a vario titolo) e risulta essere plausibile che tale tendenza possa consolidarsi nel prossimo triennio, addirittura con percentuali superiori, (con l’esodo del personale assunto in forza della ex L.285).

I dati esaminati fanno emergere tutte le criticità che già oggi presentano gli Enti della Difesa, soprattutto negli Enti dell’area industriale e negli Stabilimenti di lavoro, ad esempio: alla data odierna nell’Arsenale MM di Taranto rispetto a 1428 unità previste nella TOO sono presenti solo 940 unità di cui circa 370 ex militari, presentando di fatto alla data odierna e non a dicembre 2024 una carenza di personale civile di circa il 60%.

Questi sono i motivi e le preoccupazioni che inducono la FLP DIFESA a chiedere: – un urgente piano straordinario di assunzioni, ritenendo positive ma insufficienti quelle previste dal DPCM 29.03.2022 ed evitando quello che oramai un po’ tutti dicono “il collasso” degli Enti della Difesa; nello stesso tempo; – l’avvio di iniziative politiche, per inserire una norma di legge che preveda, a similitudine di quanto sta avvenendo per il personale militare con il nuovo testo unificato di modifica del COM, la proroga della tempistica per la riduzione dell’organico del personale civile stabilita dalla legge 244/212; – l’avvio di una iniziativa politica, atta a ristabilire una norma di legge che preveda la riserva del 60% dei posti a concorso in favore degli enti dell’area industriale, norma del COM scaduta a dicembre 2020 e senza aver prodotto i suoi effetti nel corso di vigenza a seguito del blocco delle assunzioni.

La FLP DIFESA ha evidenziato che nella predisposizione dei PTFP, si è sempre tenuto conto prioritariamente di quanto richiesto dagli Organi Programmatori (SMD, SMM; SME; SMA, SGD), ad invarianza della “dotazione” di spesa potenziale e dei limiti assunzionali, i quali programmano i fabbisogni sulla base delle scelte delle professioni e delle competenze che effettivamente servono all’Amministrazione, ma tenendo conto anche del futuro riassetto organizzativo conseguente al ridimensionamento degli organici previsto dalla legge 244/2012, e che tali scelte sono di indirizzo per l’approvvigionamento e la distribuzione del personale nonché per lo strumento della riconversione professionale nonché per il perseguimento degli obiettivi di performance organizzativa. Ma le scelte degli Organi Programmatori, che influiscono sulle missioni degli Enti e sulle loro tabelle organiche, non sono portate a conoscenza delle Parti sindacali, e sono soggette a continui cambiamenti di rotta, senza avere la possibilità di applicare correttamente gli istituti contrattuali collegati, a volte sembrando in controtendenza con la progettualità di F.A. (come ad es. con il Piano Industriale Integrato degli Arsenali 2020-2025 presentato da Maricomlog nell’anno 2020). Pertanto, è stato richiesto di rendere partecipi le OO.SS. delle scelte in corso, e di dare tempestiva trasparenza alle tabelle organiche di Ente e alle relative modifiche.

A conclusione della riunione, il SSS On. Mulè nell’apprezzare il lavoro svolto da tutti e nel particolare ringraziare la dott.ssa Montemagno che fra pochi giorni andrà in pensione (cui porgiamo anche noi i migliori auspici per la nuova stagione della sua vita), ha sottolineato le priorità del Ministero:

  • Aggiornare in tempi brevi il PTFP 2022-2024, con professionalità e numeri adeguati, e informare le OO.SS. dopo l’estate, verificando le proiezioni reali dei pensionamenti;
  • Definire il regolamento sul lavoro agile ed invio alle OO.SS. entro 2 o 3 settimane;
  • Valorizzare la formazione e predisporre il catalogo di corsi per il personale civile;
  • Per la conferma del personale civile che riveste l’incarico di Dirigente Generale nell’ambito delle percentuali previste dalla norma ma senza aver maturato i 5 anni, ottenere l’approvazione dell’ emendamento già condiviso con la FP, che deroga la norma sino a dicembre 2027;
  • Continuare gli approfondimenti per ricercare soluzioni che portino al recupero delle risorse economiche che finanziano l’IDA e che ritornano al MEF, a seguito del riassorbimento dell’assegno ad personam del personale ex militare che per motivi di salute è transitato all’impiego civile, e alla riassegnazione al personale civile dei 21 milioni di euro;
  • Dopo l’estate, sarà fornita l’informazione e saranno avviati confronti con le OO.SS., sulle assunzioni e sui risparmi derivanti dalla L.244/2012.

Cordialissimi saluti

IL COORDINAMENTO NAZIONALE FLP DIFESA   Maria Pia BISOGNI – Pasquale BALDARI