Riprendono dopo un lungo silenzio le relazioni sindacali a Segredifesa alla presenza del Gen. C.A. Portolano. Fra le criticità dela bozza di decreto di riordino di SGD: i tagli all’organico di Persomil, la soppressione dell’Ufficio Infortunistico, la soppressione del Centro per la Formazione della Difesa. La grave situazione dell’UTTAT di Nettuno: la sua RSU presenta un documento durissimo, che annuncia lo stato di agitazione del personale e l’avvio di iniziative di denuncia delle enormi difficoltà a proseguire nella attività dell’Ente a causa della grave emorragia di personale, privo di turnover.

Notiziario FLP Difesa n. 16 del 24 febbraio 2023 –

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In data odierna si è svolto l’incontro con il Segretario Generale della Difesa Generale C.A. Luciano Portolano, presso palazzo Guidoni a Centocelle.

La riunione si è aperta con i consueti saluti di benvenuto da parte del Generale, che ha messo in evidenza come nella la sua lunga carriera abbia più volte incontrato le rappresentanze sindacali ed auspicato che anche nel ruolo che attualmente ricopre possano esserci incontri proficui e produttivi.

Ha sottolineato, inoltre, la peculiarità del Ministero Difesa nell’importante ruolo che ricopre nel sistema paese e il fondamentale contributo della componente civile in questo compito e evidenziandone l’apprezzamento a tutti i livelli. Ha poi lasciato la parola alle parti sociali per una prima rappresentazione delle problematiche.

Tutte le sigle hanno ringraziato il Generale per la convocazione e l’apprezzamento da lui formulato nei confronti del ruolo del personale civile, ma hanno anche lamentato il ritardo sia nella convocazione che nell’affrontare le criticità nei rapporti con le OO.SS..

Nel nostro intervento abbiamo:

  • rivendicato la nostra battaglia contro la Legge 244/2012, che di fatto sta creando i problemi per la definizione di organici adeguati alle reali esigenze del Ministero, ricordando lo sciopero organizzato all’epoca conclusosi con la manifestazione in via XX Settembre. A tal proposito abbiamo chiesto A Segredifesa, così come a tutti i vertici istituzionali, di intervenire verso il Governo e il Parlamento per una proroga della legge come avvenuto per il personale militare. I danni della L.244 non si esauriscono nel blocco del turn over, ma determinano oggi anche una minore appetibilità del nostro Ministero per coloro che si candidano all’assunzione, posto che i nostri lavoratori sono ritenuti scarsamente apprezzati e sottopagati rispetto ad altre amministrazioni;
  • evidenziato la deriva delle relazioni sindacali, ribadendo che pur avendo nel tempo inviato molteplici richieste d’incontro, contributi, note e quant’altro, i riscontri sono stati davvero esigui per non dire nulli;
  • sottolineato, rispetto alla bozza di decreto di riordino di SEGREDIFESA e enti dipendenti, che contrariamente a quanto promesso a novembre scorso nessun confronto era ancora stato avviato;
  • rimarcati i punti della bozza di decreto che riteniamo particolarmente critici: i tagli degli organici nella Direzione Generale di Persomil, la soppressione dell’ufficio antinfortunistico passato alle dirette dipendenze del Segretario Generale, la soppressione del Centro per la formazione della Difesa sostituito da una commissione di esperti indipendente, la cancellazione di molte posizioni organiche;
  • rappresentata la situazione critica degli enti dipendenti, in particolare l’UTTAT di Nettuno, presente alla riunione con la propria RSU che ha successivamente letto un durissimo documento nel quale hanno comunicato lo stato di agitazione del personale ed avviato una serie di iniziative finalizzate a sensibilizzare l’Amministrazione sulla grave carenza di personale che rende difficile l’attività importantissima di questo Ente per tutte le Forze Armate. In più le stesse hanno presentato proposte e contributi per arginare tale situazione, dimostrando così la volontà di preservare il proprio lavoro e la mission del proprio ente. Tali problematiche, unite alla perdita di personale tecnico e della trasmissione del know-how, sono purtroppo legate alla necessità impellente di assunzioni, che più volte questa O.S. ha fatto presente in tutti i tavoli competenti;
  • rilevato che in merito al lavoro agile la bozza non è assolutamente coerente con lo spirito della norma e la delegazione trattante non ha recepito i primi suggerimenti e indicazioni relativamente alla bozza pervenuta circa un anno fa provenienti dalla nostra Organizzazione Sindacale, mostrando una forte diffidenza nell’applicazione della norma e conseguentemente creando difficoltà nella stessa applicazione;
  • invitato l’amministrazione ad una particolare attenzione riguardo l’annosa quanto spinosa questione della mobilità: per il personale in situazione di gravità per mancanza di utile impiego, per il personale militare transitato nei ruoli civili che vivono situazioni di forte disagio ed infine per la mancanza di un bando di mobilità ordinario che andrebbe pensato con parametri e condizioni diverse soprattutto per quanto riguarda i gradi di scopertura.

In conclusione, nella replica sia del Segretario Generale sia del Dott. Lunerti membro della delegazione trattante, pur sottolineando nuovamente la rilevanza del ruolo della componente civile nel Ministero della Difesa, è stata ribadita la scelta di un taglio, per quanto riguarda il decreto di riorganizzazione del Segretariato Generale,  di 13 dirigenti e 361 unità  derivanti dall’applicazione dei vari decreti in essere e che, comporterà se nulla cambierà da un punto di vista legislativo, ulteriori pesanti tagli al 2024.

Per quanto riguarda la bozza di decreto di struttura pur ammettendo che lo stesso è in fase di rielaborazione non è stata data alcuna disponibilità ad un incontro specifico prima che venga inviato a Gabinetto Difesa.

Per quanto riguarda la soppressione del 4°ufficio per l’antinfortunistica, in precedenza dipendente dal 1° Reparto, la motivazione addotta è stata che il Segretario Generale ha ritenuto opportuno avocare direttamente a sé l’ufficio data la rilevanza della materia.

Infine è stata illustrata una slide che riepilogava i concorsi per le assunzioni banditi fino ad oggi e quelli previsti per il presente anno: 431 unità di cui: 374 assistenti tecnici e amm.vi e 57 funzionari tecnici e amm.vi; 1676 unità di cui: 1257 assistenti tecnici e amm.vi e 419 funzionari tecnici e amministrativi; non ne è tuttavia stata rilasciata copia alle parti, che pure l’hanno richiesta, evidentemente evitando così verifiche e approfondimenti.

In conclusione, non possiamo ritenerci soddisfatti degli esiti della riunione, pur a fronte della dichiarata  disponibilità da parte del Gen. Portolano ad avviare una serie di incontri a cadenza definita o in presenza di situazioni particolari, come da noi specificatamente richiesto, ed auspichiamo che per il futuro si possano individuare risposte più esaustive e percorsi di confronto che consentano soluzioni condivise alle problematiche rappresentate e alle legittime istanze. Restiamo comunque in attesa degli sviluppi dei prossimi incontri.

E’ tutto, cordialissimi saluti.

p. IL COORDINAMENTO NAZIONALE FLP DIFESA Maria Pia BISOGNI – Leonia CARDONE – Giampietro CROCETTI