Si è svolto a Persociv il confronto sulla circolare sui turni e sul Regolamento del Lavoro Agile. Materie complesse: molto tecnica quella dei turni, dove l’AD sta stringendo i cordoni della borsa, nell’intento di razionalizzare la spesa (il 20% delle risorse del FRD 2022 è andato in quella direzione), avvalendosi di pareri ARAN e dei limiti contrattuali. Molto politica quella del Lavoro Agile, dove FLP Difesa ha denunciato lo scoperto tentativo dell’A.D. di renderlo impraticabile, ignorando scientemente Il CCNL FC 19-21, e tentando di disciplinarlo in modo restrittivo con le regole del Lavoro da Remoto

Notiziario FLP Difesa n. 12 del 20.02.2023 –

Si è tenuta stamane la riunione a Persociv per proseguire il confronto sulla circolare che aggiorna la gestione dei turni, e per avviare quello sul Regolamento per il Lavoro Agile. Di seguito le osservazioni e le proposte di FLP Difesa, relazionate in sede di riunione e formalizzate con rispettive note per Persociv:

Turni:

  • si chiede di riconfermare la metodologia del calcolo del monte orario lavorativo dei turnisti negli stessi limiti orari dei non turnisti, ivi comprese le festività infrasettimanali (come sin ora fatto), anche alla luce dei recenti indirizzi giurisprudenziali formulati dalla Corte di Cassazione richiamati in sede di riunione;
  • si sollecita l’avvio in tempi brevi della contrattazione integrativa prevista in materia di turni e reperibilità, prevedendo fra l’altro la possibilità di introdurre la fattispecie dei turni cosiddetti “Superfestivi”;
  • si propone di introdurre nuove procedure per ridurre la tempistica dei pagamenti delle turnazioni per prestazioni già rese dal personale, anche attraverso la contrattazione degli impegni di spesa mediante accordi stralcio trimestrali da riassorbire successivamente nell’accordo FRD 2023, a similitudine di quanto già avviene nel Ministero della Cultura;
  • si propone di prevedere la collocazione della pausa psico-fisica anche immediatamente prima o dopo il turno;
  • si sollecita l’avvio di studi di fattibilità in merito alla possibilità di ridurre a 35 ore settimanali l’orario del personale turnista;
  • si chiede di intervenire per garantire la copertura economica per il pagamento dello straordinario effettuato dal personale reperibile, giornaliero o turnista, su chiamata dell’Amministrazione per esigenze di servizio previa autorizzazione del dirigente. Si fa in particolare riferimento al personale turnista inserito nei turni di reperibilità, anche al fine di evitare specifiche ricadute negative: infatti, a causa del mancato pagamento dello straordinario per mancanza di adeguati finanziamenti, la scelta obbligata dei lavoratori turnisti è di trasformare le ore rese in straordinario in riposi compensativi, con la conseguenza di perdere poi le corrispondenti indennità di turno nelle ore o giornate lavorative programmate in turnazione;
  • si propone di prevedere che ove non sia possibile, per esigenze organizzative e/o del dipendente, recuperare il debito determinato da una assenza nella giornata immediatamente successiva, sia consentito di procrastinare il recupero in un più ampio arco temporale (30/60 giorni), in modo da garantire al contempo l’ordinato prosieguo della pianificazione dei turni, senza peraltro considerare il dipendente in posizione di assenza ingiustificata nel giorno di preteso “riposo compensativo”;
  • si chiede di Integrare la circolare in materia di turni con la regolamentazione dei singoli istituti contrattuali (p.e. le assenze a vario titolo, l’orario flessibile) e con le norme del DLvo 66/2003 (p.e. in materia di lavoro notturno);
  • si segnala la necessità di aggiornare le tabelle orarie dello straordinario e dei turni al primo novembre 2022, in relazione all’entrata in vigore del NOP E della tabella H del CCNL FC 2019-2021, posto che le tabelle allegate alle circolari emanate in materia da Persociv nel giugno 2022 facevano riferimento la tabella F dello stesso CCNL.

 Regolamento per il Lavoro Agile:

la premessa di ordine generale è che ad una prima lettura del documento pare evidente come siano ben poche le modifiche portate alla bozza dello stesso documento che risale all’incirca a un anno fa, e mai giunta a perfezionamento, come se in mezzo non ci fosse stata la enorme novità del “Lavoro a distanza” di cui al titolo V° del CCNL FC 2019-2021 e l’introduzione a fianco del Lavoro Agile anche del Lavoro da Remoto.

L’impressione che se ne ricava è che il documento sia stato redatto senza alcuna convinzione, se non quella di doverlo fare come adempimento forzato, non gradito, ed a non promuovere in alcun modo. Nessun segnale è presente che faccia percepire la consapevolezza e la condivisione degli obbiettivi che la norma si prefigge: conciliare i tempi di lavoro e di vita in una contestuale ottica di miglioramento del servizio; promuovere la mobilità sostenibile riducendo gli spostamenti non necessari, in ottica ambientalista che miri alla diminuzione del traffico urbano; promuovere la cultura della prestazione lavorativa per obbiettivi; cercare soluzioni organizzative che portino ad economie di gestione: contemperare le esigenze di mobilità territoriale con la continuità del servizio. E  se la connotazione primaria dello S-W è il lavoro per obiettivi e la responsabilizzazione del lavoratore, ebbene di tutto questo non c’è traccia alcuna nel testo predisposto da AD, con ciò evidenziandosi la lontananza culturale della AD rispetto ad un modello nuovo che proprio molte aziende del privato stanno adottando convintamente per le utilità che produce. Una scelta gravissima, che denunciamo, convinti della sua irragionevolezza,  rilevando  l’atteggiamento pregiudiziale dell’AD, evidente nella misura in cui il Regolamento pone condizioni ostiche per l’accesso al Lavoro Agile, così da portare facilmente ad un utilizzo marginale in Difesa. A conferma di quanto sopra, il documento :

  • non prende minimamente in considerazione il Lavoro a distanza nel suo complesso (Lavoro Agile + Lavoro da Remoto), e tratta il Lavoro Agile come se fosse Lavoro da Remoto, senza distinguere fra la assenza di vincoli di luogo e di tempo che caratterizza il primo, e la presenza di quegli stessi vincoli nel secondo (che il CCNL FC prevede si svolga in luogo diverso dalla sede di servizio, concordato con il datore di lavoro, e con un orario di lavoro assimilabile a quello in presenza).
  • Individua i criteri di priorità da applicare nel caso in cui il datore di lavoro non ritenga, a sua unica insindacabile discrezione, compatibile il numero delle richieste di Lavoro Agile ricevute con la organizzazione dei propri uffici, senza prevedere almeno il coinvolgimento delle OO.SS. locali;
  • Elimina qualsiasi menzione dell’accesso alla prestazione agile per i dirigenti;
  • Indica la durata orientativa delle fasce di contattabilità in 7 ore (nel Lavoro Agile Emergenziale era orientativamente di 4 ore), di fatto coincidenti con la durata dell’orario di lavoro in presenza, assimilandolo di fatto al Lavoro da Remoto;
  • Impegna il lavoratore con modalità oltremodo opprimenti al rispetto delle prescrizioni sulla sicurezza e sull’antinfortunistica;
  • Prevede che il lavoratore Agile concordi col datore di lavoro il “domicilio presso il quale di norma svolgerà la sua prestazione” (cosa che il CCNL FC 2019-2021 riferisce al Lavoro da Remoto);
  • Riafferma il potere di controllo del datore di lavoro sulla prestazione resa all’esterno della sede di servizio (mentre la normativa sul lavoro agile prevede la sola verifica dei risultati e del raggiungimento degli obbiettivi);
  • Prevede che le giornate di lavoro rese in modalità agile siano almeno 4 al mese (E ovviamente in periferia possiamo aspettarci che laddove si riesca ad accedere al L.A., non si riesca ad andare oltre le 4 giornate …);
  • Esclude il riconoscimento del buono pasto per il lavoratore agile, in violazione del principio di conservazione del trattamento economico reso in presenza, che pure invece la Funzione Pubblica legittima;
  • Non menziona mai l’impegno a promuovere il ricorso al lavoro agile nella Difesa mediante la fornitura di materiale informatico ad hoc, che pure la norma ha previsto fosse in carico al Responsabile per la Transizione al Digitale in qualità di Garante per il Lavoro Agile;
  • Fa decorrere l’avvio del Lavoro Agile a far data dal 2024, lasciando scoperto il 2023.

In merito abbiamo presentato all’Amministrazione la bozza di Regolamento rielaborata con le nostre proposte di modifica e integrazione, che alleghiamo al presente notiziario.

La riunione sarà aggiornata presumibilmente ai primi di marzo. Per ora è tutto, cordialissimi saluti a tutti.

IL COORDINAMENTO NAZIONALE FLP DIFESA  Maria Pia BISOGNI – Pasquale BALDARI

Allegato : 20.02 2023 A Persociv – proposte FLP Difesa su bozza Regolamento L.A.