3° incontro a SME col Capo di Stato Maggiore gen. C.A. Pietro SERINO e col Capo del DIPE Gen. CUOCI. Fra gli argomenti trattati, i riordini, con particolare riguardo a quello delle infrastrutture (per il quale FLP Difesa ha chiesto l’avvio di apposito tavolo tecnico con le OO.SS.) e all’unificazione tra Comando Capitale e COMFOTER, la necessità di revisione delle legge 244/2012 e di nuove assunzioni, l’avvio a Segredifesa di un tavolo tecnico per le problematiche del personale ex militare transitato nei ruoli del personale civile. Assicurata la fruizione in ambito F.A. della Banca delle Ore

Notiziario FLP Difesa n. 23 del 17 marzo 2023 –

Si è svolto oggi, a Palazzo Esercito, il terzo incontro dall’inizio del mandato con  il Capo di SM della F.A., Gen. Pietro Serino, che ha aperto la riunione proponendo alcune considerazioni già svolte nel corso della sua ultima audizione parlamentare, e più precisamente sulla necessità di riconoscere la specificità del personale civile, tema sul quale e peraltro sarebbe stata avviata una interlocuzione con SMD, ma non chiarendo attraverso quali vie e con quali modalità andrebbe realizzata, perché ovviamente il nodo vero sta tutto qua; ha altresì richiamato la necessità di implementare le dotazioni organiche del personale civile, carenti in particolare negli Enti dell’area industriale.

Ha poi passato la parola al Gen. Cuoci, Capo del DIPE,  al fine di  fornirci alcune risposte su questioni poste nel corso delle precedenti riunioni: sulla diversità tra civili e militari del trattamento di missione è in corso da parte del 1° Reparto un approfondimento;  sullo spinoso problema legato al personale ex militare transitato nei ruoli civili, che nell’Esercito assommano complessivamente a 1.673 unità (il 28% del personale civile effettivo), ha comunicato che è stato avviato presso Segredifesa un tavolo tecnico di approfondimento delle diverse problematiche, che come FLP DIFESA peraltro chiediamo dal 2012, che però non prevede la presenza anche delle OO.SS.; sul riordino dell’area infrastrutturale, ha espresso l’intendimento della F.A. di potenziare il progetto ai fini di una maggiore razionalizzazione e di una maggiore tutela del personale; sempre in materia di riordini, ha comunicato che entro luglio p.v. dovrebbe  andare in operativo  l’accorpamento tra Cdo Capitale (area territoriale) e COMFOTER (area operativa) unificandone le attività ma senza effetti riduttivi sull’impiego del personale civile e, per quanto riguarda IGM,  ha espresso il convincimento che il transito in area operativa porterà ad un potenziamento delle attività in capo a quell’Ente; in materia di formazione, ha ribadito che lo SME è impegnato a potenziarne l’offerta, sia tramite DIFEFORM-SNA sia a livello decentrato; infine, per quanto attiene le nuove assunzioni, nulla di nuovo rispetto a quanto registrato nelle precedenti riunioni.

               E’ seguito poi il giro di tavolo in ordine di rappresentatività nel MD. Nel suo intervento, il quarto dopo CGIL, CISL, UIL, la delegazione FLP, dopo aver ringraziato il gen. Serino per la sua disponibilità, ha toccato i seguenti punti:

  • AUDIZIONE PARLAMENTARE

Nel prendere atto della posizione espressa in sede di audizione, abbiamo precisato al Capo di SME che la nostra O.S. si batte da tanti anni per il giusto (e oramai tardivo) riconoscimento della peculiarità dei compiti assegnati al personale civile, ma con una pregiudiziale netta rispetto alla permanenza in ambito contrattazione collettiva, che è opinione diversa, evidentemente, rispetto a chi immagina l’uscita dall’ambito contrattale e l’ingresso all’interno delle categorie speciali previste dall’art. 3 del D. Lgs. 165, tra le quali è ricompreso anche il personale delle FF.AA. E’ comunque alquanto paradossale che, dopo le conclusioni non favorevoli alla specificità individuate dal Gruppo di Lavoro presieduto dal SSS Rossi nel 2015, a perorare ancora la causa della c.d. “specificità” siano sempre i Vertici militari della Difesa, senza trovare soluzioni efficaci né i necessari finanziamenti; quale ne è il motivo vero e gli obiettivi? Qualche domanda è lecito porsela a tal riguardo…o no? Il problema vero sta nelle differenze retributive inaccettabili in materia di salario accessorio, un problema antico solo parzialmente temperato dai 21 mln di € che per tre anni sono confluiti nel FRD, e che si è fortemente aggravato con la mancata proroga dopo 4 anni , e che  occorrerà recuperare tutti nel 2023 anzi molti di più.

Sempre con riferimento all’intervento del Capo di SME  nel corso della recente audizione, e più precisamente alla parte in cui ha affermato la necessità di procedere all’unificazione del corpo ingegneri e dell’arma trasporti e materiali, FLP DIFESA ha segnalato come questa affermazione abbia destato parecchia preoccupazione tra il personale di MONTELIBRETTI E CIVITAVECCHIA, perché si intravede in questo progetto una scarsa considerazione del lavoro svolto da quei Centri Tecnici e si teme di essere in un qualche modo fagocitati da altri Enti.

  • LEGGE 244/2012

L’altra settimana si è svolto l’incontro delle OO.SS. con il Ministro Crosetto e in quella sede il Ministro espresse il suo avviso sulla necessità di procedere a modifiche della legge voluta dall’amm. Di Paola. Non avendo ben capito, però, quali interventi vengono immaginati, se quelli di un mero differimento temporale anche per i civili sul tipo dello slittamento decennale varato per gli organici militari all’interno però di un riconfermato impianto della L. 244, oppure se si pensa viceversa a rimettere mano ad una nuova riforma dello strumento militare, magari con un modello diverso da quello Di Paola (150.000 militari e 20.000 civili), anche su questo punto abbiamo chiesto lumi al Capo di SME.  

  •  RIORDINO AREA INFRASTRUTTURALE

La riorganizzazione di questa area è stata oggetto, su nostra specifica richiesta, della riunione del 22 giugno 2020 con SME-RPG, nel quale ci sono state delineate le tre diverse fasi di riordino, con un maggior dettaglio per la prima (costituzione Cdo genio e diminutio progressiva dei Comandi multifunzione) e molto ma molto meno per le altre due fasi relative alla riconfigurazione dei Reparti Infrastrutture secondo le due tipologie “A” e “B”, che potessero essere oggetto di successivi incontri che però non ci sono state.

Al 1 gennaio 2023, al netto di qualsiasi confronto preliminare con le OO.SS., è stata resa operativa la revisione ordinativa e organica del 5°, 6°, 7° e 12° Reparti Infrastrutture. Ebbene, a tal proposito, si stanno evidenziando parecchie criticità, sia di carattere operativo in alcuni Enti che lamentano l’oggettiva difficoltà a portare a compimento le attività programmate, sia per quanto attiene la riconfigurazione organica e l’impiego del personale, in particolare di quello civile, che finora è stata componente fortemente presente, e anche con posizioni di responsabilità.

Con questa nuova riorganizzazione, stiamo registrando purtroppo alcune scelte poco condivisibili: non poche posizioni civili saltano a favore di personale militare;  l’incarico di RSPP è stato sempre civile, ora la connotazione non é più civile,  il che evidentemente lascia spazio alla possibilità di individuazione dell’incarico anche all’interno della componente militare; vengono operate alcune variazioni di profilo incomprensibili: al demanio, per esempio, viene previsto un funzionario tecnico in sostituzione di quello amministrativo, in un ufficio in cui si fanno solo procedure amministrative; infine, non vengono previste incomprensibilmente alcune storiche posizioni, come quelle di civili che gestiscono da anni attività informatiche e che nella nuova organizzazione non sono previsti .

Con queste premesse, allora, è di tutta evidenza come l’operazione di riordino organico appaia a tutti gli effetti un depotenziamento della presenza civile e una “militarizzazione” di ruoli e funzioni storicamente civili, nonostante oggi manchi anche il personale militare. Nel segnalare queste criticità, abbiamo richiesto un incontro tecnico con la F.A. per fare il punto di situazione sul riordino dell’area infrastrutturale dell’Esercito e poter offrire, come O.S., il nostro apporto conoscitivo dei problemi e il nostro contributo per risolverli.

  • LAVORO AGILE, STRAORDINARIO E BANCA ORE

Per quanto riguarda il lavoro agile, abbiamo dato atto al Gen. Serino del suo impegno a favore di una decisa sensibilizzazione sul tema in ambito FA e della ricerca di soluzioni organizzative tese a favorirne al massimo la diffusione. Abbiamo però fatto presente che la bozza di regolamento presentato recentemente dalla Delegazione Difesa va in una direzione diversa rispetto al suo sforzo, in quanto svuota del suo significato innovativo lo S-W riducendolo solo ad un brutta e misera copia del telelavoro, e su questo abbiamo sollecitato iniziative della F.A.

Per quanto attiene lo straordinario, il problema riguarda la riduzione delle relative assegnazioni agli Enti. E‘ di tutta evidenza che il combinato disposto tra pensionamenti consistenti nel numero e mancate assunzioni/assegnazioni producono un effetto vistoso: che lo stesso lavoro deve essere fatto  da un numero sempre minore di lavoratori. Se però il carico lavorativo rimane lo stesso, è di tutta evidenza che ad esso si può far fronte solo ricorrendo a prestazioni di lavoro straordinario, e se è così, è allora di altrettanta evidenza che le assegnazioni su quel capitolo dovrebbero aumentare e non diminuire.

   E, legata allo straordinario, abbiamo posto un’altra questione che è in un qualche modo complementare alla prima, ed è la praticabilità in ambito F.A. dell’istituto della Banca Ore, avendo appurato che in alcuni Enti pare si sia risposto negativamente alla richiesta di attivarla, perché mancherebbero disposizioni attuative. Ovviamente, la Banca Ore è un istituto che data da lungo tempo, peraltro oggetto a suo tempo di specifiche circolari di PERSOCIV, che è stato riconfermato nell’ultimo CCNL, e che quindi  deve trovare applicazione anche in ambito Esercito.

A conclusione degli interventi delle OO.SS., sono state fornite le prime risposte rispetto alle questioni da noi poste, e più precisamente:

per quanto attiene agli intendimenti in ad una eventuale revisione della Legge 244 e ad una rivisitazione dello in  merito all’area infrastrutturale, la F.A. ha confermato nelle sue scelte il  progetto di riordino, ma ha dato la disponibilità ad un tavolo tecnico di confronto con le OO.SS. che auspichiamo venga convocato a breve;

sulla Banca delle Ore, è stato assicurato che l’istituto è attivabile in ambito FA in quanto non esistono posizioni ostative a tal riguardo;

– sulla questione “MONTELIBRETTI E CIVITAVECCHIA”, innescata da alcune affermazioni venute dal Gen. Serino nel corso della sua audizione, non sono arrivate risposte esaustive, motivo per il quale a fine riunione abbiamo consegnato al Gen. Cuoci una nota in cui poniamo formalmente il problema e invochiamo risposte al riguardo.

Sulle altre questioni da noi poste, attendiamo dalla F.A. le risposte richieste, delle quali, come sempre, daremo tempestivamente conto alle lavoratrici e ai lavoratori interessati.

 Cordiali saluti a tutte/i.

p. LA SEGRETERIA NAZIONALE Maria Pia Bisogni – Maria Teresa D’Urzo